Sono passati di ricordi che assomigliano
a vetri appannati dall'umidità dell'autunno...
Possiamo scriverci il nostro nome sopra e annullarli.
//Isabella SantacroceLa guerra era stata una faccenda dolorosa. Morgana sapeva che sarebbe stata dura, ma non poteva rendersi conto di quanto, finché non fu presa alla sprovvista dalle doglie, mentre lei e Draco erano a Villa Conchiglia.
Erano dovuti fuggire in fretta e furia da Grimmauld Place, mesi prima. Per fortuna Dobby li aveva avvertiti che i Mangiamorte stavano per irrompere nell'edificio, e li consigliò su dove rifugiarsi.
"Ci sono i Weasley, lì." Aveva detto il piccolo elfo. Non l'avrebbero mai più rivisto, esattamente come tanti altri loro compagni di scuola. Morti. Uccisi.
E così vennero accolti senza reticenze da Bill e Fleur Weasley.
Fortunatamente per Morgana, Tonks aveva partorito una settimana prima, e alle prime avvisaglie di doglie, Fleur chiamò immediatamente la Medimaga che aveva seguito la ragazza. Era una in gamba, un membro non attivo dell'Ordine, che aiutava curando quando necessario.
Fu davvero una fortuna poter essere seguita da una specialista, perché mentre i dolori si facevano lancinati e nella sua mente si affacciavano i più oscuri pensieri, la Medimaga le diede la notizia che fece impallidire sia lei che Draco: non stavano per avere un bambino, ma due.
Draco, già sufficientemente nel panico, ebbe quasi un mancamento, mentre Morgana – che aveva ben più di un sospetto, visto che li aveva portati in grembo per nove mesi – si impose di mettere fine a tutti quei pensieri nefasti su Narcissa, che avrebbe tanto voluto accanto in quel momento, su Lucius, che chissà cosa avrebbe detto e come avrebbe reagito di fronte a quell'evento, e su quella guerra che avrebbe potuto uccidere da un momento all'altro i suoi figli non ancora nati.
Così, quando dopo il cesareo magico nacquero Altea Narcissa Luna Malfoy e Lucius Draco Severus Malfoy, due minuscole creaturine bionde e pallide, Draco e Morgana decisero che al momento opportuno avrebbero lottato con le unghie e con i denti per non perdere ciò che avevano di più caro al mondo.
***
I buoni propositi dei due fratelli non dovettero attendere molto per potersi concretizzare: una manciata di giorni dopo Harry Potter fece il suo ingresso ad Hogwarts.
Ciò che successe quella notte fu difficile da raccontare in seguito.
In molti non ne avevano la forze, e in molti avevano volutamente rimosso dalla memoria quell'orrore.
Draco e Morgana avevano ritrovato Harry, Hermione e Ron, li avevano seguiti alla Stamberga Strillante perché Harry aveva avuto una visione che in qualche modo coinvolgeva anche Severus.
Rimasero acquattati finché quel dannato serpente non attaccò, e in quel momento Harry e Ron dovettero tenere fermi i due fratelli con un incantesimo pastoia per impedire loro di palesarsi. Solo dopo che L'Oscuro Signore si era smaterializzato li liberarono e si precipitarono tutti insieme da Severus.
Era uno spettacolo che lasciava ben poche speranze, e quando l'uomo li vide, per un attimo si rianimò, ma nemmeno in punto di morte Severus Snape poteva preferire i suoi sentimenti al dovere, al bene superiore. Quindi si rivolse a Harry e mentre quelle dannate lacrime argentate che gli doveva donare sembravano non finire mai, Morgana sentiva il tempo e la vita di quell'uomo scivolare via come fumo.
Quando finalmente Harry tappò la fiala coi ricordi di Severus, Draco mise un Bezoar in bocca al Potion Master, Morgana aveva già iniziato a gettare un incanto curativo che però sembrava aver stabilizzato la situazione, ma non la migliorava.
Dopo il Sectumsempra gettato su Draco, la giovane aveva davvero studiato i fondamenti di Medimagia, anche perché durante la latitanza aveva avuto molto tempo libero, però tutto ciò che aveva appreso sembrava non bastare contro i morsi di quel dannato rettile.
Poi accadde. Una fiamma, un canto e delle lacrime. Fanny era corsa in aiuto della sua nuova padrona. E dove non arrivarono gli incantesimi arrivò la magia della Fenice.
Un regalo di Albus Silente a Severus, ma questo lo pensarono solo in seguito.
Sul momento Draco e Morgana ebbero solo la forza di materializzare sé stessi e Snape al San Mungo, per sincerarsi che davvero la Fenice avesse salvato l'uomo e per allontanarsi da tutto quell'orrore.
Non erano mai stati combattenti, non erano mai stati Grifondoro.
Ma poche ore dopo era tutto finito e nessuno sembrava crederci.
***
La degenza di Snape fu una cosa davvero rapida. Fanny aveva fatto davvero un lavoro eccellente, e al San Mungo servivano letti per i feriti di guerra.
Quindi i ragazzi presero i bambini che erano rimasti con Fleur, e si trasferirono a Spinner's End per qualche giorno, in attesa di riassestarsi.
Le prime settimane successive a quella guerra tremenda, furono vissute da tutti come dall'interno di una bolla.
C'era chi piangeva i suoi morti, chi era grato per i sopravvissuti. Chi tentava di avviare la ricostruzione di Hogwarts, chi subiva processi.
Per Draco, Morgana e Severus non fu diverso. Spinner's End, per quanto poco accogliente, sembrava l'ideale per vivere in un clima ovattato. Quartiere babbano, giornali babbani, vicini babbani.
Ovviamente era tutta un'illusione. Il morso di Nangini non aveva fatto fluire via il pragmatismo dal corpo di Severus Snape, che attese giusto di essere scagionato per poi riprendere in mano le redini di tutto.
Spostò la bara di Lucius Malfoy nella cappella di famiglia, accanto alla tomba di Narcissa, appena sotto a quella di Abraxas. Avergli dato degna sepoltura lo fece sentire meglio, e meno in colpa per essere sopravvissuto.
"Dovresti esserci tu qui, con loro. Non io. Spero non ti dispiaccia troppo, amico mio. E per rispondere alla tua domanda: no, non ti giudico."
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Le notti di Saturno
FanfictionAttenzione: scene per adulti, underage, rapporti malsani e disfunzionali. Non sto romanticizzando né avvallando certi comportamenti, sto solo raccontando. Se sei sensibile a questi argomenti potresti non voler proseguire la lettura. *** Da quando Lu...