Capitolo 7

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Lui aveva qualcosa. Non so spiegarlo, non so nemmeno cos'era ciò che lo rendeva così speciale. Ma lui aveva qualcosa. Qualcosa che gli altri non avevano. Ne avevo visti di occhi belli, ma i suoi erano così semplici eppure era come guardare un tramonto. Così calmi e luminosi, una luce diversa dal normale. Era troppo per me guardarlo ancora in quell'immensitá che per molti è così comune. Il mio corpo agisce d'istinto e affondo tra le sue braccia. Lui mi stringe così forte da togliermi il respiro. Ma era un dolore così bello. Avevo la testa contro il suo collo e potevo sentire il suo odore. Aveva quel profumo, quello che hanno le persone speciali. Mi sentivo al sicuro, chiusa tra le sue braccia forti. "Dovremmo cominciare a vivere senza la paura di disturbare qualcuno." Dice lui. "Tu dici?" Domando "Si, magari un giorno chiami e scopri che quella persona non aspettava altro." Ha ragione. "Perché proprio me?" Gli chiedo. "In che senso?" Risponde "Potevi avere chiunque, ma tu hai scelto me." Concludo."La prima volta che ti ho vista, camminavi per strada tutta stretta nella tua felpona con le cuffiette. Mi hai subito colpito, ma non avevo modo di avvicinarmi a te. Quasi ogni giorno alla stessa ora passavo di li, mi sedevo e ti aspettavo, ma non arrivavi mai. Qualche giorno dopo ero in giro con i ragazzi ed è stato lí, mentre correvi sotto la pioggia che mi sono accorto di te. Stavi andando al negozio della Nike. Così ho tirato i ragazzi dentro quel negozio. Poi le fan ci hanno visti e la sicurezza ha preferito chiudere il negozio e noi lí dentro. Pensavo fossi uscita ma, è quando ti ho vista uscire dal camerino che ho sentito scattare qualcosa dentro di me. La prima volta che ti ho vista ho pensato che c'era qualcosa di te di cui avevo davvero bisogno. Mi sono avvicinato perché ti vedevo confusa. Ed è stato solo dopo aver guardato i tuoi occhi che ho capito che non era qualcosa di te. Era di te che avevo bisogno." Risponde e mi lascia senza parole. "Io, non immaginavo fosse andata così, pensavo fossi lí per caso." Dico incredula. "Il caso non esiste. C'è sempre un motivo per cui le cose accadono." Risponde "Perché allora non mi parlavi, sei stato tutto il tempo zitto, lasciavi parlare i ragazzi. Ti limitavi a fissarmi." Dico. "Siamo tutti più freddi. Se solo imparassimo a dire ciò che pensiamo, sentiamo, le cose andrebbero meglio." Risponde lui. "Nemmeno tu mi hai mai detto la verità. Fino a che non l'ho semplicemente capita da solo." Come fa ad avere sempre la risposta pronta al momento adatto? "Sei sempre stato un sogno per me. Non credevo di poterti conoscere davvero." Dico con un filo di voce. "Il sogno è la parte dell'uomo che non gli si può portare via."

POV DI ZAYN

Era tutto più facile con lei. Non dovevo sforzarmi a dire o fare cose dolci. Mi bastava guardarla e le parole uscivano da sole. Era così bella, non mi sarei mai stancato di guardarla. Così semplice, dolce e sincera. Adoravo quel suo sorriso così caldo e luminoso, ti dava la vita. Quella che aveva lei. La vita si era attaccata a lei come una malattia. Ma vederla così vulnerabile mi uccideva. Vedere quel suo sorriso spegnersi mi faceva sentire come se qualcuno mi stesse pugnalando nel petto. La stavo abbracciando stretta per non farla cadere in mille pezzi. Se solo l'avessi lasciata, lo avrebbe fatto. Lei era così diversa da tutto il resto. A interrompere questo nostro momento, è il rumore di una porta che si apre, era Rachel.

POV DI JESS

Rachel entra così io e Zayn ci distacchiamo. "Scusate, io non...la porta era aperta e non pensavo ci fossi tu, Zayn." Spiega mortificata. "Oh tesoro tranquilla è tutto ok, mi stava solo abbracciando." Tutto ok? Dentro ho una tempesta. "Io sono venuta per sapere come stavi e chiederti se ti andava di stare insieme dato che più tardi devo partire." Cosa? "Che cosa? Ma, dovevi rimanere fino a domani." Rispondo. "Si lo so, ma vedi i miei mi hanno chiamata dicendomi che hanno spostato un esame e devo tornare a casa." Stava mentendo, lo capivo. Era successo qualcosa. E James ne era la causa. Ma annuisco facendo finta di niente. "Oh, mi dispiace. Da quando sei qui è già tanto se siamo riuscite a fare una passeggiata senza drammi e problemi. Solo noi come ai vecchi tempi." Le dico. "Mi dispiace, ti prometto che tornerò al più presto." Zayn va a casa e io e Rachel usciamo per fare un giro prima che lei parta. Non menziono il motivo della sua partenza. Non voglio che anche questo ultimo giorno sia un dramma. Ci divertiamo da matte. Qualche ora dopo, chiami Zayn che ci accompagna all'aeroporto. Ci salutiamo con un forte abbraccio e scompare sulle scale mobili. Zayn mi chiede se stessi bene e io annuisco. Quella sera decidiamo di vedere un film tutti insieme, approfittando dei giorni di pausa che avevano. Durante la settimana è stata la solita routine. College, compiti, ore al telefono con Rachel, che finalmente mi aveva detto il vero motivo della sua partenza. James. Avevano litigato di brutto perché lui era troppo geloso che lei fosse con altri ragazzi e non con lui. Così appena tornata a casa, lo ha subito lasciato. 'Ho 19 anni e voglio la mia libertà!' È stata questa la sua giustificazione. Stasera esco con Zayn. In settimana eravamo usciti ma non a cena. Non vedevo l'ora.

Half a heart ||Z.M.||  (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora