Capitolo 58: IL MIO CUORE CHE BATTE PER TE

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12 settembre

"<<Oddio è la mia canzone preferita>>inizio a muovere le braccia a caso e a scuotere la testa, poi alzo lo sguardo verso di lui che mi osserva sorridendo.

<<Balla con me>>continuo a muovermi. Lui si guarda in giro, poi indica se stesso.

<<Sì, proprio tu Ringo>>sorrido.

<<No, non pensarci nemmeno>> si mette una mano tra i capelli e inizia a guardare per il negozio facendo finta di essere interessato.

<<Cinque minuti prima ti lamentavi perché non volevi entrare qui e adesso cosa fai? Vuoi comprare qualcosa?>>lo rimprovero. Sembra un bambino di dieci anni. Fino a pochi secondi fa rompeva i coglioni incolpandomi perché entravo in qualsiasi negozio del centro commerciale e si era imputato dicendo che se fossimo entrati in un altro negozio sarebbe andato a casa lasciandomi a piedi.

<<Ho scoperto che hanno dei capi interessanti>>

Alzo un sopracciglio, ma non posso esprimere ciò che penso perché si avvicina una commessa<<Ha bisogno?>>chiede con voce smielata, portandosi i capelli dietro l'orecchio in modo lento e sensuale. Gli occhi sono a cuoricino e le labbra curvate in un enorme sorriso.

E questa?

Guardo Davide che osserva dei pantaloni eleganti tipo quelli che si mettono per lavoro o per i matrimoni.

Lui odia quei pantaloni.

Mi guarda di sfuggita sorridendo, poi alza definitivamente lo sguardo per osservare la ragazza.

<<Sì grazie, stavo guardando questi pantaloni e sono davvero belli>>

<<Sì>>si schiarisce la voce. Posiziona le mani dietro la schiena e la inarca per mettere in mostra le tette<<Sono fatti di un tessuto molto particolare>>li prende e nel farlo sfiora la mano di Davide.

Lui in un primo momento la tira via subito e mi guarda come a chiedermi scusa, probabilmente si sente in colpa.

Sorrido felice che sia stata una cosa dettata dall'impulso, ma il sorriso sparisce subito quando lui ghigna divertito, per avvisarmi che ne sta combinando una delle sue.

<<Mi scusi, ma non me ne intendo molto>>si avvicina alla tipa <<Di che tessuto sono fatti?>>sussurra lentamente di modo che lo sguardo della tipa si focalizzi sulle sue labbra. E così avviene.

Ma che cazzo sta combinando?

CHE CAZZO STA COMBINANDO?

Tutto questo solo perché non voleva ballare?

La ragazza va in estasi e rimane impalata per dieci secondi. Ci credo un figo della madonna gli ha praticamente parlato a dieci centimetri dalle sue labbra...

E che cazzo!

Non mi ero neanche accorta di essere uscita dal negozio e solo quando una persona mi viene addosso mi risveglio dallo stato di trance.

Chiedo scusa e poi mi metto a braccia conserte.

Lui lo sa che non deve fare così.

Lo sa che sono gelosa, cazzo.

Lo sa e può anche scherzare ma...mi fa male.

Lei era....

<<Non era meglio di te>>

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