Capitolo 36

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POV DI JESS

"Hai ancora intenzione di far finta di niente?!" Sputa Zayn aspramente. "Cosa ho fatto di male per meritare tutto questo? Io devo parlare con lui. Devo sapere." Così mi alzo di corsa e corro in camera chiudendo a chiave la porta. "Jess, apri. Non puoi chiamarlo!" Continua a battere i pugni sulla porta. Ero distesa sul pavimento, mi ero alzata troppo di fretta e ora mi girava forte la testa. Che cazzo mi stava succedendo? Sentivo il mio corpo diventare sempre più debole e la mia testa appesantirsi. Cercavo di tenere gli occhi aperti ma lentamente mi accascio sul pavimento e la voce di Zayn si affievolisce pian piano, diventando un sussurro troppo lontano per essere udito e poco dopo, non sentivo più nulla.

POV DI ZAYN

Non la sentivo più. Nemmeno un rumore. Smetto di battere contro la porta. Silenzio. La porta era chiusa a chiave e l'unico modo per aprirla era con un calcio. Con tutta la mia forza sbatto il mio piede contro la porta che si spacca e si apre e i miei occhi si dirigono subito sul pavimento dove Jess era distesa. "Ragazzi, aiuto. Venite qui, subito." Urlo agli altri. "Oddio, che le è successo?" Chiede Niall preoccupato. "Non lo so. Forse ha fatto troppi sforzi e si è sentita male." Dico abbassandomi per prenderla in braccio. "Prendo le chiavi della macchina, portiamola in ospedale!" Esclama Louis. Io Louis e Harry saliamo in macchina e di corsa andiamo in ospedale. Gli altri volevano venire ma, non era sicuro andare tutti quanti. Eravamo troppi e ci avrebbero comunque fatti andare via.

Arrivati scendiamo di corsa e la portiamo al pronto soccorso. "Vi prego aiutatemi." Imploro i medici lì vicino. "Cosa le è successo?" Chiede uno di loro mentre un infermiere la metteva su una barella. "Oggi è caduta sbattendo forte la testa e poche ore dopo si è sforzata troppo. Quando sono andato a cercarla lei era per terra, immobile." Non mi andava di raccontare cosa era successo in realtà, ma non avevo mentito del tutto. "Come sta?" Chiede il dottore all'infermiere. "Non vi è alcun pericolo ma è meglio farle dei controlli per stabilire se dovrà rimanere qui per la notte." Risponde l'uomo. Tiro un sospiro di sollievo. "Aspettate qui, noi la porteremo a fare degli esami. Non ci vorrà molto." Ci rassicura il dottore "E' in buone mani." Conclude. Io e i ragazzi ci sediamo in sala d'attesa e chiamiamo gli altri per tranquillizzarli.

"Il loro concetto di 'non ci vorrà molto' è ben diverso dal mio." Borbotta Harry. "Già, è da quasi un'ora che è lì dentro." Concordo. Sento leggermente vibrare la gamba. Non poteva essere il mio telefono perchè lo tenevo in mano, così ricordo di aver preso quello di Jess. Quando lo sblocco le era arrivato un messaggio. 'Come sta la mia Jess? Devi smetterla di farla arrabbiare.' Ero stanco. Stanco ed incazzato da questo coglione che cercava di terrorizzare tutti ed in particolare Jess. "Arrivo subito." Avverto i ragazzi uscendo fuori. Compongo il suo numero e dopo tre squilli quella voce agghiacciante risponde. "Quando capirai che non puoi vincere contro di me Zayn?" Ridacchia il mostro. "Senti, tu non mi eri piaciuto già a primo impatto. Non mi sbaglio mai sulle persone, ma Jess si fidava di te e così ho lasciato perdere. Ma adesso stai esagerando. Dove sei? Dove ti nascondi codardo? Lascia in pace la mia ragazza. Perchè lei è mia, non tua! Sparisci dalla sua vita, non stai facendo altro che peggiorare le cose!" Ero davvero furioso. Lo sento ridere. "Si vede che non hai capito proprio niente. Finchè Jess non sarà mia, io non andrò via. Sarò sempre presente, anche se non ci sono, anche se non mi vedi, sappi che io so dove sei, cosa fai e con chi stai. Ad esempio adesso sei fuori dal pronto soccorso e aspetti da almeno un'ora che Jess esca da lì dentro. La botta che ha preso oggi è proprio brutta." Mi guardo intorno ma non noto nulla di strano. "E' inutile cercarmi, non mi troverai mai!" Ride. "Sei stato tu. L'hai fatta cadere tu. L'hai seguita. Ecco cos'era quel tronco a terra." In un attimo ricollego tutto. "Din din din, allora qualche neurone ti funziona. Era così sola ed impaurita." Non capivo però il perchè colpirla per poi lasciarla lì. "Perchè l'hai colpita e l'hai lasciata lì da sola. In mezzo al nulla?" Chiedo arrabbiato. "Avvertimenti. Sono tutti piccoli avvertimenti. Zayn Malik, sta lontano da quella ragazza. Sono arrivato prima io!" Esclama e senza darmi il tempo stacca la chiamata.

Half a heart ||Z.M.||  (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora