Capitolo 23

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POV DI SCARLETT

Ero fuori con Harry e dovevo dirgli che non potevo tornare in questa casa. "Harry, perdonami per essere andata via senza darti più mie notizie. Lasciando solo uno squallido pezzo di carta con dell'inchiostro sul tuo comodino. Perdonami perché non riesco ad accettare questa vita. Perdonami per averti fatto credere che non tengo a te come dovrei e come fai tu con me. Ma più di tutto, perdonami per averti lasciato solo quando avevi più bisogno della mia presenza. In queste settimane ho capito quanto la mia vita sia diversa dalla tua. Quanto possa essere difficile e strepitosa allo stesso tempo. Quanto sia difficile essere Harry Styles." Guardo fisso nei suoi occhi e mi sento male. Male veramente. Lui sa cosa sto per dire e non posso farlo. Io non voglio veramente dividermi da lui. Così mi ci vuole un attimo per prendere la decisione giusta. "Ero decisa a venire qui per dirti che non sarei più tornata. E forse lo avrei fatto. Ma c'è qualcosa nei tuoi occhi che mi ha fatto accorgere di una cosa, tu sei tutto il mio mondo. Non troverò più nessuno come te. Io ti guardo negli occhi, e capisco che non posso, non posso sopportare di svegliarmi e condurre una vita normale, perché non potrà mai essere vita senza te. Sei l'unica ragione per la quale mi trovo qui fuori al freddo invece che al caldo nel mio letto." Harry mi guarda dritto negli occhi. Amavo il loro colore. Un verde smeraldo che ti toglieva letteralmente il respiro. "Perdonami per averti lasciata scivolare via invece di tenderti la mano per salvarti." Le sue parole mi colpiscono "Tu mi salvi sempre. Mi salvi un attimo prima che tocchi terra." Eravamo sul prato quando comincia a piovere. Stiamo fermi a guardarci negli occhi, come se volessimo salvarci a vicenda. Ad un certo punto sento un improvviso calore espandersi nel mio corpo congelato dal freddo e dalla lontananza da quest'uomo. Le sue labbra si erano unite alle mie, e mai nella mia vita ho sentito il bisogno di certe labbra, certe mani, certi baci. Harry Styles era entrato nella mia vita e si era attaccato dentro me, fino a prendersi il mio cuore.

POV DI ZAYN

Harry e Scarlett rientrano nel salone mano nella mano e posso vedere un sorriso prendere posto sul viso di Jess al posto del cipiglio nervoso di pochi secondi fa. Sono contento che tutto si sia risolto. Finalmente la mia piccola non avrà più distrazioni e pensieri che le fanno solo pesare questi giorni al college. Non vedo l'ora che arrivi Natale così che possa prendersi una pausa. È sempre nervosa. Si chiude in camera a studiare per ore. "Sei contenta?" Le sussurro all'orecchio. "Si, adesso ci sarà un po' di calma." Risponde. "Scusate se abbiamo, anzi ho, creato disagi e problemi. Ma avevo bisogno di capire se questa vita fosse adatta a me." Dice Scarlett "E non ci sarei mai riuscita se Jess e Harry non mi avessero fatta riflettere." Conclude.

POV DI JESS

Dicembre era già arrivato da due settimane ed ero contenta perché nelle vacanze di Natale avrei avuto una pausa da questo studio. Pensare che io e Zayn stavamo insieme da tre mesi mi faceva capire quanto bella fosse questa vita. Purtroppo non me la stavo godendo abbastanza. Come tutti gli altri giorni ero chiusa in camera a studiare. Non ce la facevo più, volevo distrarmi in qualche modo. Decido di scendere sotto da Zayn. "Amore, ti va di fare un giro? Sto impazzendo. Non posso più stare li dentro." Dico indicando la camera al piano di sopra. "E lo chiedi pure?! Certo, mi metto qualcosa di pesante e andiamo." Era contento di poter passare del tempo insieme e anche io. Così ci vestiamo e usciamo. Fuori nevicava, ma non troppo forte. Avevamo posteggiato la macchina e stavamo facendo un giro nel parco tutto innevato. "Sono contento che tu sia uscita da quella camera. È bello passare del tempo con la mia principessa." Mentre camminavamo Zayn si ferma. "Sembra destino." Dice indicando l'albero, il nostro albero. "Sono già passati tre mesi, riesci a crederci?" Conclude lui. "Il tempo passa troppo in fretta quando stiamo insieme. Vorrei rallentasse un po'. Non mi sto godendo del tutto questa vita insieme." Dico triste. "Abbiamo ancora una vita davanti, Jess. Pensa solo che quando finirai il college sarà diverso." No, sarà peggio. "Diverso? Dovrò cercare un lavoro, il che richiederà tempo. E se lo troverò, dovrò cominciare a lavorare e così ci vedremo sempre di meno. Tu andrai in tour e io non potrò venire. Non c'è niente che migliora. Tutta va sempre peggiorando. È così strano come la mia vita sia cambiata. Prima sembrava tutto così facile, ero così tranquilla, senza problemi, senza stress. Mi fregava di me se mi rimaneva del tempo mi preoccupavo dei problemi che mi circondavano." Perché quando sto con lui penso sempre al peggio? Cosa mi prende? Rovino sempre i nostri momenti insieme. Lo faccio ogni volta. "Basta Jess. Basta lamentarti. Troverai una soluzione, la troveremo insieme. Lamentarti non migliorerà le cose. Sei con me adesso. Non ti basta? Non pensare al futuro. Molte cose potranno cambiare. Pensa al presente, il tuo, il nostro. Al fatto che siamo qui, in questo parco innevato, davanti all'albero dove qualche mese fa abbiamo inciso i nostri nomi e tu invece di goderti il momento pensi già a cosa succederà tra qualche anno. Non puoi vedere la tua vita sempre negativamente." Zayn non ne può più delle mie cazzate. Finirò per stancarlo. "Già...scusa. Sto zitta." Lui mi guarda. "Non devi stare zitta. Devi solo smetterla di essere negativa. La tua vita è meravigliosa." Ha ragione? Non lo so. Io vedo tutto dal lato opposto al suo. "Va bene. Cambiamo argomento." Abbiamo fatto un giro e dopo ci siamo fermati in una caffetteria per stare un po' al caldo. "A volte uscire dall'inferno che è quella casa aiuta." Dice Zayn. "Già. Troppa confusione, troppi casini e troppe lacrime." Aveva ragione. Nelle ultime settimane, meno stavo lì meglio era. "Jess, ti volevo chiedere scusa per prima. Le mie parole sono state troppo dure. Tu sei già stressata e io non dovevo aggiungere altro stress di quanto tu ne stia già sopportando." Non era colpa sua, ma mia. "Tesoro, non è colpa tua. Hai ragione, devo smetterla di vedere tutto negativo e cominciare a sorridere alla vita." Dovevo smettere di vedere tutto nero. "Odio litigare con te." Concludo. "Anche io. Ma litigare serve, anche stesso per dirsi cose che non si avrà mai il coraggio di dire normalmente." Risponde lui. "Forse è proprio questo che rovina una coppia nel tempo. Il fatto che non ci si riesce a dire la verità se non per mezzo di una litigata. Non è proprio una buona cosa. Così come ci si può fidare l'uno dell'altra? A lungo andare non si crederà nemmeno più ad un 'Buongiorno amore'..." Dico. "Si ma se ci pensi bene, noi non siamo così. I nostri non sono litigi. Sono piccole incomprensioni. Non siamo mai stati distanti per un lungo periodo di tempo. Basta guardarci negli occhi per fare pace." Risponde Zayn. Usciamo dalla caffetteria e comincia a diluviare. Vedo due ragazzi che si baciano senza dar conto all'acqua che cade. "Amo i baci sotto la pioggia." Dico guardando quei due. "E io amo baciare la ragazza qui davanti a me." Così Zayn prende il mio viso tra le sue mani e mi bacia. Rimaniamo così per un tempo che oscilla tra il per sempre e l'eternitá.

Half a heart ||Z.M.||  (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora