Capitolo 9

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POV DI ZAYN

Ci avevo pensato, ci avevo pensato così tante volte a come sarebbe stato il nostro primo bacio. A come pian piano i nostri nasi si sfioravano e le nostre bocche si univano. Eppure nessuna di quelle volte potrebbe mai essere paragonata a questa. È stato diverso. È stato un bacio caldo, uno di quelli che non ti aspetteresti mai. Non ero venuto qui con l'intento di baciarla. Ma è successo, il mio cuore non ha resistito nel vederla così debole. Ma io ero ancora più debole di lei. Avevamo bisogno l'uno dell'altra da tempo, ma avevamo troppa paura di affidare la nostra felicità a qualcun altro.

POV DI JESS

Quando ci siamo staccati ho sentito un senso di vuoto. Come se mi fosse stato portato via qualcosa. Ne ho visti di baci belli, ma questo, li supera tutti. Ci siamo staccati quel semplice attimo. Ci siamo interrotti solo per sorriderci. In quel momento avevamo trovato la nostra felicità.

POV DI ZAYN

"Io, sono così contenta di averti nella mia vita. Sono così fortunata ad aver trovato una persona come te. E mi fai impazzire, Dio, ci riesci ogni singola volta che mi guardi. Però.." Lo sapevo, c'è sempre un però "..però sappiamo entrambi che ancora è troppo presto per costruire un qualcosa." Aveva ragione ma io ero perso per lei. "Usciremo insieme, staremo sempre insieme. Non ti lascerò più. Non ti permetterò di pensare neanche una volta che non ti ho cercato perché non mi andava. Mi avrai così tanto che finirai per non volermi più." Dico. "Non volerti più? Non ne ho mai abbastanza di te. Se ti baciassi tutto il giorno, ogni giorno, per il resto della mia vita, non sarebbe ancora abbastanza." Meno male. "Proviamoci. Proviamo a uscire insieme e vedere come andrà." Le dico. "E se ci renderanno le cose impossibili? Zayn, per quanto tu possa odiare questo concetto, sei famoso e non avremo mai una storia facile." Risponde. No. Non mi interessa. "Ho sempre avuto un debole per le cose impossibili." Le rispondo. Non mi risponde, si limita a tuffarsi tra le mie braccia. Il tempo passato insieme sembra così tanto. Eppure è passata solo una settimana. Forse era anche troppo presto per baciarla ma in quel momento ne avevamo entrambi bisogno.

POV DI JESS

"Cosa farai adesso? Io partirò fra tre giorni." Dico a Zayn. "Anche io." Risponde sorridendo. "E dove starai? Non voglio che tu vada in albergo." Gli dico. "Perché? Io passo praticamente tutta il tempo negli alberghi durante i tour." Risponde. "Dato che non sei in tour, starai qui da me. Abbiamo una camera per gli ospiti. Puoi sistemarti lí. A proposito, dove sono le tue borse?" Chiedo. "Non ci sono. Appena ti ho sentita piangere al telefono sono corso qui. Non ho niente." Telefono? "Eri tu. Sei stato tu a chiamare!" Esclamo. "Si. Non capivo perché non ti facessi più sentire. Comunque adesso non parliamo più di quello che è successo. Godiamoci questi giorni insieme." Andiamo un po' in giro per NY, Zayn si ferma a fare qualche foto con le fan e poi decidiamo di mangiare al Mc' Donalds. Dopo cena abbiamo fatto un altro giro e poi ci siamo fermati nel parco davanti casa. C'era un silenzio assordante. Avevo detto a lui di questo posto, ma forse non se lo ricordava. "Non ricordare. Perché se ricordi, piangi. E non sopporterei vederti crollare davanti ai miei occhi, impotente di aiutarti." Dice Zayn rompendo il silenzio. Come aveva fatto a capirlo?! "Se ci sei tu accanto a me, non rischierò di crollare." Rispondo. "Questo posto, questo viale, mi ricordano lui, non voglio più soffrire. Posso sembrare sciocca ma io lo amavo veramente. Non volevo tornare qui, ma dovevo. Sapevo che con tutta la gente che avevo attorno sarei comunque stata sola. E avevo paura di questo. E invece ci sei tu. Ed è quando sei con me che ogni mi paura scompare." Concludo. "Hai mai provato a guardarlo negli occhi e dirgli che dopo tutto tu sei ancora in piedi e che non lo ami più?" È come dice lui? Non lo amo più? Beh forse si.. "No...non so se ce la farei." Rispondo. "Allora provaci. Il dolore è temporaneo. Il rimpianto per sempre. Vuoi davvero vivere con il dolore di avergli dato la soddisfazione di distruggerti? Con il rimpianto di non avergli detto che grazie a come ti ha tratta, tu sei più forte di prima?" Ha troppa ragione. Ma non so se riuscirei a farlo. "Vieni dai, si è fatto tardi e comincia a fare freddo, entriamo." Così ci diamo la buonanotte e andiamo ognuno nella propria camera. Nei giorni seguenti usciamo, anche con altri miei amici. Quando, lo incontro. Al solito chiosco. Ero seduta lì, sulle gambe di Zayn, a parlare con gli altri quando mi viene vicino in divisa. Non lavorava più qui da tempo. Era un segno. Dovevo parlargli. Zayn, che prima mi stava abbracciando, mi fa un cenno di andare. Così mi alzo. "Quando sei tornata? Hai deciso di venire qui per me?" È fuori. "Sono tornata solo per qualche giorno e no, non sono qui per te. Nemmeno lo sapevo che eri tornato a lavorare." Rispondo. "Vedo che sei con lui, cos'è, la tua guardia del corpo? E comunque oggi è il mio ultimo giorno. Ho anche finito il turno. Mi servivano soldi." Ora mi sta facendo incazzare. "No! Io e lui usciamo insieme. E se lo vuoi sapere, si ti ho già dimenticato." Urlo. Lui ride. "Che cavolo ridi?" Chiedo. "Ora non devo più sentirmi in colpa per averti tradita." Brutto coglione non avrebbe dovuto dirlo. Il sangue mi ribolle e senza nemmeno accorgermene gli avevo dato un pugno. "Sei solo uno stronzo. E ti ringrazio per avermi tradita con quella troietta, perché mi hai resa più forte di prima. E ho anche trovato lui, il ragazzo che ho sempre cercato. Quindi grazie, grazie per avermi lasciata andare." Dico continuando a urlare e sperando di non scoppiare a piangere. Zayn mi corre incontro e mi tira via. E lui rimani lì a toccarsi la mascella. "Sei solo una puttana. Amica di tutti e fedele a nessuno. Ecco perché ti ho tradita." Faccio finta di niente, ma Zayn no. A quelle parole si ferma, si gira e si dirige verso di lui. "Non sono qui per dirti come trattare le ragazze perché con questo tuo atteggiamento potrai avere solo troie nella vita. Ma non ti permetto di chiamarla puttana. Perché è lei che ha sofferto. Lei che ha pianto notti intere. Mentre tu eri qui a fotterti di tutto. Quindi prima di parlare male di Jess, pensaci due volte, perché adesso non ho voglia di litigare, ma sappi che se le darai ancora della puttana i cercherai di distruggerla, non mi tirerò indietro dal farti a pezzi." A quel punto lo prendo e lo porto via con me.

POV DI ZAYN

"Non deve più permettersi quello stronzo. Lo distruggo la prossima volta." Dico a Jess infuriato. "Non succederà più, ormai è tutto finto. E grazie a te sto bene." Mi rassicura. Salutati tutti, torniamo a casa per preparare le sue valigie e tornare a Londra. "Promettetemi che verrete a trovarmi voi la prossima volta." Dice Jess ai suoi. "Certo tesoro." Risponde il padre. "Prenditi cura di lei." Mi dice sua mamma sorridendomi. Li salutiamo con un forte abbraccio e ci dirigiamo per la centesima volta in aeroporto. Dopo mezz'ora di attesa, siamo finalmente seduti in aereo e appena si riempie, decolla. Jess si appoggia a me e le comincio a carezzare i capelli ed il viso, finché non si addormenta, tenendo la sua mano nella mia.

POV DI JESS

Dopo questa pesante giornata, volevo solo dormire. Zayn teneva la mia mano, stretta nella sua, accarezzandomi con l'altra. Era una sensazione così bella. Poco dopo comincio a chiudere gli occhi, rilassandomi sotto il suo tocco. Lasciando che il suo odore pervada tutto il mio corpo.

Half a heart ||Z.M.||  (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora