Capitolo 22

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N.A.

Vi ruberò solo pochi minuti. Per chi avesse già letto il ventunesimo capitolo, volevo dirvi che ieri sera non me lo aveva pubblicato interamente, quindi se vi va potete rileggerlo o almeno dalla parte del discorso tra Harry e Jess. Spero che questo capitolo vi piaccia. Baci :**

POV DI JESS

Non avevo chiuso occhio per tutta la notte. Oggi mi toccava andare ancora al college e anche se la tentazione di rimanere a letto era forte, preferivo uscire di qui e andare a seguire le lezioni. Avrei trovato un modo per distrarmi da tutto quello che mi frullava in testa. Domande su domande. Nessuna che potesse trovare una risposta. "Mi stai ascoltando?" Sento dire a Sophia. "Oh, Soph scusa, ho la testa da tutt'altra parte." Rispondo mortificata. "Tranquilla. Comunque ti stavo dicendo di smetterla di pensare a quei due. Sono adulti e sapranno risolvere i loro problemi." Aveva ragione, ma quello che più mi stava facendo riflettere era la frase di Zayn. "Si, hai ragione. Adesso devo scappare o farò tardi a lezione." Dico dandole un veloce bacio sulla guancia. Durante il tragitto le parole di ieri invadevano la mia mente in un modo troppo persistente. Non riuscivo a pensare ad altro. Aveva ragione? Non devo tutta me stessa, o comunque una metà, in questa relazione? O in tutte le altre? Sono un innegabile casino. Ma non ci avevo più fatto caso, finché Zayn, non me lo ha fatto presente. Devo smetterla di preoccuparmi per l'altra gente perché, non posso cambiare molto con delle parole. Devo occuparmi di me stessa, sistemare ciò che sono. Senza cambiare. Semplicemente rimettermi apposto. Amo Zayn e lui ama me, questa relazione conta troppo e lui nella mia vita ha ormai preso il sopravvento. Non posso rovinare tutto, non anche questa volta. Prima di andare al classe, mi fermo per prendere un bicchiere di caffè da portarmi dietro. Avevo bisogno di rimanere sveglia per le prossime tre quattro ore. Arrivo in classe poco prima dell'inizio della lezione e mi siedo al mio solito banco. Mi accorgo che c'era una nuova ragazza. Sembrava così disorientata. Ma non la biasimo. Sono venuta qui pensando che fosse facile e invece niente era come mi aspettavo. Il college è ok ma, niente di che. C'è solo un problema in più che si aggiunge alla mia lunga lista. Per fortuna le lezioni di oggi mi tengono abbastanza attenta. Erano piacevoli. All'uscita, qualcuno mi arriva addosso. Mi giro e vedo Patrick. Era francese ma si era trasferito a Londra con la famiglia già da un paio d'anni. "Scusa Jess, avevo la testa da un'altra parte e non ti ho vista." Si scusa subito lui. "Tranquillo, ti capisco." Rispondi sorridendo. Eccome se lo capivo. "Interessante la lezione eh.." Dice lui. "Stranamente oggi non avevo quella gran voglia di addormentarmi sul banco." Lui ride. "Già, questo tempo non aiuta. Non finisce più di piovere. E la pioggia mi rende pensieroso." Anche a me. "Che filosofo." Rido. Non avevo mai parlato con i miei compagni, se non per scambiare due parole. Appena finivano le lezioni scappavo subito a casa. "Come ti trovi? Ti piace Londra?" Come faceva a sapere che non ero di qui? Non mi ero mai presentata del tutto. "Ehm..bene. Mi piace stare qui. Ma tu come fai a sapere che non sono di Londra?" La sua faccia diventa da sorridente a nervosa. "Oh mio Dio, si è fatto tardissimo. Devo scappare scusa." Così mi saluta correndo via. Chissà cosa gli era preso. Scrollo via questo pensiero perché la lista delle mie preoccupazioni è già lunga. Decido di passare a prendere delle cose da Nando's per il pranzo. Mentre aspettavo che mi venisse dato l'ordine è lì che la vedo. Scarlett era seduta da sola ad un tavolo. La voglia di avvicinarmi era molta, ma le parole di Zayn si fanno più chiare nella mia mente, così mi giro evitando di incorniciare il suo sguardo. "Grazie e ci scusi per l'attesa. Qui c'è anche il suo resto." Dice sorridendo la ragazza alla cassa. "Grazie." Dico sorridendo e saluto. Stavo per salire in macchina quando una mano mi si poggia sulla spalla. Mi giro e Scarlett era in piedi davanti a me. "Ehi.." Dice abbassando lo sguardo "Ciao." Dico freddamente. "Jess, non avercela con me. Prova a capirmi. Io non posso tornare in quella casa. La mia vita non sarà più la stessa se metterò di nuovo piedi lì dentro e se Harry tornerà a far parte della mia quotidianità." Non riuscivo a capire se dovevo essere arrabbiata o no. Decido di rispondere in modo vago. "Vita tua, decisioni tue." Lei mi guarda, non si aspettava questa risposta. Pensava le avessi fatto la solita predica. "So che devo dirglielo di persona. Sto solo cercando di far passare del tempo per abituarmi e farlo abituare. Dovrò riuscire a guardarlo negli occhi e dirgli la verità senza che mi facciano pentire della mia decisone." Non sono affari tuoi. Non sono affari tuoi. Continuavo a ripetere la stessa frase nella mia testa. "D'accordo. Io adesso devo tornare a casa. Ciao.." Salgo in macchina di corsa senza aspettare una sua risposta e vado via. "Sono tornataaaaaaaa." Urlo quando entro dalla porta. Vado in cucina ad apparecchiare e ancora nessuno scendeva. Dopo circa cinque minuti sento dei passi e tutti i ragazzi mi raggiungono in cucina. "Guardate cosa ho portato!" Esclamo. "Grande idea Jeeeess." Urlano i ragazzi. Ci sediamo e mangiamo. Dopo pranzo prendo da parte Zayn per raccontargli cosa era successo. "Hai fatto bene. Adesso tocca a lei fare la prima mossa." Risponde. Eravamo tutti seduti sul divano a chiacchierare quando suona il campanello. Chi poteva essere? Louis si alza per aprire la porta. Sentiamo dei passi arrivare in salone e una chioma di capelli biondi camminava ancora infreddolita in casa. "Scarlett!!" Sussulta Harry. E si alza per andarle incontro. Non voglio essere presente, non voglio vedere il cuore di Harry andare in frantumi. Lei si butta tra le sue braccia e gli sussurra qualcosa all'orecchio. Lui aveva gli occhi lucidi. Si staccano e lei si gira verso noi. "Ciao ragazzi...scusate per la mia 'assenza'." Dice facendo le virgolette con le dita. "Volevo scusarmi per aver creato problemi e per aver fatto stare male te Harry." Era tornata per parlare con lui o per restare? "Harry, posso parlarti?" Dice un po' imbarazzata. "Certo, vieni." Le prende la mano e vanno fuori. Harry non sa cosa sta per succedere. So che se succederà il peggio, l'unico rumore che non vorrò sentire sarà il cuore del mio migliore amico andare in pezzi.

Half a heart ||Z.M.||  (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora