Capitolo 42: LA PERFEZIONE NON ESISTE

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Adesso?

Guardo la porta della cucina per vedere chi è, anche se so che siamo troppo lontani dall'ingresso.

<<Davide dove sei?>>

Non sono mica i suoi, vero??

Proprio adesso dovevano arrivare?

Riporto lo sguardo su Davide che è rimasto immobile a guardare un punto fisso dietro di me. È pallido e sento le sue mani tremare sulle mie cosce. I suoi occhi marroni sono pieni di preoccupazione e terrore. Sembra che il respiro si sia bloccato.

Come fa ancora a respirare?

Gli do uno schiaffo leggero sulla guancia <<Sveglia>>

Mi guarda come se fosse un bambino disperso che non sa da che parte farsi.

Piccolino!

All'improvviso spalanca gli occhi sorpreso.

Gli prendo le mani e gliele stringo<<Devi fare qualcosa Davide>>gli sussurro.

Abbassa lo sguardo pensieroso<<Io sarò con te, Ringo>> aggiungo.

Aspetta l'ho detto veramente?? Vabbè ci penserò dopo.

Lui mi guarda e non so a cosa stia pensando. Poi sorride, un sorriso sincero e bellissimo che fa volare le famosissime farfalle nello stomaco.

Si allontana da me e cammina per la stanza per riflettere <<Ok>> si mette una mano tra i capelli, già spettinati e mi perdo a guardarlo.

Le gambe toniche, sexy, ricoperte da un po' di peluria che lo rendono uomo. Il culettino sodo, la tartaruga non molto evidente ma che si può migliorare con un po'di esercizio. I pettorali splendenti e senza peluria che mi fanno salire il desiderio di toccarli. Non ha delle braccia muscolosissime, ma quando ti circondano ti fanno sentire a casa.

<<Ehi, Auro>>

Sbatto le palpebre più volte poi lo guardo negli occhi<<Tutto ok?>>chiede preoccupato.

<<Certo, certo>>annuisco per essere convincente.

Non posso mica dirgli che sto avendo un colasso sia ormonale che mentale.

<<Io vado dai miei genitori. Mi ero scordato di dirti che sarebbero tornati uno di questi giorni. Tu vai a cambiarti e poi te ne vai>>

Annuisco ancora mentre mi guarda pensieroso.

<<Che c'è?>>chiedo senza riuscire a trattenere un sorriso.

Scuote la testa a mo' di risposta, ma non è molto convinto.

Che hai in testa mio piccolo Barogi?

<<Aspetta>>lo fermo prima che vada. Mi tolgo i pantaloni e glieli lancio.<<Non vorrai presentarti così davanti ai tuoi genitori. Chissà cosa penserebbero>>alzo e abbasso le sopracciglia cercando di fare la ragazza sexy.

Volevo farlo divertire ma l'espressione che fa è sconcertata. Guarda le mie gambe, poi scuote la testa e si mette i pantaloni <<Gra...zi...e>>balbetta.

Alzo un sopracciglio. Cosa gli sta succedendo?

Sto davvero assistendo ad un Davide imbarazzato, per la seconda volta?

Lui scuote la testa e se ne va mentre io mi giro per sistemare tutto il cibo sparso per il tavolo.

<<Auro>>

Mi volto, ma non faccio in tempo a parlare che le sue labbra sono sulle mie.

Rimango ferma, impalata, congelata sul posto e prima che posso fare qualcosa lui si separa e se ne va.

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