Capitolo 41

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Buonasera, perdonate gli errori ma ho scritto tutto di fretta perchè sono tornata tardi dall'allenamento. Spero vi piaccia questo capitolo xx

Canzoni per il capitolo:

-Goodbye my lover (James Blunt)

-Carry you home (James Blunt)

-Stop and stare (One Republic)

POV DI ZAYN

"Cosa vuoi dalla mia vita?" Dico acidamente. "Ora niente. La tua Jess è andata via. Il mio compito è finito qui. Lei non starà mai con me ma nemmeno con te." Risponde Patrick dall'altro lato del telefono con voce soddisfatta. "Tu sei solo un grandissimo..." Inutile, aveva già staccato. Non poteva davvero essere questa la realtà. Stavo sognando, ne ero sicuro. Dovevo solo svegliarmi e la mia bambina sarebbe stata qui accanto a me. Ma dai...chi voglio prendere in giro. Lei non c'è e non ci sarà più. Prendo il telefono e sull'orlo di una crisi la chiamo. Il telefono squilla a vuoto, dovevo saperlo. Tra qualche ora sarebbe cominciato il concerto e non potevo presentarmi in queste condizioni. Mi alzo e vado in bagno per darmi una ripulita lasciando il telefono sul letto.

POV DI JESS

Ero ancora seduta ai piedi del letto quando vengo distratta dal mio telefono. Lo prendo, lo schermo si illumina e la foto di Zayn appare davanti ai miei occhi. 'Resisti. Devi essere forte per entrambi.' Ripetevo nella mia testa. Prendo il telefono e lo metto nel cassetto. Avevo promesso ma era solo per farlo partire. Lo amo e proprio per questo sto facendo questa stronzata. Non tornerò, mai più. "Siamo a casaaa." Sento una voce e mi affretto al piano di sotto. Mio papà e mia mamma erano appena entrati e corro ad abbracciarli. Aveva già un bel pancione. "Mi siete mancati da morire." Dico sprofondando fra le loro braccia. Poi mi stacco leggermente da mia mamma e abbraccio meglio mio papà. "Vieni qui principessa." E nello stesso momento in cui allarga le braccia sento che quell'ultimo frammento di cuore che mi era rimasto si frantuma. I miei occhi cominciano a diventare sempre più lucidi. Non so per quale motivo indietreggio e corro in camera mia chiudendo la porta. Apro il cassetto e prendo il telefono, compongo il suo numero ma non ricevo nessuna risposta. Mi butto sul letto e affogo tutte le lacrime nel cuscino, così che nessuno possa sentirmi. Per quanto io cerchi di essere forte, tutto mi ricorda lui, è ovunque. E' qui con me e non ho la più pallida idea di come affrontare tutto questo. "Jess, posso?" La voce di mia mamma risuona da dietro la porta. Non rispondo e lei entra ugualmente. Si siede accanto a me e comincia a carezzare la mia testa. "Gli addii sono difficili, non pensare che tu sia debole perchè stai piangendo adesso. Lo fanno tutti quando sanno che sarà difficile rivedere quella persona. Non ti dirò la solita frase, non ti dirò che col tempo tutto passa e si sistema, non è così. Lo so io che ho detto addio ai miei genitori nello stesso momento in cui mi hanno voltato le spalle. Non credere che io adesso mi senta bene. Avrei potuto passare più tempo con loro. Rispondere alle chiamate. Accettare le loro scuse. Ma ero troppo orgogliosa, è sempre stato un mio pregio e difetto. Ho dovuto dire addio anche a te sei mesi fa." La sua voce si rompe. Mi alzo e asciugo le mie lacrime. "Ma io adesso sono qui. Ci siamo dette arrivederci non addio." Le rispondo. "No, quando sei partita eri ancora una ragazzina con tante ambizioni nella vita ed un sacco di sogni che tutti reputavano impossibili da realizzare. Adesso, se ti guardo, sei una donna." Donna? "Sto piangendo come una bambina. Le donne non fanno così." Lei fa un sorriso e prende la mia mano. "Jess, guardati. Sei partita per Londra. Frequenti uno dei più importanti college. Sei uscita viva da quel casino che ti ha creato quel pazzo stalker e Dio solo sa quanta forza ci vuole ad amare qualcuno che è dall'altra arte del mondo. Hai vinto tutto tesoro..." La blocco. "Ma ho perso l'amore della mia vita." Le lacrime cominciano ad uscire ancora. "Non l'hai perso. Se è l'amore della tua vita, prima o poi lo ritroverai, e lui sarà lì, ad aspettare solo te." Mi sentivo uno straccio. "Tu sei il mio più grande orgoglio. Sei una guerriera. Sei tutto ciò che volevo diventare io. E sarai sicuramente una madre più responsabile di quanto lo sia stata io. Non avrei potuto desiderare figlia migliore." Le sue parole mi fanno sentire strana. "Tu sei una madre fantastica. Tu e papà siete fantastici. E' solo grazie a voi se sono ciò che sono." L'abbraccio forte. "Hai provato a chiamarlo?" Chiede dopo. "Aveva chiamato lui ma non ho avuto la forza di rispondere. Poi l'ho richiamato non ha risposto. Ha già smesso di provare?" Ero sconfortata. "Zayn Malik è l'unico ragazzo che mi è piaciuto dal primo istante in cui me lo hai presentato. Ho sentito che finalmente c'era qualcuno che si sarebbe preso cura di te e ti avrebbe amata come meritavi. Smetterà di provarci solo quando sarai tu a dirglielo." Amavo mia madre. Sapeva sempre cosa dire per non farmi sentire del tutto una merda. "Grazie mamma.." Dico stringendola ancora una volta. "Non voglio più vedere il tuo bellissimo viso rigato da queste lacrime ok?" Dice lei ed io annuisco. Lei fa per uscire ma la blocco, "Non sono ancora pronta." Sono una cretina. "Quando lo sarai potrai rispondere al tuo ragazzo senza farti mille problemi." Si gira ed esce dalla camera. ll tuo ragazzo, aveva detto. Lo era ancora? Lo avevo lasciato? Ci eravamo lasciati? Era ancora il mio Zayn? Avevo bisogno di qualcuno con cui parlare, così prendo il telefono e chiamo Rachel.

Half a heart ||Z.M.||  (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora