Capitolo 4:L'HO FATTA DAVVERO GROSSA

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<<In presidenza>>

Siamo solo alla prima ora e già devo andare dalla preside.

Previsioni della giornata: tempesta al mattino, verso pomeriggio piogge frequenti, alla sera tranquillo.

Non vedo l'ora che sia sera.

<<Signorina Monti ho detto in presidenza>>ripete il prof.

<<Ma non ho fatto assolutamente niente>>replico sbuffando.

<<E PER LEI FARE UN GRAFFITO SUL MURO DELLA SCUOLA, SIGNIFICA NIENTE ?>> urla arrabbiato 

Mi sto trattenendo dal non scoppiargli a ridere in faccia. Ha un viso, così buffo che è difficile rimanere seri. La fronte aggrottata, le sopracciglia ormai che si uniscono,  quei enormi baffi che ogni volta che parla si muovono...sono la fine del mondo!

Ritorno con i piedi per terra, ripensando al graffito.

Come fa lui a saperlo?

Vabbè un problema alla volta.

<<Cerchi di capirmi, ero in un momento di assoluta noia e guardando il muro della scuola l'ho notato così bianco, tetro, brutto...e non ho resistito>>
Il prof. è rimasto a bocca aperta. Credo di averlo sconvolto.

Invece di rimanere in silenzio a pensare al casino imminente esclamo indicando le sue labbra <<Prof. entrano le mosche>>

La classe scoppia a ridere ed un mio compagno si alza e appoggiando la mano sul mento del prof. gliela chiude. Quest'ultimo si riprende, scrollando in malo modo Samir che gli era accanto.

<<Quindi l'ha fatto per noia?>> chiede sistemandosi la giacca nera, che nasconde al suo interno una camicia bianca.

<<Ecco>> guardo il soffitto<<Principalmente sì>>rispondo piano e con voce non proprio ferma.

È un professore alle prime armi con gli studenti.
Siamo la sua prima classe in assoluto e il suo problema è che si fa mettere i piedi in testa troppo facilmente.
Spiega bene, ma è un po' goffo e metà della nostra classe, cazzeggia bellamente durante la sua materia.

Infondo è anche una persona simpatica e scherzosa solo che io ne approfitto troppo, passando il limite.

Un'altra sua caratteristica interessante è che quando si arrabbia non si capisce bene se lo è seriamente oppure è solo sconsolato, pentendosi del mestiere che ha scelto. Come in questo momento, che scuote la testa come disperato.

Imperterrita continuo con il siparietto, cercando di prenderlo per simpatia<<Glielo leggo in faccia che le piace, se vuole vengo a casa sua e gliene faccio uno, però mi dovrà pagare>>
Non faccio cose gratis, dovrò guadagnare pure io, no?

L'insegnante mi guarda come se fossi un chiuahua con un tutù addosso. Assottiglia lo sguardo e ormai le sue sopracciglia si uniscono.

<<Non faccia così, se mai le riduco il prezzo>>

Sento Sara che ormai sta soffocando dalle risate e guardo Davide, dall'altra parte della classe, con un sorriso sulle labbra mentre segue la situazione.

Le gioie della vita.

<<IN PRESIDENZA>>

Sobbalzo sulla sedia e riporto lo sguardo sul prof. che ansima ancora per l'urlo fatto. Ha le mani strette a pugno e ormai lancia lampi dagli occhi.

<<Ok, mi ha convinto>> mi alzo<< Glieli farò gratis>>scherzo per l'ultima volta, vedendolo sfinito e sconvolto.

Sono proprio cattiva a farlo ammattire così, ma almeno con le prossime classi saprà come comportarsi. 

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