Capitolo 48

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POV DI ZAYN

Avevo preso la mia decisione. Non avevo del tutto lasciato Barbara, ci eravamo presi una pausa. Dovevo capire se ne valeva la pena. Se mi sarebbe mancata o sarei rimasto per tutta la vita con Jess. Non sapevo quali fossero i suoi fiori preferiti, non me lo aveva mai detto, così ho preso delle rose. Chi non le ama?! Arrivo al dormitorio e busso alla sua camera ma nessuno risponde. Abbasso la maniglia e noto che l'aveva lasciata aperta. Sarebbe tornata fra poco da lezione così mi sono seduto sul letto ad aspettarla. Pochi minuti dopo sento dei passi e delle risate, era lei. Il cuore comincia a battermi forte e quando la porta si apre, mi sento morire. Jess era con Matty. "Scusate, tolgo subito il disturbo." Mi alzo di corsa e scappo via, lasciando le rose sul letto.

POV DI JESS

"Zayn aspetta." Cerco di fermarlo ma i suoi piedi si dirigono, troppo velocemente, fuori dalla camera. Mi chino per terra e prendo il mazzo di fiori. "Jess, tutto bene?" Matty mi poggia una mano sulla spalla ma io continuo a fissare i fiori. "Senti, se c'è qualcosa che devi sistemare con Zayn, fallo, non voglio essere d'intralcio." Dice dolcemente. Io scuoto la testa. "Non c'è più nulla che io possa fare. Tra noi è finita e niente tornerà come prima." Non potevo credere alle mie parole ma era così. "Io partirò dopodomani, abbiamo tempo per stare insieme. Ma ora va da lui, io dormirò un po', quelle ore di aereo mi hanno distrutto. Parla con lui e domani passeremo insieme tutta la giornata. Ma ti prego non rimanere qui. Non voglio vederti in questo stato." Matty era sempre così comprensivo, sapeva cosa dire e come convincermi. "Sei sicuro? Non voglio lasciarti solo." Lui sorride e annuisce. "Adesso vai, veloce." Così prendo le chiavi della macchina e corro al parcheggio. Quando arrivo lo vedo. Era nella sua auto, con la testa appoggiata al sedile e le mani che coprivano il volto. Mi avvicino alla macchina e apro lo sportello, sedendomi al posto del passeggero. Lui non mi ferma ma non si volta nemmeno. "Siamo solo amici, tra me e Matty è finita." Lui rimane impassibile. "Perché eri qui Zayn?" Niente, non risponde. "Zayn, ti prego rispondi." Le sue mani si spostano dal volto scoprendo i suoi occhi rossi e gonfi, aveva pianto molto. "Perché piangi? Tu sei..." Mi guarda. "Io non sono più fidanzato. Ci siamo presi una pausa. Ho bisogno di capire chi farà parte della mia vita e chi invece è solo di passaggio." Risponde piano. "Possiamo andare nel posto che ti ho fatto vedere l'altro giorno?" Chiedo tranquillamente. Lui mi guarda cercando di capire cosa volessi fare. "Per favore." Finisco io. Lui mette in moto e partiamo.
Dopo mezz'ora di strada e di silenzi imbarazzanti, arriviamo. Avevo scelto questo posto perché era lontano da tutto e tutti. Se volevo stare con lui, potevo farlo perché qui nessuno ci avrebbe visti e non ci sarebbero stati ulteriori scandali. Scendiamo dalla macchina e camminiamo sul prato, per poi fermarci e sederci all'ombra di una quercia enorme. Era distante, così mi avvicino e lo guardo. Aveva la testa chinata e giocava nervosamente con le dita. "Che intenzioni hai?" Chiede. Gli prendo le mani ma lui le tira via. "Perché fai così?" Chiedo. "Così come?" Ribatte lui. "Come se non mi conoscessi. Sai benissimo cosa provo per te e cosa Matty è per me, lo so che Scarlett ti ha detto tutto." Rispondo duramente. "Forse perché non ti conosco." A quelle parole penso subito che in realtà, Zayn sa pochissimo su di me. Non mi sono mai preoccupata di fargli sapere tutto di me. Non so perché. Io invece di lui sapevo tutto. Pian piano mi aveva fatto conoscere tutte le sue sfaccettature. Tutto ciò che amava e odiava. Cosa gli piaceva fare e cosa no. E io? Io per lui ero un mistero sotto certi punti di vista. "Siamo stati così tanto tempo insieme e ci sono cose di te che non ho mai conosciuto. Ad esempio anche una cosa banale come i tuoi fiori preferiti o i cibi che più odi mangiare. A volte ti guardo e sento di conoscerti solo a metà." Era duro con me. Era la seconda volta che mi sputava la verità in faccia e faceva sempre più male. Ma, voglio cambiare per lui. Non mi lascio buttare giù dal suo tono e da quelle parole così, faccio un lungo sospiro. "E allora, permettimi di farlo." Rispondo. Lui alza la testa e mi guarda come se stesse aspettando anche un mio piccolo particolare in più, che potesse dargli la minima certezza che in tutto questo tempo, mi ha sempre conosciuta. Io mantengo lo sguardo e decisa, comincio a parlare. "Piacere, mi chiamo Jessica Moore, ma preferisco Jess. Non so perché ma non ho mai amato quel nome, anche se è molto semplice. Ho diciannove anni e amo passare le giornate di pioggia leggendo un libro. Sono una ragazza timida, a volte. Amo la cioccolata calda ma con pochi marshmallow. Adoro svegliarmi la mattina con l'odore del caffè anche se non ne vado pazza. Mi piace fare lunghe passeggiate con la persona che amo ma se fa freddo preferisco un film, divano e un plaid accoccolata fra le braccia di qualcuno. Non amo andare in discoteca ma mi piacciono le feste eleganti, soprattutto quando posso indossare bei vestiti, mi fanno sentire una principessa anche solo per una sera. Non ho uno stile preciso nè preferito. Sto comoda sia in felpa e jeans che con gonne e vestiti. Non amo particolarmente il caldo, mi piace più la montagna che il mare. Il mio fiore preferito è la rosa, è un fiore così delicato ma allo stesso tempo forte e robusto. Mi piacciono molto gli animali e ho sempre voluto un cagnolino ma i miei non me lo hanno mai comprato. Mi piace la pasta, meno la carne. Mangerei pizza e cioccolato di continuo se non facessero così male. Vado pazza per la Nutella, quando ero più piccola mangiavo barattoli interi. Ho sempre odiato la verdura, infatti quando ero piccola facevo finta di stare male quando mamma la cucinava. Sono una tipa sportiva solo quando mi va. Ho fatto pallavolo, nuoto e pallacanestro ma ho smesso perché avevo altri obiettivi. Quando sono nervosa ascolto le musiche suonate al pianoforte e quando sono felice musiche che mi danno la carica, spesso i vostri CD. Quando cammino sola per strada metto gli auricolari o prendo il telefono e faccio finta di messaggiare. Mi sento a disagio quando la gente mi fissa. Amo i film horror e quelli strappalacrime. Una volta ho pianto guardando un film su un cane. Ogni mattina mi guardo allo specchio, desiderando di essere diversa da ciò che sono. Vorrei essere più sicura e meno emotiva. Odio piangere, mi fa sentire debole ma, odio ancora di più quando qualcuno mi vede e cerca di consolarmi, non voglio compassione. Sono una romanticona, quando mi arrabbio dico parolacce, tante. Ho avuto cinque fidanzati nella mia vita (forse troppi) ma sono stata veramente innamorata solo due volte e amata una sola. Non sono mai stata brava ad esprimere i miei sentimenti di fronte a qualcuno infatti, ho un diario nel quale scrivo tutto ciò che un giorno vorrei poter dire. Pensavo di amare un ragazzo ma non era così, il vero amore me lo ha fatto conoscere la mia metà perfetta. Non ho mai creduto al 'per sempre' ed ho smesso di credere all'infinito. Odio gli aeroporti e le stazioni, sono pieni di lacrime ed addii. Quando sento freddo preferisco un abbraccio ad una coperta ma, mi sento a casa solo fra le braccia del ragazzo che non ho più smesso di amare. Ho capito che non sarò più in grado di amare qualcuno come ho amato te. Sarebbe impossibile. Ho capito che mesi fa avrei dovuto combattere di più. Non sono mai stata una che si lascia abbattere facilmente. Non sono mai stata la ragazza perfetta nè quella che si spera di incontrare un giorno. Ho sempre creduto che nessuno ci completa. Poi ho incontrato te. Non posso evitare di pensarti, di volerti con me. Ti incontro in tutti i passanti. Ho provato a ricominciare ma ho finito per dire "no, non è lui e non mi piace." Non posso immaginare di alzarmi ogni giorno e vivere una vita senza te. Sei il mio pensiero fisso. Sento il tuo odore ovunque, è nelle strade, nelle case, sui miei vestiti, dentro la mia pelle. Sono scappata diverse volte dalla realtà, quella in cui non c'eri più. Mi è stato difficile tornare a sorridere come quando stavamo insieme e mi ci è voluto molto per tornare in questa città. I ricordi mi stanno logorando dentro e fuori, lentamente, e presto di me rimarrà un mucchietto di un'insignificante nulla. Quando ti ho lasciato andare sono rimasta a piangermi addosso su quel pavimento con le persone che mi guardavano e nessuno poteva capire cosa stessi provando. Nessuno sapeva che avevo bisogno di essere salvata, tutt'ora ne ho bisogno. Ci hanno provato ma, nessuno ci è riuscito perché non l'ho permesso. Solo una persona può farlo anche se dopo ciò che ho fatto, dovrebbe lasciarmi crogiolare nella mia stupida vita, piena di errori. Ho sempre voluto una storia d'amore bella come quella dei miei genitori. Da bambina ho sempre voluto essere un grande esempio per tutti e adesso spero solo che nessuno si ricordi di me. Non posso smettere di amarti ma se tu hai smesso di soffrire per me, non posso tirarti giù ancora una volta. La risalta è difficile, lo so. Tu sei riuscito a uscire da tutto questo casino. Io no. Non riuscirò a voltare pagina perché la mia storia, il mio capitolo finale, sei tu." Quando finisco di parlare, Zayn aveva gli occhi lucidi e mi stava tenendo le mani. Cercava di parlare, potevo intuirlo ma non sapeva bene cosa dire. Forse avevo detto troppo. Forse certe cose le avrei dovute tenere per me. Però voglio che lui conosca tutto di me e non aveva senso omettere delle piccole verità che ricostruissero la mia storia. Sono contorta e difficile, più di quanto possa sembrare. Siamo sotto quest'albero e mi sembra così strano. Ne abbiamo passate tante, troppe eppure dopo tanto tempo siamo ancora qui. Forse un po' rotti, forse un po' ammaccati ma, siamo qui ed è questo quello che conta. Non voglio una sua risposta adesso. Non voglio che mi dica che anche lui mi ama solo perché mi sono confidata. Voglio che sia sincero. Che mi sputi ancora una volta la verità in faccia. Non voglio un bacio, nè un abbraccio. Diventerebbe tutto uno stupido finale da film romantico. Questa è la vita vera e voglio viverla così, con alti e bassi. Tristezza e felicità. Lui era ancora fermo a guardarmi e tenere le mie mani. Quando poi ci riesce, lo fa. Lascia le mie mani, si alza lentamente e torna in macchina. Mette in moto e va via. Lasciandomi sola, su quel prato.

POV DI ZAYN

La stavo solo sfidando. Non avrei mai pensato che avrebbe detto tutte quelle cose. Avevo tanto da dirle ma non era questo il momento. Erano coinvolti troppi sentimenti e non volevo far cadere tutto in un vortice di patetiche parole. Non potevo stare ancora lì a guardarla mentre aspettava una mia risposta. Non so perché l'ho lasciata sola. Avrei almeno dovuto riaccompagnarla in centro. Ma il tragitto era lungo e il silenzio sarebbe diventato troppo assordante. Avremmo finito per litigare e allontanarci sempre di più. Non so cosa fare con lei e con questa situazione, ma so che ho bisogno di schiarire le mie idee e rimettere insieme tutti i dettagli della sua vita. Il telefono squilla e mi distrae. Quando lo prendo Harry mi stava chiamando, così rispondo. "L'hai lasciata sola. Perché?" Le sue parole sono dure. Ma non poteva capire. "Sto arrivando a casa, ti spiego dopo." Rispondo. "Sei fortunato che Niall era in casa, sta andando a prenderla. Questa volta mi hai deluso Zayn.."

POV DI JESS

Niall era venuto a prendermi, non sapevo chi altro chiamare e per fortuna mi aveva risposto a casa. "Torni al dormitorio?" Chiede lui. "Si, ho bisogno di schiarire le idee." Rispondo. "Jess, tornerà tutto come prima. È solo questione di tempo." Era come diceva lui? "Già...credo che sia così." Lo speravo.

Scendo dalla macchia e lo saluto. "Grazie Niall, ti voglio bene." Cerco di abbracciarlo e lui ricambia. "Se hai bisogno basta farmi uno squillo." Sorride e riparte. Quando entro vedo Matty dormire sul letto, con tutto il trambusto me ne ero dimenticata. La stanza aveva il bagno per mia fortuna così prendo tutto il necessario per farmi una doccia. Avevo bisogno di scrollare via tutti i pensieri. Entro e il getto di acqua calda mi rilassa. Dopo pochi minuti mi ritrovo a pensare a oggi e all'effetto che le mie parole avevano avuto su Zayn. Perché era andato via? Perché mi aveva lasciata sola? Stavo lì a pormi queste domande quando sento bussare alla porta. Velocemente esco dalla doccia e prendo l'accappatoio. Quando apro una Barbara infuriata si trovava davanti a me.

Half a heart ||Z.M.||  (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora