<<In presidenza>>
Siamo solo alla prima ora e già devo andare dalla preside.
Previsioni della giornata: tempesta al mattino, verso pomeriggio piogge frequenti, alla sera tranquillo.
Non vedo l'ora che sia sera.
<<Signorina Monti ho detto in presidenza>>ripete il prof.
<<Ma non ho fatto assolutamente niente>>replico sbuffando.
<<E PER LEI FARE UN GRAFFITO SUL MURO DELLA SCUOLA, SIGNIFICA NIENTE ?>> urla arrabbiato
Mi sto trattenendo dal non scoppiargli a ridere in faccia. Ha un viso, così buffo che è difficile rimanere seri. La fronte aggrottata, le sopracciglia ormai che si uniscono, quei enormi baffi che ogni volta che parla si muovono...sono la fine del mondo!
Ritorno con i piedi per terra, ripensando al graffito.
Come fa lui a saperlo?
Vabbè un problema alla volta.
<<Cerchi di capirmi, ero in un momento di assoluta noia e guardando il muro della scuola l'ho notato così bianco, tetro, brutto...e non ho resistito>>
Il prof. è rimasto a bocca aperta. Credo di averlo sconvolto.Invece di rimanere in silenzio a pensare al casino imminente esclamo indicando le sue labbra <<Prof. entrano le mosche>>
La classe scoppia a ridere ed un mio compagno si alza e appoggiando la mano sul mento del prof. gliela chiude. Quest'ultimo si riprende, scrollando in malo modo Samir che gli era accanto.
<<Quindi l'ha fatto per noia?>> chiede sistemandosi la giacca nera, che nasconde al suo interno una camicia bianca.
<<Ecco>> guardo il soffitto<<Principalmente sì>>rispondo piano e con voce non proprio ferma.
È un professore alle prime armi con gli studenti.
Siamo la sua prima classe in assoluto e il suo problema è che si fa mettere i piedi in testa troppo facilmente.
Spiega bene, ma è un po' goffo e metà della nostra classe, cazzeggia bellamente durante la sua materia.Infondo è anche una persona simpatica e scherzosa solo che io ne approfitto troppo, passando il limite.
Un'altra sua caratteristica interessante è che quando si arrabbia non si capisce bene se lo è seriamente oppure è solo sconsolato, pentendosi del mestiere che ha scelto. Come in questo momento, che scuote la testa come disperato.
Imperterrita continuo con il siparietto, cercando di prenderlo per simpatia<<Glielo leggo in faccia che le piace, se vuole vengo a casa sua e gliene faccio uno, però mi dovrà pagare>>
Non faccio cose gratis, dovrò guadagnare pure io, no?L'insegnante mi guarda come se fossi un chiuahua con un tutù addosso. Assottiglia lo sguardo e ormai le sue sopracciglia si uniscono.
<<Non faccia così, se mai le riduco il prezzo>>
Sento Sara che ormai sta soffocando dalle risate e guardo Davide, dall'altra parte della classe, con un sorriso sulle labbra mentre segue la situazione.
Le gioie della vita.
<<IN PRESIDENZA>>
Sobbalzo sulla sedia e riporto lo sguardo sul prof. che ansima ancora per l'urlo fatto. Ha le mani strette a pugno e ormai lancia lampi dagli occhi.
<<Ok, mi ha convinto>> mi alzo<< Glieli farò gratis>>scherzo per l'ultima volta, vedendolo sfinito e sconvolto.
Sono proprio cattiva a farlo ammattire così, ma almeno con le prossime classi saprà come comportarsi.
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Ringo
AcakLEI: una casinara, combinaguai, un uragano che sconvolge e travolge ogni persona che si scontra per la sua strada. La sua qualità è quella di essere sempre felice ma dietro a quel sorriso c'è un mondo intero che nessuno sa. LUI: all'apparenza è stro...