Capitolo 14

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POV DI ZAYN

Jess comincia a raccontare.. "Ecco, ieri ho ricevuto una chiamata da Rachel, all'inizio mi aveva chiamata per chiedermi come andava in generale. Mi sembrava abbastanza strana già da un paio di giorni, pensavo le fosse successo qualcosa, magari aveva litigato con James. Mentre parlavamo sento un voce ed è lì che mi sono sentita presa in giro. Era Austin. L'aveva chiamata amore. Non mi interessava questo, ma il fatto che lei stava con lui. Non capivo che cazzo stesse accendendo. Così le ho chiesto spiegazioni. Zayn, non puoi immaginare come io mi senta adesso. Sono stata tradita due volte. La prima dal ragazzo che amavo. La seconda dalla mia migliore amica. Tutto, tutto potevo credere ma non questo. Mi ha detto che lei era stata la prima con cui lui mi aveva tradita. Era così calma. Non si è scomposta. Mi diceva che mi voleva bene, che le dispiaceva non avermi più tra i piedi, quella lettera che mi ha scritto quando sono partita. Stava solo cercando di addolcire la pillola." Era distrutta ma non perché loro stavano insieme, ma perché si era sentita tradita dalle persone che più amava. "Zayn, io non voglio più vederli. Mi sento male. Io non sono mai stata così debole. Ero una menefreghista del cazzo. Non mi facevo mettere mai i piedi in testa. E guardami adesso. Cosa sono? Ho passato tutta la vita a cercare di non ascoltare la gente, ad essere forte. Ho passato la vita con una persona che mi ha tradita appena ne ha avuto l'occasione. Eppure sono così cogliona, tutti mi feriscono eppure quando vanno via sento un grande vuoto. Mi manca qualcosa che non c'è mai stato. Un'amicizia così come la nostra, non poteva finire in questo modo." Cosa posso dirle? Se le dirò che è perfetta così com'è, con tutte le sue piccole imperfezioni, che è forte, più di quanto lei possa pensare, non mi crederà. Invece questa ragazza davanti a me è una guerriera. Mi sento davvero uno schifo per non averle detto la verità. Io sapevo, sapevo che Rachel stava con lui. Me lo aveva detto quando io ero andato a New York. Mi aveva chiesto consigli. Mi aveva chiesto di starle vicino quando le avrebbe detto la verità. "Jess, sei la ragazza più forte che io conosca. Nessuno ti ha messo i piedi in testa. Amore cazzo, se tra te e Austin non fosse successo tutto questo tu non saresti qui, e nemmeno io. Non staremmo insieme. Tu hai un ragazzo che è folle per te. Lui ha solo trovato un'altra da scoparsi e lei ha trovato un motivo per soffrire. Nessuno dei due troverà mai una persona che li ama incondizionatamente. Che amerà ogni loro singola imperfezione. Jess, non sanno cosa hanno perso, ma io ti posso assicurare che so cosa ho trovato e se fossi stato in loro, non avrei mai commesso un errore così. Al mondo non c'è solo gente stronza. Se ne incontri qualcuna sul tuo cammino è normale. Tutti siamo destinati a incontrare gente così. Ma non ti devi abbattere e chiudere in un guscio, non farai altro che logorarti dentro. Ti prego amore mio, sei la mia forza, non ti buttare giù. Non lo dico per me, lo dico per te. Non cedere, non darla vinta a tutti gli stronzi che incontrerai sul tuo cammino. Se dovessi farlo per ogni tipo di stronzo che incontri, non saresti nemmeno più in grado di rialzarti. Non è la prima volta che arrivano delle delusioni, eppure tu le hai sempre combattute e sconfitte. Jess, tu sei un uragano. Sconvolgi la vita di chi incontri e la rendi meravigliosa. Non lasciare che qualcuno ti distrugga, ti faccia sentire insicura, ti cambi, perché credimi, sei perfetta così." Aveva gli occhi troppo lucidi. Sarebbe scoppiata a piangere. Non volevo che qualcuno, qualunque persona anche a chilometri di distanza, vedesse questa ragazza abbattersi, così l'ho stretta al mio petto ed è lì che lei è esplosa, cancellando tutto quello che le provocava dolore. Quel pianto così liberatorio che nessuno però doveva ascoltare. "Grazie, amore mio..." Sussurra. "Se vuoi piangere, puoi farlo, anche tutto il giorno. Io sarò qui con te." Le dico. Come faccio? Come posso dirle che io lo sapevo già. Non posso, ma devo. Non ora però. Starebbe solo più male. "No, va bene. Adesso vado a sciacquarmi la faccia e torno." Mi dice. "Jess aspetta. Io lo sapevo!" Esclamo. Ma che cazzo? Quelle parole sono uscite dalla mia bocca senza che me ne accorgessi. "Che cosa?" Mi guarda dritto negli occhi senza scomporsi. "Lo sapevo. Sapevo che loro stavano insieme. Quando sono venuto a New York lei ha approfittato per chiedermi un consiglio e dirmi di starti vicino nel momento in cui ti avesse detto la verità. Volevo dirtelo ma tu eri così felice e io non volevo abbatterti." Spero capisca. Tutto quello che fa è girarsi e andare dritta in bagno senza dire una parola. Erano passati venti minuti e lei non era ancora uscita.

Half a heart ||Z.M.||  (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora