Capitolo 12

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"Sono follemente innamorato di te." Mi dice tenendomi le mani nelle sue e guardandomi negli occhi. "Ce l'abbiamo fatta. Abbiamo sconfitto tutto. Abbiamo sconfitto i chilometri. Quei fottutissimi chilometri." Dico io. "Allora possiamo urlarlo. Possiamo urlare ai chilometri che abbiamo vinto!" Esclama lui. Ed è stato quando si è alzato ad urlarlo al mondo intero, sotto quel bellissimo cielo stellato, con gli occhi che brillavano alla luce della luna, che ho realizzato cosa era realmente successo in questi due mesi. Stavo con il ragazzo che prima di essere il mio grande amore era il mio idolo, il mio eroe. "Quest'uomo è il mio eroe." Urlo alzandomi accanto a lui. Fa un salto giù da quel muretto e poggia le sue mani sui miei fianchi facendomi scendere e baciandomi. Uno di quei baci che ti lasciano senza fiato. Che ne vorresti così tanti da rimanere con le labbra screpolate.

POV DI HARRY

Scarlett era così bella. Seduta lì a ridere con le altre. Quei sorrisi che ti rubano il cuore, il respiro. Dov'era finito Harry Styles? Il ragazzo che si buttava senza pensarci. Perché con lei non avevo lo stesso coraggio che avevo con le altre? Forse perché era diversa. O forse io ero cambiato. Avevo trovato la felicità in quei suoi occhi così chiari e pure così intensi. Occhi che avevano vissuto troppe delusioni. Troppi adii. Quegli occhi avevano un mondo dentro, ti dicevano tutto quello che in realtà aveva paura di confessare, e non aveva idea di che meraviglia fossero. Amo tutto di lei. Quel suo carattere così combattivo, pronto a difendere il più grande dei suoi amori. Un giorno avrei voluto farci parte, di quelle storie, quelle che raccontava con i suoi occhi. Devo andare da lei. Basta avere paura. Lei è qui per me e io non ci sono. Così mi alzo e mi avvicino sussurrando le all'orecchio: "Devo farti vedere una cosa. Vuoi venire?" Mi guarda e si alza per seguirmi. Dal tetto dell'hotel si vedeva tutta Miami così decido di portarla lí. "Perché siamo sul tetto dell'hotel?" Chiede. Sento la delusione dietro la sua voce. Si aspettava qualcosa di meglio. Posso capirlo. "Vedi da qui puoi ammirare tutta la città. Secondo alcuni la bellezza è sinonimo di perfezione, eppure per me è così sopravvalutata. Molti dicono che questa città sia bellissima, eppure se la guardi attentamente è così piena di imperfezioni. Secondo me le cose imperfette sono le più belle. Perché sono vere. La perfezione invece mi fa pensare ad un qualcosa che non è reale, non si dimostra per quello che in realtà è." Mi prenderà per pazzo. Si starà chiedendo perché le faccio un discorso del genere. "Magari per te non avrà un senso quello che ho appena detto e mi prenderai per pazzo, eppure per me è una cosa così giusta. Tu ad esempio. Guardati, potrai non avere tutte le curve che sogni di possedere. Potrai non avere i capelli come piacciono a te. Potrai non essere alta quanto vorresti. Eppure sei così fottutamente bella. E mi piaci così tanto. Sai ho sempre avuto un debole per le ragazze basse. Perché se ci pensi bene quando le abbracci le puoi stringere al tuo petto e proteggerle. E poi quando per dare un bacio o un abbraccio si alzano sulle punte. Sono la cosa più dolce al mondo. E lo sei tu." Rimane in silenzio. "Però se adesso ti volessi dare un bacio dovrei chinarmi e prendere il tuo viso tra le mie mani." Così mi abbasso e lei, si avvicina lentamente. I nostri nasi si toccano e stiamo cosí, assaporando i nostri respiri. E poi succede, la bacio sotto quel cielo stellato che non potrebbe essere più bello. Il suo viso illuminato dalla luna sembra di porcellana. Così fragile. La prendo tra le mie braccia e la sollevo, continuando a baciarla. Sono perso per lei. La poggio a terra "Ti bacerei fino a consumarmi le labbra. Ti proteggerei fino a farmi rompere le ossa." Sussurro al suo orecchio. "Harry, non c'è cosa più bella che stare qui con te, in questa città, sotto questo cielo, su questo tetto, a guardare la meraviglia che sei e credi di non essere. Ma fidati di me. Di persone ne ho conosciute, ma nessuno ha mai lottato per il mio amore come fai tu."

POV DI ZAYN

So di non essere il ragazzo che tutte desiderano. Ma a me basta il suo amore. "Questa corsa mi ha distrutta." Dice Jess con il fiatone. "Tanto ho vinto io quindi stasera dormi con me." Ci eravamo tolti le scarpe e avevamo corso per le strade di Miami, senza dar conto alla gente intorno a noi. Era stata una di quelle serate che non si dimenticano. Come d'altronde ogni giorno che passo con lei. "Mi fanno male i piedini." Mi dice facendo una faccia da cucciolo a cui difficilmente resisto. Così la prendo in braccio ed entro in ascensore. "Eccoci arrivati principessa." Avevamo fatto una scommessa, chi arrivava per primo all'hotel avrebbe scelto cosa l'altro doveva fare. Io le avevo detto che doveva dormire con me. Non se l'é fatto ripetere due volte. Era bella anche in quel pigiamone che copriva tutte le sue bellissime curve. Così la prendo e abbracciandola la butto sul letto facendole il solletico. Quella sua risata mi aveva dato cent'anni di vita.

POV DI SCARLETT

Il bacio con Harry era stato bellissimo. Amavo quelle sue labbra e non ne avevo mai abbastanza. Eravamo stretti senza dire niente, quando la sua voce rompe il silenzio. "Perché tremi? Hai freddo piccola?" No. Non avevo freddo. Era un misto tra paura e felicità. Paura perché non volevo perderlo, felicità perché lui era tutto quello di cui ho sempre avuto bisogno per combattere la guerra che portavo dentro. "Si ma tra le tue braccia sto bene." Decido di rispondere. Io e lui ci frequentavamo da un po' ma non aveva mai fatto niente per farmi capire quali fossero le sue intenzioni. Dopo stasera, però, sono certa che questo è il ragazzo giusto. Che lui non mi lascerà crogiolare in questa merda che chiamano vita. "Che dici, andiamo a dormire?" Chiede Harry. Dormire? Ora come ora avevo le sue parole che rigiravano nella mia testa. Non mi sarei addormentata molto facilmente. "Se ti va anche insieme. Ti abbraccio tutta la notte così non sentirai freddo." È troppo furbo, ma così dolce. Annuisco e andiamo in camera. Ci mettiamo sotto le coperte abbracciati, così stretti da sentire l'uno il battito dell'altra e diventare un tutt'uno.

POV DI JESS

"Ti prego, basta. Bastaaaa. Farò tutto quello che vuoi ma smettila, mi fa male la pancia per quanto ho riso." Così Zayn smette e dice, "Qualsiasi cosa?" Chissà cosa gli passa per la testa in questo momento. "Ehi, furbetto, non farti strane idee." Dico ridendo. "Uff e io che pensavo di poter avere il letto tutto per me." Dice scherzando. "Beh se proprio vuoi io posso tornare nella mia stanza." Dico cominciando ad alzarmi. "Vieni qui. Tu non vai da nessuna parte. Sono stato un fottuto mese senza te. Devo recuperare il tempo perduto." Dice tirandomi giù su letto. Mi bacia. Comincia a baciarmi sul collo, e Dio benedica quei baci. Così caldi, così pieni d'amore. Io metto la testa nel suo collo, respirando quell'odore che tanto amo. Finché non ci addormentiamo così. Abbracciati da sembrare una sola persona. Le gambe intrecciate. Io appoggiata sul suo petto e la sua mano sulla mia testa, che prima accarezzava. Come dice in Little things, le sue mani combaciavano con le mie come se fossero state fatte apposta per me. Non avrei desiderato essere in nessun altro posto. In nessun altro letto. Fra nessun altre braccia. Perché in lui avevo trovato tutto quello di cui avevo bisogno. Era il pezzo che mi serviva per completare il puzzle che sono sempre stata. Così incasinato, con pezzi mancanti o semplicemente dispersi. Lui era l'ultimo, quello che trovi solo se cerchi con attenzione, senza alcuna fretta. Quello che chiude il puzzle, che fa combaciare tutti i pezzi. Ed io e lui non eravamo che due pezzi imperfetti che si incastravano alla perfezione.

Half a heart ||Z.M.||  (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora