Tra le spire di due serpi

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Dopo il primo bacio simulavo attillando le labbra già consapevole che sarebbero rimaste solo repliche.
//Isabella Santacroce



Il ricordo di quella notte era ancora vivo e palpitante. Il ballo, la tenda incantata preparata da Draco, aver fatto l'amore per la prima volta... Era stato tuto perfetto.
Dopo un tempo indefinito passato a godersi il momento, Draco le aveva passato una pozione anticoncezionale preparata da lui stesso - aveva pensato proprio a tutto - e anche se con riluttanza, prima di mezzanotte ognuno era tornato al suo dormitorio.

Morgana ancora non ci credeva. Sapeva che sarebbe successo, prima o poi, molto più prima che poi, però non immaginava che sarebbe stato come in una favola romantica.

La verità era che le era piaciuto più il significato che l'atto in sé. Era la prima volta, le aveva fatto male, e l'inesperienza di entrambi aveva reso impossibile per lei raggiungere l'orgasmo, e non ci era andata nemmeno vicino.
Quindi, pensò che non ci fosse niente di male nel riprovarci.

Così, incontrò casualmente Percy Weasley e, da brava serpe, mercanteggiò per assicurarsi che nessun prefetto fosse nei paraggi del bagno quella sera.
Il ragazzo all'inizio era stato riluttante, perché con il Torneo Tre Maghi in corso non era sicuro di riuscire a tenere tutto sotto controllo, ma la rossa gli assicurò che bastava tenesse occupati i prefetti, chi altro poteva addentrarsi in quel bagno?

Draco, nemmeno a dirlo, fu estremamente felice quando durante la lezione di Incantesimi gli arrivò il bigliettino volante di Morgana che alludeva, senza scendere nei dettagli, a quella sera.
Ovviamente rispose con un origami a forma di uccellino che volò dritto sul libro di incantesimi della sorella.
Sarebbe stato tutto perfetto, dunque.

***

Le bolle colorate stavano riempiendo la vasca, le candele illuminavano la stanza, e la sirena dormiva come sempre, a differenza di Draco Malfoy che era più sveglio che mai.
"Buona idea, Tea. Avevo bisogno di rilassarmi..." Disse il biondino appoggiando i suoi vestiti dietro al paravento in fondo al bagno.

"Lo so... " rispose Morgana lanciando un Colloportus e un Muffilato alla porta, prima di abbandonare anche lei i suoi abiti accanto a quelli del fratello.
"Sprechi un sacco di energie nella tua campagna anti-Potter. Energie... che ho pensato di farti occupare in maniera più proficua, questa sera..." Sussurrò serpeggiando nella vasca e prendendo posto davanti ad un Draco più sorridente che mai.

"Hai pensato bene..." sussurrò appena, prima di iniziare a lambirle la bocca con dei piccoli baci che iniziarono a disegnare una linea invisibile dalle labbra all'orecchio, fino al collo, e alla gola della ragazza.
Draco, appoggiato al bordo della vasca, cinse Morgana e la sollevò leggermente, per continuare quella stradina tortuosa e astratta di baci, fino al seno, risalendo poi la spalla, il collo e affondando di colpo nella sua bocca, strappandole un gemito soffocato.

"Dray... oddio..." in un impeto di eccitazione, la ragazza avvolse le gambe intorno ai fianchi del fratello, stringendo col suo corpo la sua eccitazione e facendolo tremare.
Fissò per un attimo quegli occhi d'argento fuso, quelle guance appena arrossate e quella bocca dalla quale faceva fatica a staccarsi, mentre Draco, impaziente, cercò di appoggiarsi meglio al bordo della vasca per poi farsi strada dentro di lei.

Morgana gli appoggiò il viso nell'incavo del collo, forse aspettando di sentire il dolore della volta precedente, e Draco guardando quella devozione e dedizione completa, si sentì esplodere in un mare di emozioni che andavano ben oltre quell'evidente eccitazione e che gli fecero battere il cuore ancora più forte.

In quel momento esatto, da fuori si sentì provenire un suono. Qualcosa come mora...
I ragazzi gelarono sul posto e si guardarono allarmati.
"Mora?!" sussurrò Morgana.
"...Alohomora?!" tremò Draco.
La maniglia si abbassò, Draco raggiunse in un attimo la bacchetta a bordo vasca e con un colpo spense il grosso candelabro, lasciandone solo uno piccolo a fare una fievole illuminazione, e i due ragazzi in un attimo si fiondarono nell'angolo buio della vasca.

Tra tutti gli studenti di Hogwarts chi poteva pensare che proprio lui spuntasse in quel bagno? E proprio quella sera, per di più?!
Harry Potter! Che, inconsapevole di essere spiato da quattro occhi di serpe, si stava spogliando, buttando i vestiti a casaccio sul pavimento.

Proprio da te, Potter! Appoggiarli almeno sul divanetto era troppo faticoso?
I pensieri di Draco non avevano remore nemmeno in un momento simile.
Morgana invece stava pensando a come uscire da quella situazione, ma nuda in quel bagno, in cui fino a un attimo prima si stava preparando a fare sesso per la seconda volta nella sua vita, non riusciva ad avere nessuna idea. Nemmeno un'idea piccola o una discutibile.

Potter, si infilò nella vasca e iniziò a giocherellare con quell'uovo che aveva preso durante la prima prova del Torneo.
Lo aprì e un rumore assordante rimbombò per tutta la stanza, amplificato dall'eco della stanza da bagno.

"Potter per Salazar! Falla finita, chiudi quel dannato uovo!"
Draco preso da un impeto di frustrazione avanzò uscendo dall'ombra.
Era incredibile come Potter avesse l'abitudine di rompergli le uova nel paniere, sia consapevolmente che inconsapevolmente, proprio come in quel momento!

Harry trasalì ed emise un verso tra lo spaventato e l'inorridito.
"Malfoy!!! Ma tu cosa diavolo..."
"Io, cosa diavolo...?! Tu, piuttosto, con quel dannato aggeggio! E poi non dovresti essere qui, perché sei qui?!"
"Se è per questo nemmeno tu dovresti essere qui, Malfoy! E se ti fossi fatto vedere prima, invece che startene acquattato come una serpe, me ne sarei andato! Che problemi hai, ti diverti a spiare la gente che fa il bagno?! Perché ti sei nascosto?" Vomitò Harry, già piuttosto nervoso per quella storia dell'uovo.

"Perché non è solo. Ecco perché." Anche Morgana fece capolino dall'angolo buio, usando la schiuma per coprirsi il seno.

Potter sussultò per la seconda volta, solo che adesso, trovandosi per la prima volta nudo, di fronte a una ragazza nuda, si era fatto prendere dal panico e aveva iniziato a racimolare tutta la schiuma che aveva intorno per coprirsi, o almeno provarci.

"Che fa San Potter, si imbarazza?!" Ghignò Draco.
Morgana si girò verso suo fratello, facendogli l'occhiolino, e Draco intuì subito che la sorella aveva voglia di giocare un po' con quel casto ragazzo.
Quindi sorrise divertito e avanzò insieme a lei, verso un Harry dal colorito sempre più rosso Grifondoro.

"Cosa?! Morgana, non... Dai, chiudi gli occhi, esco, mi vesto e vi lascio a... quello che stavate facendo." Balbettò quel grifone ora attorniato da due serpi.

"Che fretta c'è?" Chiese con falsa ingenuità la rossa.
"Cosa credi che stessimo facendo, Potter?" Ammiccò Draco.
"E' evidente, Malfoy, non sono stupido!" Ringhiò risentito Harry.
Morgana stava alla sua sinistra, appoggiata al bordo della vasca con le braccia, Draco alla sua destra, con fare spavaldo e odioso.
Il ragazzo davvero non sapeva cosa fare.
Si trovava senza veli in una vasca insieme a due creature odiose quanto eccitanti, in più aveva da fare con quel maledetto uovo, senza contare che nessuno di loro tre aveva il permesso di stare in quel posto e se li avessero beccati proprio in quel frangente equivoco sarebbero stati espulsi all'istante.

"E poi non eri venuto qui per un motivo?" Riprese la giovane, con un tono naturalissimo, come fossero al tavolino di un pub bevendo una burrobirra.
"Si, ma al momento le mie priorità sono un tantino cambiate!"
"Nel senso che siamo troppo belli, e quindi facciamo passare in secondo piano anche il Torneo Tre Maghi?" Ironizzò Draco con fare smorfioso.
"No, nel senso che se mi buttano fuori perché credono faccia orge con due perversi Serpeverde, sei morto, Malfoy!" Ringhiò nuovamente Harry, che stava decisamente perdendo il controllo.
"Sesso di gruppo." Disse Morgana senza particolari intonazioni.
"Come?!"
"Tecnicamente sarebbe sesso di gruppo. Sopra le nove persone si definisce orgia." Poi osservando lo sgomento sul viso del giovane aggiunse, "che c'è, perché mi guardi così Harry? E' solo una cosa che ho sentito dire..."
"Ma certo! E chi non sente dire certe cose?! Buon appetito, mi passi il sale, bel tempo oggi, sai l'orgia non vale sotto le otto persone! Accidenti!!!"

Draco stava ridendo come non gli capitava da molto, Morgana sghignazzava e il grifone, ritrovato un po' di coraggio, riafferrò l'uovo - tanto valeva farsi espellere almeno provando a chiarire il mistero - e di colpo lo riaprì.
Quel suono era orribile, sembrava sfondare i timpani, così Draco d'impulso diede una botta sulla mano di Harry, facendo cadere l'uovo in acqua.

"Malfoy, che diavolo..." ma si bloccarono tutti e tre perché si resero conto che andava proprio inserito nell'acqua.
Così si immersero per un attimo, il tempo di ascoltare la melodia e poi riaffiorarono.

"Allora, Potter... pare che tu mi debba qualcosa..." fece con aria indifferente la serpe bionda.
"Hai anche potuto sbirciare sotto la schiuma con la scusa dell'uovo..." rincarò la dose la serpe rossa.
"Dubito di doverti qualcosa, Malfoy!" Rispose sprezzante Harry. "E poi non ho sbirciato niente!" Aggiunse, ricordandosi solo in quel momento dell'allusione della ragazza, che nel frattempo aveva ripreso a sghignazzare.
"Dai, ti sto prendendo in giro, non fare il permaloso. Piuttosto, adesso che hai risolto, che hai deciso, ci fai compagnia?!" Era evidente che stava cercando di metterlo in imbarazzo, ma quella sera, le cose avevano deciso di andare davvero nel verso sbagliato.

Tlunk.

Ai tre ragazzi gelò il sangue nelle vene. La maniglia cercava di aprirsi, e da lì a un attimo chiunque ci fosse dietro la porta, avrebbe invocato un Alohomora.

Veloci come tre gatti saltarono fuori dall'acqua, Harry recuperò i vestiti e corsero dietro il paravento.
I capitani di Quidditch stavano entrando nel bagno. Fu un attimo.
Harry scagliò il primo incantesimo "Petrificus totalus!"
Morgana il secondo, per sicurezza "Obscuro!"
"Ma che traffico c'è in questo bagno, stasera?! Dannazione!" Draco nel mentre si stava rivestendo veloce come non aveva mai fatto. Subito imitato dagli altri due.
Morgana prima di uscire cercò di eliminare tutte le tracce d'acqua e di sapone, riaccese il candelabro grande e fece segno ai due ragazzi di avanzare.

"Appena ci richiudiamo la porta alle spalle, lanciamo dalla fessura sotto i controincantesimi, e poi corriamo via, e ognuno per sé." Sussurrò.
E in un lampo misero in atto il loro piano: liberarono i capitani dalla pietrificazione e dalle bende nere sugli occhi, e corsero via in due direzioni diverse, Harry verso la torre di Grifondoro e gli altri due verso i sotterranei di Serpeverde.
Incredibilmente era andata bene.

Quando Draco e Morgana furono di nuovo al sicuro nella loro Sala Comune, iniziarono a ridere come matti, sotto gli occhi sbalorditi di tutti, che non erano abituati a vederli perdere il loro contegno principesco.
Elusero le domande, si diedero la buonanotte e si infilarono, ognuno nel bagno del proprio dormitorio a sciacquarsi di dosso la schiuma colorata rimastagli addosso.

***

Il giorno dopo in biblioteca, Harry, Hermione e Ron stavano facendo ricerche su qualcosa che potesse aiutare il primo a respirare sott'acqua per affrontare la seconda prova.
Erano disperatamente nascosti sotto pile e pile di libri, senza trovare uno straccio di risposta, quando una testolina rossa fece capolino nel loro campo visivo.

"Ciao Harry! Allora ti sei ripreso, o sei ancora sconvolto?!" Fece Morgana accompagnando la frase con un occhiolino.
Mentre Harry le rispondeva imbronciato a mezza voce che non era sconvolto per niente, già Ron ed Hermione erano pronti a chiedere a cosa si riferisse la serpe, e cosa volesse.
"Niente, niente..." Chiosò Harry, con un filo d'ansia nella voce, sperando che Morgana non decidesse di raccontare ai quattro venti il loro incidente del giorno prima.

Ma la rossa aveva altre intenzioni. Scavalcò Weasley e la Granger, ignorandoli completamente per prendere posto accanto ad Harry.
"Hai trovato la soluzione, vero?"

Harry fece mestamente segno di no col capo e prima che Morgana potesse ribattere, Ron si intromise, "Senti, perché non te ne vai? Ci stai facendo perdere tempo, qui!"
"Ma davvero?" Rispose piccata la ragazza, con un tono che assomigliava drammaticamente a quello disgustato di Snape. "Allora dimmi, Weasley, che aiuto hai dato fin ora a Harry con questa storia della respirazione sott'acqua?"
Ron rimase per un attimo senza parole, e poi, non avendo una risposta adeguata, si limitò ad attaccare, "Beh di sicuro io ho provato ad aiutarlo, è tutto il pomeriggio che stiamo sui libri!"
"Con grandiosi risultati, vedo." Lo gelò la ragazza.

Poi si rivolse di nuovo ad Harry, "Io so come puoi fare. C'è una cosa... si chiama Alga Branchia... ne mangi un pezzo e respiri sott'acqua per un'ora."
"Tu ce l'hai?"
"Non essere sciocco, Harry. Cosa me ne farei mai di un'Alga Branchia?! Non mi piace nemmeno stare a mollo nell'acqua..."
"Ieri sera non sembrava..." Con tutti i vestiti addosso, Harry Potter era molto più pronto a dare risposte sagaci e strappò un sorriso alla rossa, che fece per continuare, ma fu interrotta di nuovo da Ron.

"Non ti fidare, Harry! E' la concubina di Malfoy!"
"Ron ha ragione, Harry. Malfoy fa il tifo per Diggory e porta avanti una campagna contro di te dall'inizio! Di sicuro è una trappola!"
"Tanto per cominciare mi congratulo con te, Weasley! Non credevo conoscessi una parola come concubina. E poi, Granger, io chiuderei la bocca se mi fossi rivelata così inutile!"

Stava per riprendere il discorso, quando l'ennesima interruzione da parte di pel di carota la fece andare su tutte le furie. "Non dire a Hermione di tacere, non ti permettere!"
"Dì un po' Weasley, ma io, a te, che ti ho mai fatto di male?!?!" Esplose, sbattendo una mano sul tavolo.
Nessuno si aspettava una reazione simile e rimasero impietriti per un attimo, poi Ron ricominciò, "Tu fai parte di una famiglia marcia! Nessuno di voi si salva, e ne abbiamo avuto la prova molte volte!"
Quello fu troppo, Morgana estrasse la bacchetta e la puntò contro Weasley, "Non ti azzardare a parlare male della mia famiglia. Finché stuzzichi me lo posso anche accettare, ma un'altra parola contro la mia famiglia e ti ritroverai a far compagnia al calamaro nel lago!"

A quel punto Harry si mise in mezzo e cercò di abbassare i toni.
"Se non la fate finita immediatamente ci butteranno fuori! Basta adesso!"
Ma proprio in quel momento una testa bionda, accompagnata da due occhi di fuoco, spuntò da dietro gli scaffali e capendo che la situazione non era affatto tranquilla, sfoderò la bacchetta.

"Weasley stai lontano da mia sorella! Tea ti hanno fatto del male?!" Ringhiò Draco.
Morgana ritrasse la bacchetta, mutò espressione come un Mutaforma, passando dalla collera alla gentilezza in un battito di ciglia, e sorpassando i due amici di Potter andò ad abbracciare Draco, sussurrandogli di stare tranquillo, che andava tutto bene.
Harry non potè fare a meno di notare quanto lei in quel frangente sembrasse una sirena, e insieme sembrassero avere doti incantatrici.
"Allora Potter, ti sei ripreso?!" Ghignò un attimo dopo Draco, scombussolando un'altra volta i due amici all'oscuro del bagnetto della notte precedente.
"Ho da fare, Malfoy." Borbottò Harry.
"Dai Dray andiamo, lasciamoli alle loro cose..."
E mentre Draco si voltava facendo allusioni a quanto sperava che Potter perdesse il Torneo, Morgana toccò con la punta della bacchetta il quaderno di Harry, si voltò anche lei, ma non prima di aver lanciato un ultimo sguardo di sfida al dannato Weasley, e così i due fratellini se ne andarono.

Un attimo dopo, sul quaderno di Harry spuntò una scritta "Alga Branchia, scorte di Piton, terzo scaffale, quarta mensola dal basso."

"Cosa ci facevi con quegli sfigati, Tea?!"
"Ti fidi di me?"
"Ma certo..."
Morgana con aria di chi non ha voglia di dare molte spiegazioni disse semplicemente, "Sappi solo che ora Potter è in debito con noi." Gli fece un occhiolino, e chiuse l'argomento.

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