Capitolo 39: PER UN'AMICA SI FA DI TUTTO, NO?

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Credo che morirò se entro dieci secondi non mangio. La mia pancia continua a brontolare, non ho saliva in bocca e mi manca l'odore del cibo.

<<Ehi>>mi richiama Davide. Mi guardo attorno per vedere dove sono finite le due galline e le ritrovo da Moretto. Non riescono a stare senza un cazzo neanche per un secondo.

<<Umh.>>

<<Cos'hai?>>mi guarda sorridendo.

<<Cibo>>rispondo solo. Lui scoppia a ridere.

Lo guardo perplessa<<Non mi sembra di aver fatto una battuta eclatante>>

Ride ancora divertito<<Hai mangiato tre ore fa>>

<<Esatto tre ore fa>>

Sembrano una vita.

Scoppia di nuovo a ridere. Lo guardo sconvolta e offesa<<C'è...io sto per morire e tu invece di fare qualcosa, ridi?>>

Ma la mentalità di oggi dov'è finita? Nel cesso?

<<Che succede?>>

Mi giro a guardare una delle due galline che si sta avvicinando, sculettando come sempre. Si tira indietro i capelli come se fosse una diva di Hollywood.

Ma perché si devono tutte rovinare così?

Fa scoppiare la cicca che ha in bocca e ci guarda con uno sguardo altezzoso.

<<Niente, ho solo visto due galline che parlano ma credo che sia normale>>lei alza un sopracciglio confusa poi guarda Davide che è piegato in due dal ridere.

<<Galline che...>>mi interrompe stupita.

<<Ma sei sicura?>>chiede l'altra che si è avvicinata a noi.

Sorrido<<Sicurissima ce le ho davanti>>

La risata di Davide ormai la sentirebbe anche un sordo. Si ferma e si inginocchia mentre si tiene la pancia.

I capelli sono tutti spettinati sia da tutte le volte che ci ha passato la mano in mezzo, sia per il vento. Dagli occhi escono delle lacrime che scendono sulle guance. Le labbra sono semichiuse e cerca di inspirare ed espirare lentamente anche se sembra che non ci stia riuscendo perché dopo tre secondi è dietro a ridere. Osservo la sua canottiera bianca e i jeans chiari e strappati.

Gli faccio una foto con gli occhi per custodirla nel mio cuore.

Dopo tre secondi faccio una faccia disgustata. Cazzo quanto sono diventate smielata.

<<Oddio sto per morire>>esclama. Pasticcino che gli si avvicina e lo stende sull'erba. Mette una mano sopra l'altra, sul petto di Davide e spinge. <<Non funziona>>grida facendo finta di fare l'infermiere <<Respirazione bocca a bocca>>si gira verso di me e guardandomi dice<<Vieni, abbiamo bisogno di te>>

Oddio.

Lo sta chiedendo veramente a me?

Non sono in un sogno vero?

Non mi risveglierò fra cinque secondi scoprendo che non era la realtà?

E se a lui non gli piacesse? O se gli facesse schifo? Infondo lui non ha...strabuzzo gli occhi non appena vedo la gallina fiondarsi su di lui.

<<Brutta stronzetta>>sussurro. Infondo dovevo immaginarlo, non sono stata veloce e ci sono persone che sono senza scrupoli o pudore.

Devo essere contenta di aver protetto la mia dignità.

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