Essenza dolce d'estate

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Sono la regina degli angeli maldestri
delle calde notti sole di violini ascoltati.
//Isabella Santacroce

Quel terzo anno, per certi versi molto più claustrofobico dei precedenti, finalmente finì, e il ritorno al Manor dei due ragazzi coincise con la festa per i loro quattordici anni.
Lucius e Narcissa donarono ai loro pupilli qualcosa di speciale: a Draco fu regalato l'anello d'oro bianco con lo stemma di famiglia, e a Morgana un medaglione d'oro bianco con un serpente avviluppato su uno smeraldo.
Erano regali da grandi, e i due fratelli erano al settimo cielo.

Le prime settimane di vacanza passarono abbastanza pigramente, come di consueto, poi i due ragazzi cominciarono ad annoiarsi, quindi chiesero e ottennero il permesso per recarsi a Diagon Alley da soli, in fin dei conti ormai erano cresciuti e potevano anche fare un giro senza genitori o elfi da guardia.
Tutto procedeva serenamente, fra un volo sulla scopa, una partita a gobbiglie, giri a zonzo e pomeriggi nel seminterrato del Manor, dove Lucius aveva attrezzato per Morgana un piccolo laboratorio di Pozioni.

La ragazza non credeva ai suoi occhi quando lo zio gli aveva mostrato quella stanza, che tanto assomigliava all'ufficio di Snape.
Gli era saltata al collo incredula e commossa.
Era una camera attrezzata di tutto: ingredienti, calderoni, alambicchi e provette. C'erano un grande tavolo rotondo, un camino con due enormi poltrone davanti e un tavolino di mogano. Le finestrelle erano in cima alla parete e facevano filtrare un po' di luce, per il resto l'illuminazione era affidata a candele e lampade ad olio.
Quindi spesso i due ragazzi stavano lì per sfuggire al caldo, Morgana si dedicava al suo passatempo preferito, mentre Draco oziava su una poltrona, lucidando il suo manico di scopa col suo nuovo Kit, sempre gentilmente offerto dai coniugi Malfoy.

Sembrava davvero un'estate come tante altre, ma una notte di agosto, Morgana si svegliò di soprassalto, in seguito ad un rumore fortissimo.
Mettendosi a sedere sul letto si accorse che c'era un forte temporale in corso, tuoni e fulmini imperversavano e le tende svolazzavano per la stanza quindi si alzò per chiudere la finestra del terrazzo, quando la porta si spalancò e qualcosa di velocissimo e biondissimo schizzò di corsa sotto le coperte, riemergendo poi leggermente e guardandosi intorno.
"Tea... perché non sei a letto?!"
Morgana seguì tutta la scena con sbalordimento e senza nascondere un sorriso divertito.
"Mi sono alzata a chiudere la finestra... Non vorrai che il temporale ti raggiunga sotto le coperte, vero?!"
"Smettila di prendermi in giro e vieni qui..."
Quando Draco aveva così paura non riusciva nemmeno ad assottigliare gli occhi e a imbronciarsi per dimostrarsi infastidito.

Dopo che Morgana si fu infilata nuovamente sotto quel copriletto leggero che usavano nelle notti fresche come quella, un'altra figura bionda si affacciò alla porta, lasciata aperta da Draco per la fretta.
"Tutto bene, ragazzi?" Lucius chiuse la porta alle sue spalle - lanciando un Colloportus e un Muffilato non verbali - e avanzò fino ai piedi del letto, appoggiandosi al baldacchino proprio come quella volta in cui...

Un lampo squarciò il cielo, illuminando il suo viso diafano.
Lucius sembrò essere un tutt'uno con quel lampo, che svanì insieme a lui, materializzatosi di colpo, accanto a Draco.
"Hai paura, figliolo?"
Il ragazzo non sapeva cosa dire, non voleva ammetterlo e quella domanda era un po' crudele da parte di suo padre, dato che già conosceva la risposta.

Ma Lord Malfoy non sembrava intenzionato a prenderlo in giro, gli sorrise e iniziò ad accarezzarlo dolcemente, sul collo, sul torace, fino a insinuarsi sotto al pigiama, dove prese a massaggiare il ventre, dall'ombelico fino all'elastico dei pantaloni.
Il giovane si fece sfuggire un sospiro, appoggiando il volto a quel petto grande e confortevole.
"Piccola, vieni anche tu accanto a me..." Così la ragazza scavalcò Draco, e quando fece per sorpassare anche Lucius, per adagiarsi al fianco libero dell'uomo, lui la fermò, tenendola a cavalcioni.
L'espressione interrogativa di Morgana trovò una risposta sotto di sé, all'altezza dell'inguine duro e grosso di Lord Malfoy.

"State crescendo..." Disse sorridendo, "i miei bambini speciali stanno diventando grandi..."
E accompagnò quella frase con un gesto della mano, sotto il pigiama della ragazza, indugiando un attimo sul suo seno, e scendendo fino all'ombelico.
Morgana, sentendo che fosse la cosa giusta da fare, appellò la bacchetta,
"Evanesco..." prima cercando il suo benestare, questo avvolse la sua mano su quella della ragazza, abbassandole la bacchetta.
"State diventando grandi e abili anche come maghi... No, cara. Non stasera."

Lucius fece voltare Draco verso di sé, adesso il ragazzo era su un fianco, con una gamba addosso a quella dell'uomo, che con una mano stava toccando un punto, fra le natiche, che fece sussultare il ragazzo.
Morgana, completamente nuda sopra all'erezione coperta di Lord Malfoy, prese a compiere un movimento del bacino, quasi inconsapevolmente, proprio come aveva fatto tempo prima con Draco.
Il ragazzo guardò l'uomo in fondo a quegli occhi argentei, illuminati di tanto in tanto dai lampi, cercando una risposta a una domanda che non aveva il coraggio di fare.
"Non ti farei mai del male, sto usando una lozione... rilassati, adesso..."
Introdusse un dito nella fessura e Draco emise un sospiro, iniziò un movimento delicato e Draco iniziò a gemere.
I suoi gemiti lievi si unirono presto a quelli della sorella, che stava godendo strusciandosi sull'erezione di marmo dell'uomo, che a differenza dei due giovani, tentava di soffocare i suoi ansiti.

Un altro dito, e Draco affondò il suo viso nell'incavo del collo di suo padre, inarcando la schiena, Morgana si chinò in avanti, facendo ondeggiare lievemente il seno, ormai piuttosto prosperoso.
Lucius sentiva la sua erezione pulsare marmorea, e sapendo di non resistere ancora a lungo, aumentò il ritmo delle sue spinte, toccando quel punto che fece inarcare le reni di Draco.
Il ragazzo venne copiosamente sulla gamba della sorella, che a sua volta inclinò la testa all'indietro e con un gemito fortissimo - fortuna il Muffilato - bagnò il cavallo dei pantaloni di Lord Malfoy, che per finire le afferrò una natica e con ultime due spinte verso di sé, capitolò con un gemito roco e profondo.

I minuti seguenti videro tre corpi avvinghiati come serpenti, cercare di ritrovare una respirazione normale, mentre nessuno dava segno di voler trovare il bandolo di quel groviglio di braccia, gambe e amore, che visto da fuori sarebbe sembrato osceno e visto da dentro era perfetto da star male.

Calde lacrime presero ad affiorare agli angoli degli occhi di ghiaccio di un uomo devastato, e appena fece cenno di volersi alzare, prendere distanza da quelle sirene irresistibili, Morgana si spinse in avanti, arrivando al lato destro del suo volto, Draco fece lo stesso a sinistra, ed entrambi presero a baciare quelle lacrime preziose, come se non volessero perderne nemmeno una.
Come se tutto ciò che apparteneva a quell'uomo fosse un tesoro.

***

Pochi giorni dopo quella notte di delizie e pazzia, Lucius, Morgana e Draco stavano facendo il loro ingresso in tribuna d'onore per assistere alla finale del mondo di Quidditch.
Lord Malfoy era elegante come non mai, abito nero e lungo mantello dagli alamari d'argento, con l'immancabile bastone.
Draco con completo nero elegante e i capelli platino che alla luce dei riflettori sembravano addirittura bianchi.
Morgana vestiva con un lungo e attillato abito nero dallo scollo ampio sulle spalle e le maniche lunghe a coprire quasi le mani, coi capelli davanti leggermente raccolti in un'acconciatura che terminava in una cascata di morbidi boccoli.

"Oh no..." esclamò Harry.
Arthur Weasley si voltò e seguì la traiettoria dello sguardo del ragazzo che si posava proprio in quel punto della tribuna d'onore.
Lucius e i suoi ragazzi si stavano dirigendo verso quei posti che l'uomo era riuscito ad avere grazie alle conoscenze al Ministero.

Poi Harry chiosò il suo fastidio "La famiglia Malfoy... in total black..."
Seguì uno scambio acido di battute fra le due famiglie, ma quello che Harry notò, non fu tanto la famosa e ormai ben nota spocchia dei Malfoy, quanto lo strano modo che avevano quei tre nell'andarsene in giro: Lucius in mezzo, Draco e Morgana mezzo passo indietro, uno a destra, l'altra a sinistra.
Poi Lucius aprì le braccia leggermente ed entrambi capirono che li voleva con sé davanti, li cinse ai fianchi, se li accostò al corpo e insieme presero posto l'uno accanto all'altro.

"Ma certe pose le studiano la notte? Fanno le prove?! Merlino, sono inquietanti!"
Proprio in quel momento, mentre il ragazzo li fissava, Morgana alzò leggermente la mano in segno di saluto. Harry fu colto alla sprovvista, arrossì e rispose con un cenno della testa.
Fred e George non si lasciarono certo scappare l'occasione per spettegolare e scherzare sulla cosa.
"Suvvia Harry, tutti sanno che i clan purosangue come i Malfoy fanno cose strane... occhio a non farti coinvolgere!"
"Che intendi?!" chiese ingenuamente il ragazzo.
Ma il signor Weasley bloccò il chiacchiericcio sul nascere. "Basta, basta. Non voglio sentire certe sciocchezze! Andiamo adesso, la partita sta per iniziare."

***

La tenda che Lucius aveva fatto preparare era meravigliosa: molto graziosa e decorata all'esterno, col marchio della famiglia, e grande ed accogliente all'interno.
Si apriva in un salotto in stile etnico, dotato di enormi cuscini e tappeti morbidi su cui accomodarsi, accanto ai quali c'erano tavolini bassi su cui troneggiavano pietanze succulente preparate dagli elfi.
Dopo un disimpegno, c'erano tre camere da letto e un enorme bagno dotato di tutti i comfort.
Al rientro dalla partita, Draco scherzò con Morgana ridacchiando sottovoce "A che ci servono tre stanze da letto?!"
La sorella fece un sorriso di rimando, portandosi un dito alla bocca come per dirgli di fare attenzione a quello che diceva: insieme a loro era rientrato anche il Ministro Caramell che parlottava a bassa voce con Lucius.

"Un attimo," Lord Malfoy si diresse verso i ragazzi, che ora stavano accoccolati su dei grossi cuscini, mangiucchiando distrattamente dell'uva e bevendo qualcosa che avevano trovato lì accanto e che sicuramente non era succo di zucca.
Si chinò, diede un bacio sulla fronte a Morgana, uno sui capelli a Draco e sussurrò, accarezzandoli in viso,
"Devo assentarmi un attimo. Voi restate qui e non uscite per nessuna ragione al mondo, ok?"

Caramell fissava interessato la scena, come se fosse insolito per lui vedere Lucius Malfoy dispensare tante tenerezze, e mentre si rialzava l'uomo doveva averlo inteso, perché gli rivolse un'occhiata seccata.
Quegli occhi di ghiaccio avrebbero gelato chiunque avesse provato a bussare alla porta di quel rapporto esclusivo.

***

All'esterno della tenda sembrava si stesse scatenando il putiferio, i due ragazzi erano piuttosto preoccupati di sapere Lucius là fuori, però cercavano di rassicurarsi a vicenda dicendosi che qualunque cosa stesse succedendo, lui era un mago abile, e sapeva badare a sé stesso.

Dopo un tempo che sembrò infinito, Lord Malfoy riapparve, e i suoi ragazzi gli saltarono al collo, senza accorgersi che era seguito da due uomini vestiti di nero che non avevano mai visto, e che adesso guardavano la scena con delle strane espressioni laide sui visi pieni di cicatrici.
"Andate a letto. Adesso."
Quello era il tono che non ammetteva repliche.
Draco azzardò una domanda "Tutto bene, Padre?"
Ma Lucius doveva essersi accorto di come i suoi amici spogliavano i suoi figli con gli occhi, perché ribadì il concetto in malo modo,
"Ho detto di sparire. Non voglio ripeterlo."

Mentre i due ragazzi si dirigevano mortificati nella zona notte della tenda, udirono il commento divertito di uno dei due,
"Io non sarei così severo con due zuccherini del genere!" e l'altro aggiungere con tono lurido "Saprei io come punirli quei due bocconcini...."

L'attimo dopo sentirono invocare un incantesimo, intravidero un lampo rosso e delle urla squarciarono la notte.

"Cos'ha detto papà?!" Chiese socchiudendo gli occhi Draco.
Morgana con gli occhi adoranti e un sorriso soddisatto rispose, "Mi pare... crucio..."

E con il crucio della buonanotte, i due fratelli si addormentarono consapevoli che qualunque cosa fosse successa, Lucius sarebbe sempre stato accanto a loro a proteggerli.
Da tutti, tranne che da sè stesso.

Le notti di SaturnoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora