Capitolo 25

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"Ehi Moore :)" Diceva il messaggio. Era Patrick. Non avevo la forza di rispondere ma, mi sembrava da maleducata non farlo. "Ehi :)" Rispondo. Non avevo molta fiducia in Patrick, lo conoscevo appena e in questi giorni aveva creato più sospetti che sicurezze in me. Ma quello che più mi faceva riflettere era il fatto che conoscesse le prime tre cifre del mio numero. Aveva pochissime probabilità di indovinarlo eppure ci era riuscito. Ma forse mi stavo solo facendo troppi film. Parliamo per un po' finché non gli dico che avevo bisogno di una dormita e così lo saluto. Vengo svegliata da un dolce bacio di Zayn. "Amore, scusa non volevo svegliarti." Dice subito "Tutto ok, tanto mi sarei svegliata tra qualche minuto." Rispondo. Gli do un bacio e lui mi abbraccia forte. "Allora, com'è andata oggi?" Chiede. Penso se sia importante dirgli di Patrick e di quello che è successo, ma lascio stare. Non è molto importante. "Come al solito. Anche se stavo per crollare su quel dannato banco." Dico alla fine. La giornata passa velocemente. Noi ragazze avevamo fatto un giro per i negozi per cercare qualche bel regalo e loro erano rimasti a casa a giocare alla play come dei bambini. La sera, dopo mangiato mi sono catapultata in camera a dormire, dovevo recuperare ore di sonno perse. Il risveglio non era stato traumatico. Come al solito metto jeans, felpa e converse. C'era freddo e la felpa mi sembrava l'alternativa adatta ad un giubbotto ingombrante. Arrivata in classe mi stupisco nel vedere tutti i banchi vuoti. L'orologio segnava le otto precise. Mi siedo al banco e dopo circa tre minuti entra Patrick. "Moore, che ci fai qui?" Odiavo quando dovevano chiamarmi per cognome, il mio nome era l'unica cosa che mi era sempre piaciuta e tutti dovevano usare il cognome. "Ehm..aspetto che arrivi il prof per la lezione." Lui ride e non capisco il perché. "Oggi non c'è lezione. Ieri non hai ascoltato? Il professore ha detto che non sarebbe potuto venire e quindi niente lezione." Che bella notizia. Ma allora, perché lui è qui? "E allora tu che ci fai qui?" Chiedo. "Avevo dimenticato un libro." Risponde velocemente. Mi alzo dal banco e dopo averlo salutato, contenta torno dal mio amore. Stamattina potevamo fare un giro senza alcun vincolo nell'orario perché l'indomani era domenica. Salgo in camera cercando di non svegliare Zayn. Quando dormiva aveva un'aria così calma, sembrava un cucciolo indifeso. Rimango un po' a guardarlo, ammirare i suoi tatuaggi, finché il brontolio della mia pancia, troppo forte, lo sveglia e sento le guance arrossire dall'imbarazzo. "Non prendermi per pazza." Dico prima che possa aprire bocca. "Lo faccio anche io, sai? Mi piace guardarti. Quando dormi sembri così sollevata, senza pensieri per la testa." Meno male, credevo di aver fatto una figura di merda. "Mi dispiace che il mio stomaco ti abbia svegliato. Ma sto morendo di fame." Allora lui si alza, "Sei tornata per questo?" Chiede ridacchiando "Oh no, oggi mancava il professore quindi tutti a casa." Sorride. "Andiamo a fare colazione fuori. Mi vesto e arrivo." Dice dandomi un bacio. Quando usciamo, una ventata di freddo mi scompiglia i capelli e Zayn comincia a ridere. Non lo biasimo, sembrava fossi finita tra le pale di un ventilatore. "Smettila di ridere scemo." Dico ridendo e spingendolo nella neve. "Sei sicura di voler mangiare? Mi sembri già abbastanza forte." Così annuisco e gli faccio vedere il muscolo del braccio e ridiamo. Mi tende la mano e io la prendo e lui mi tira giù. "Ma io sono più forte." Dice facendomi la linguaccia. Mi piaceva come le nostre risate si fondessero. Creavano una musica bellissima. La nostra musica. La nuova Jess mi andava bene. Senza preoccupazioni, solo risate a crepapelle. "Le nostre risate sono la mia canzone preferita!" Esclama dolcemente il mio Zayn. Pensavamo le stesse cose, avevamo creato un contatto tra noi, che era inspiegabile e allo stesso tempo meraviglioso. Arriviamo in caffetteria. Mentre Zayn parlava con la cameriera mi ero accorta del modo in cui lei lo fissava e mi dava un po' fastidio. Lo stava mangiando con gli occhi ma lui sembrava non notarlo, o forse ci era abituato. Mi ritrovo senza accorgermene, a girare l'anello che Zayn mi aveva regalato, tra le dita. Non lo toglievo mai, era diventato parte di me. 'Grazie per il nostro infinito' amavo quella frase. Sentivo che per una volta qualcuno voleva davvero avermi nella sua vita, e non per qualche tempo. "Tesoro, tutto bene?" Chiede Zayn. "Si si. Stavo solo guardando l'anello. Pensavo che questa è la prima volta che lo tolgo. Anche questo è diventato parte di me." Dico. "Quando penso al giorno in cui ci siamo messi insieme mi spunta sempre un sorriso. È stato un giorno fantastico. Avevo paura di non piacerti e adesso che ti ho, ho paura di perderti." Risponde lui. "Siamo io e te contro il resto di questo fottuto mondo. Niente potrà mai dividerci." Rispondo. Aveva la mano sopra la mia e ci stavamo semplicemente guardando quando una mano mi tocca la spalla e sussulto al suono della sua voce.

N.A.

Eccovi il capitolo 25 :) sono contenta di avere già un paio di visite. E vi ringrazio per il sostegno. Vi consiglio di continuare a leggere perché presto accadranno nuove cose che nessuno si aspetta. Detto questo, un bacio a tutti :* al prossimo capitolo :)

Half a heart ||Z.M.||  (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora