Capitolo 35

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POV DI JESS

"Amore, che hai? Che c'è lì dentro?" Sento chiedere a Zayn. "Jess, mi rispondi?!" Dice ancora. "C'è un vestito." Rispondo. La sua faccia fa una strana smorfia. "Cazzo Jess, mi ha fatto spaventare. È solo uno stupido vestito!" Esclama lui. "No Zayn, non è uno stupido vestito e basta. Questo vestito lo avevo visto ieri, quando dopo essere usciti dal ristorante abbiamo fatto un giro." Dico io agitata. "Cosa? Ma non siamo andati in nessun negozio." Risponde lui. "È questo il punto. Mentre tu aspettavi che la macchinetta stampasse le foto, io mi ero avvicinata ad una vetrina a guardare questo." Dico indicando la stoffa dentro la scatola. Zayn spalanca la bocca. Infondo alla scatola c'era un bigliettino, lo prendo. "Che c'è scritto?" Chiede Zayn. Sta cercando di mantenere la calma ma so che ha più paura di me. "Ti ho vista ammirare questo vestito. Il tuo ragazzo, troppo distratto dall'ammirare se stesso non se n'è accorto. Questo è per la festa di Ed, spero di vederti. A presto, Patrick." Leggo ad alta voce. L'espressione di Zayn cambia da spaventata ad incazzata in un micro secondo. "Adesso basta. Tu sei la mia ragazza e questo qui deve smetterla di mettersi in mezzo!" Dice quasi urlando. "Zayn, fa piano, non siamo soli." Sussurro. "Lascialo perdere ok? Fallo per me. Non roviniamoci le feste per lui." Finisco. "Non se ne parla. Deve lasciarti in pace e ci penserò io." Continua lui. "Zayn ti ho detto di lasciar perdere." Dico guardandolo fisso. "Che c'è Jess? Che cosa mi stai nascondendo? Ti piacciono tutte queste sue attenzioni? Mi stai mentendo ancora? E' così difficile per te essere sincera ed una volta per tutte non rovinare l'ennesimo rapporto?" Quelle parole mi avevano colpita dritta al cuore, frantumandolo in tanti piccoli pezzettini che si trovavano a terra, sotto i piedi di Zayn. "Che hai? Perchè non rispondi? La verità fa male?" Continua lui. Ma cosa gli stava prendendo? Non riuscivo ad aprire bocca, ero come pietrificata davanti alla verità, nuda e cruda. Non ero abituata a sentirlo parlare così. Preferivo mille volte i suoi distanti silenzi a queste laceranti parole. "Jess, se non mi dici adesso cosa sta succedendo, ti giuro che esco da quella porta, lo vado a prendere e non finirà bene!" Esclama duramente. Ero ancora ferma lì, con mille parole che lottavano tra loro per uscire da questa fottutissima bocca. Zayn sbatte una mano sul tavolino davanti a noi, prende le chiavi ed il cappotto ed esce di casa, chiudendo la porta violentemente. Solo quando i suoi occhi non erano fermi su di me, a squadrare ogni centimetro del mio corpo, mi rendo conto che si stava dirigendo alla macchina per uscire dal vialetto. Corro fuori casa e con la poca forza che mi è rimasta in corpo gli urlo contro "Zayn Malik, torna qui e non ti azzardare ad uscire da quel cancello o..." Lui si gira e mi fulmina con lo sguardo. Mi viene incontro, "O che cosa?" Non lo riconoscevo più. Doveva aver accumulato troppo stress e delusioni e le stava scaricando tutte ora. Faccio un lungo respiro e mi concentro sui suoi occhi, "O al tuo ritorno non mi troverai più qui." Dico con tono sicuro. Per un momento pensavo che le mie parole potessero fermarlo. Sbuffa una risata gira le spalle e sale in macchina. Rimango ferma al freddo, fissando la sua auto scomparire pian piano. Pensavo sarebbe rimasto, non sarei andata realmente via. Lo amo, non andrei mai via da lui senza un valido motivo. Rientro in casa, sperando che nessuno ci abbia visti e per fortuna dormivano ancora. Dovevano essere davvero distrutti. Fuori non c'era molto freddo, così decido di uscire a fare un giro per schiarire le idee. Non era una buona idea con Patrick che praticamente mi seguiva, ma non mi importava nulla. Cammino fino al parco dove di solito andiamo a fare delle passeggiate. C'erano i bimbi che giocavano con la neve e qualche coppia che camminava. Trovo una panchina libera e mi siedo. Le sue parole non potevano fare più male, ed il solo pensiero di lui che picchia Patrick mi fa rabbrividire. E' scappato via e fra le tante cose che non sono riusicta a dirgli c'era quella del messaggio. Cosa gli sarebbe successo? Patrick mi aveva avvertita di non far impicciare Zayn. Ero terrorizzata, cerco il telefono per chiamarlo e fermarlo ma, l'avevo dimenticato a casa. Mi alzo di scatto e attraverso il parco di corsa nella neve. Arrivo in una strada vicino casa, inciampo in qualcosa, cadendo a terra e battendo la testa. Ricordo solo che la strada come sempre, era deserta, poi il resto è buio.

Half a heart ||Z.M.||  (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora