-14 | 18° giorno
<<Ehi, vieni qui>>
Lo guardo sorridendo<<Cosa devo fare?>>chiedo avvicinandomi. È tutto buio, così mi appoggio al muro.
<<Ti aiuto a salire>>
Annuisco. Si inginocchia tenendo su la gamba sinistra dove ci appoggio il piede mentre mi prende dai fianchi e mi solleva. Finalmente riesco ad entrare e mi guardo attorno. <<Merda ma un po' meno buio?>>
Non sentendo la sua risposta mi giro e guardo la piccola finestra da dove sono entrata, poi mi guardo attorno spaventata<<Stella. Stella dove sei?Non farmi brutti scherzi, per favore>>piagnucolo in preda alla paura.
Sto per richiamarlo quando, all'improvviso, si accendono le luci e mi ritrovo al centro di un teatro. Faccio un giro su me stessa e infine guardo il palcoscenico.
Che figata di posto.
<<Stel...>>non finisco la frase che parte una musica hip-pop e appare Stella con il cappello in testa, tutto molto figo e inizia a ballare , fare piroette... le sue solite acrobazie. Scoppio a ridere e quando finisce applaudo contenta.
<<Bravooo!>>
<<Grazie, grazie>>dice facendo l'inchino.
Lo guardo felice, orgogliosa di lui. Mi incammino per raggiungerlo, quando una porta sbatte contro il muro. Giro lo sguardo verso destra e vedo un uomo guardare il teatro perplesso.
Non si è ancora accorto di noi.
Riporto lo sguardo su Stella che esclama<<Cazzo>> poi scende velocemente i gradini.
Porca miseria, se lo poteva anche risparmiare. L'uomo si gira verso di noi<<Ma che cazzo...>>
Ma esiste solo la parola "cazzo" da ste parti? Potrei fare anche l'insegnate e...
<<Muoviti Auro>>mi prende per il braccio e mi trascina con lui verso la finestra
<<Tornate indietro, mascalzoni>>
Stella mi prende in braccio e mi aiuta ad uscire.
<<Venite qui, brutti...>> l'uomo afferra le gambe di Stella, mentre sta cercando di uscire.
<<Scappa baby, scappa>>
La sua faccia è sofferente, delle piccole goccioline di sudore scendono dalla fronte. Le labbra carnose tremano e gli occhi parlano da soli.
<<Io non vado senza di te>>gli prendo la mano e tiro per farlo uscire.
<<No, voi non andate da nessuno parte>>esclama l'uomo bianco e sono tentata di mollare un ceffone al tipo, se solo la persona che tengo di più non fosse intrappolata in una cavolo di finestra.
<<Baby guardami. EHI>>mi prende il mento con le mani affinchè lo guardi negli occhi, ma il problema è che non lo riesco a vedere a causa delle lacrime.
Io non lo voglio perdere, ma non riesco a liberarlo e più tiro, più l'uomo tira verso di lui , più mi rendo conto di perdere Stella, più aumentano le lacrime.
<<LASCIALO CAZZO, LASCIALO>>urlo a pieni polmoni tirando con forza.
<<Baby>>mi prende per le braccia per fermarmi<<Adesso tu te ne vai. Io sistemo qui e ti raggiungo>>
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Ringo
AcakLEI: una casinara, combinaguai, un uragano che sconvolge e travolge ogni persona che si scontra per la sua strada. La sua qualità è quella di essere sempre felice ma dietro a quel sorriso c'è un mondo intero che nessuno sa. LUI: all'apparenza è stro...