Capitolo 27: LA MADRE DEI CRETINI É SEMPRE INCINTA

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-22  |  10° giorno

Finalmente mi stavo per addormentare, quando Paola mi ha praticamente buttata giù dal letto per prendere la pastiglia. Adesso non trovo più la posizione giusta, di conseguenza:"Addio Morfeo".

Sbuffo, poi cerco di alzarmi ma ricado nel letto. Ritento e dopo varie smorfie e parolacce ci riesco.

La prima cosa che faccio è una bella doccia fresca e ci resto mezz'ora per mandare via il sangue della sera prima.

Non oso guardare la schiena allo specchio. Abbasso la testa e stringo forte il lavandino.

Lo stomaco mi si chiude, sento un groppo in gola e gli occhi iniziano a pizzicare.

Guardo il segno sulla pancia, ancora rosso e mi dico che va tutto bene. Che la mia vita non fa così schifo come sembra.

Guardo lo specchio per vedere una me triste, incazzata perché non ne combina una giusta.

Distolgo lo sguardo per non farmi ulteriore male e guardo fuori.

Il tempo non aiuta a tirarmi su il morale. Neanche lui sta dalla mia parte.

Faccio schifo a tutti.

Mi metto una mano sul viso che poi finisce sulle treccine strattonando le punte.

Non mi vuole nessuno, merda.

Sono solo una cretina, perché cerco una persona che mi voglia bene, che ci tenga a me, che mi apprezzi per quello che realmente sono. E ce la metto tutta, lo giuro.

Io cerco, cerco, cerco, ma forse tutto questo è vano.

Rimarrò per sempre da sola.

Faccio un respiro enorme per trattenere le lacrime, mentre rivolgo lo sguardo al cielo grigio con un sacco di nuvoloni.

E tu sai che odio il grigio.

Perché scegliere il grigio, quando ci sono una miriade di colori?

Perché il neutro quando puoi scegliere il rosso, il giallo, il blu...

Sospiro, mentre mi dirigo verso l'armadio e mi metto dei jeans bianchi, strappati e la maglietta nera della Pyrex.

Cerco di non fare dei movimenti strani così la maglietta non tocca la pelle o almeno la sfiora il meno possibile visto che è abbastanza larga.

Prendo la bici e mi dirigo al Parco della Resistenza. Entro da dietro e mi fermo nella parte alta che è la parte più nuova. Se scendi gli scalini arrivi alla parte vecchia che è più grande, con un laghetto per le anatre e alcuni  giochi per bambini.

Oggi non c'è nessuno.

Mi metto la felpa sulle spalle e mi siedo sulla panchina.

Il vento mi scompiglia i capelli e non riesco a non pensare alla vita di merda che ho. É vero, ci sono persone messe molto peggio di me, ma tra tutte le persone proprio io?

Mi odi proprio Karma!

Per non pensare al colore della pelle, alla solitudine, al... fermo immediatamente il flusso di pensieri.

Da quando Aurora Monti si piange addosso?

Da quando Aurora Monti vede il lato negativo in tutte le cose?

Sorridi cazzo che la vita va avanti.

Sospiro e alzo il volume della musica. Dopo un po' mi rilasso e lascio che la canzone 'Too young' rimbombi nella mia testa.

Mi alzo e salgo sul tavolo iniziando a ballare, ovvero facendo giravolte e muovendo le gambe e le braccia.

<<Too young, too young...>>canto.

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