Capitolo 32

609 26 4
                                    

Buongiorno :) allora comincio col dire che ho pubblicato adesso perchè sarò a scuola per un'assemblea e purtropppo non ho internet sul telefono e non sapendo a che ora tornerò a casa ho deciso di aggiornare il prima possibile. Credo non ci siano errori, non ho il tempo di ricontrollare. Se doveste trovarne qualcuno vi sarei grata se poteste segnalarlo. Vi consiglio anche di ascoltare Fix you in un pezzo della storia, capirete voi quando. Renderà il tutto più bello (?) ahah o almeno a me è piaciuto ascoltarla mentre lo rileggevo. Spero vi piaccia :) Detto questo vi lascio al capiolo 32 Buona lettura <3

...

POV DI JESS

Il 99% delle volte questa frase non porta a nulla di buono. Guardo le ragazze e poi lui. Mi ci vuole mezzo secondo per capire cosa doveva dirmi Zayn. Avrà scoperto che non ero uscita con loro e se voglio far si che stia tranquillo, avrò bisogno di un'ottima scusa. "Jess, allora? Mi hai ascoltato?" Chiede lui guardandomi. "Si, cioè no." Rispondo. Mi prende la mano trascinandomi fuori dalla discoteca. "Ecco, qui all'aria aperta è perfetto parlare. Le tue amiche mi hanno detto di non essere uscite con te. Jess, mi hai mentito? E se lo hai fatto, perché? Sai che con me non devi." Si, lo sapevo. Ma non potevo dirgli la verità. "Jess, mi rispondi per piacere?" E ora cosa dico? "E va bene, ero uscita a prendere il tuo regalo. Va bene?!" Decido di dirgli una parte della verità. Non potevo mentire ancora. Mi avrebbe scoperta. "Non volevo dirtelo, doveva essere una sorpresa." Sembra dispiaciuto. "Oh..io non pensavo che.." Non lo faccio finire "Tranquillo, fa niente." Dico prendendogli la mano. So che dovrò dirgli di Patrick però non ora. "Entriamo?" Chiedo dato che lui sembra troppo in imbarazzo per parlare. "Si, andiamo." Ma cosa stavo facendo? Come potevo guardarlo negli occhi e mentire così spudoratamente. "Zayn, aspetta." Lo tiro per la mano. "Devo dirti una cosa, però promettimi che starai tranquillo." Dico. "Dimmi." Forza e coraggio. "Non ti ho detto tutta la verità. Dopo che sono uscita dal negozio, Patrick mi ha fermata. Abbiamo parlato ed io ho cercato di mantenere la calma, finchè non mi ha detto la cosa che mi ha pietrificata." Mi guarda fisso. "Che ti ha detto?" Chiede. "Che lui, mi conosce già da un paio d'anni. Ma non ha intenzione di dirmi come e perchè." Okay, adesso aspettavo la sua risposta. Non arriva. Gira le spalle e torna dentro. Aveva ragione, ero stata doppiamente stronza e non lo meritava. Quando entro vedo Niall e Noelle, erano così carini e sembravano entrambi divertirsi ed essere a proprio agio. Ero seduta sul divanetto perché le scarpe mi stavano uccidendo e con quelle anche il senso di colpa, quando vedo Zayn con Harry e Louis ridere e scherzare. Mi guardo intorno e mi accorgo di quanto tutto questo sia diventato normale per me, eppure se mi fermo e ci penso mi sembra tutto così impossibile. Abito con i miei idoli e sono fidanzata con uno di loro, anche se per ora il più delle volte litighiamo per cose stupide. Però lo amo e lui ama me. Amo la mia nuova famiglia, amo passare il mio tempo con loro e per la prima volta, amo veramente la mia vita. Ovviamente potebbe andare meglio ma sento che Patrick sta cominciando a diventre sempre meno presente e di questo ne sono sollevata. Eppure c'era ancora qualcosa da aggiustare. Non potevamo arrabbiarci per le cose più sceme. Non è una buona cosa in un rapporto. Facciamo sempre pace, questo è vero. Però vorrei non dover litigare. Rimango lì, su quel divanetto nero in pelle a guardarlo felice con i suoi migliori amici. Mi andava bene così.

A fine serata salutiamo le ragazze che si erano unite a noi e torniamo a casa. Troppo stanchi per fare qualsiasi altra cosa, saliamo nelle camere. "Che hai deciso? Vai a lezione?" Chiede Zayn. Eh? Non mi aveva parlato per tutta la sera. "No, guarda che ore sono, nemmeno con litri e litri di caffè riuscirei a stare attenta e soprattutto sveglia." Commento. Avevamo bevuto ma non troppo da essere sbronzi o cose del genere. I ragazzi sapevano contenersi. Ma io sentivo un qualcosa di strano in me. Come se guardando quei suoi occhi, delusi da me, mi ubriacassi mille volte. "Non hai più ballato." Dice Zayn. "No, non mi andava molto." Rispondo. "Non ti sei divertita? Io stranamente si, cioè odio ballare, non ne sono capace." Ma cosa stava facendo. "Io me la cavo, però mi sento più a mio agio nei balli lenti." Rispondo. "Io non ho mai ballato in quel modo, non so come si fa." Dice lui. "Però dato che sai ballare potresti insegnarmelo." Commenta. "Si, magari qualche volta potrei." Dico io. Si alza dal letto e si mette di fronte a me. "O magari anche adesso. Vuole concedermi questo ballo?" Dice porgendomi la mano. Lo guardo perplessa, "La stanza è abbastanza grande." Commenta lui. "Allora? Vuoi concedermi questo onore?" Domanda per una seconda volta. "Con molto piacere." Rispondo. Mi alzo e lui tira fuori dalla tasca un paio di cuffiette. Ci guardiamo negli occhi e poi sorridiamo. Eravamo in piedi, con le cuffie nelle orecchie. Mi ha guardata per l'ultima volta e poi ha messo play. Abbiamo iniziato a ballare sulle note di Fix you dei Coldplay. La mia testa sulla sua spalla, potevo sentire il suo cuore battere all'unisono con il mio.

Half a heart ||Z.M.||  (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora