Capitolo 37: CREDI IN TE STESSO

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" Tutti noi abbiamo i nostri demoni con cui lottiamo ogni giorno, solo che non è detto che riusciamo a vincere sempre."

-15 | 17° giorno

Suono 1,2,3 volte e finalmente la porta si apre.

<<Ahhh ma buongiorno. Allora sei viva e la prossima volta che un rompiballe suona al citofono saprò che sei tu>>

Ed eccomi ritornata da lui.

Quasi come se fosse la mia essenza di cui non posso farne a meno.

Sembro un pagliaccio, una scema perché spera, spera con tutte le sue forze che tutto questo non sia una stronzata, una scemenza, frutto solo della mia immaginazione.

Lo guardo appoggiarsi allo stipite della porta e mi rendo conto che anche se fossi solo io a sentire questi sentimenti, anche se fosse tutto un sogno... io ritornerei da lui.

Sempre.

<<Devo stare qui ancora per molto?>> chiedo facendo finta di non aver sentito la prima parte, mentre sul suo volto compare un sorriso. Anche lui sembra sorvolare sul discorso perchè chiede

<<Parola d'ordine?>>

Giusto, la parola d'ordine. Alzo gli occhi al cielo perché è veramente un pallone gonfiato<<Se uno non ti fa i complimenti ogni dieci minuti ti senti perso?>>chiedo non riuscendo a tapparmi la bocca in tempo.

<<Sì, può anche darsi che sia così. Ma non lo saprò mai se non mi capita>>

Scuoto la testa<<Sei un pallone gonfiato>>

<<Solo per te, Ringo>>

Lo guardo in tempo sperando che non si riferisca a qualcos'altro, ma quando lo vedo sollevare le sopracciglia su e giù con fare sexy....ringrazio ancora una volta che la gente non possa vedere le mie guance in fiamme.

<<Idiota>>

<<Ma ti piaccio>>

<<Egoista>>ribatto facendo finta di non aver sentito.

<<Ma ti diverto>>

<<Scemo>>sorrido divertita da questo gioco.

<<Ma ti faccio sorridere>>

<<Stupido>> lo guardo attentamente mentre lui sorride divertito con gli occhi che brillano spensierati.

<<Carina>>

Lo guardo attentamente. Mi ha detto che sono carina?

Lo osservo attentamente per capire se stia scherzando, ma la sua espressione non cambia.

<<La battuta>>aggiunge tranquillo.

Quanto lo odio.

Gli faccio la linguaccia facendolo scoppiare a ridere<<Che bimba che sei>>

Alzo un sopracciglio<<Io? Bimba? Ma ti rendi conto che è una grandissima stron...>>

<<La mia >>

Dopo queste parole distoglie lo sguardo e si mette una mano nei capelli, come se fosse imbarazzato e sorrido a questa meravigliosa scena.

Quando mi ricapita di vedere un Davide imbarazzato?

E poi mi ha appena detto che sono la SUA bimba c'è...

<<La tua...>>

<<Allora sta parola d'ordine?>>mi interrompe infastidito. Sono troppo felice per farmi condizionare dal suo malumore, ma decido di accontentarlo.

RingoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora