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Si era stancato di giocare: fece risalire le mani lungo i fianchi del biondo fino a poggiarsi sulle spalle e si raddrizzò con la schiena, poggiando le ginocchia sul bordo della vasca.
“Ammetto di essermi divertito, ma adesso che ne dici di giocare un po’? O forse sei troppo stanco?”
Si abbassò provocante all’altezza del suo viso sedendosi sulla sua intimità.
Prese ad ondeggiare leggermente il bacino passandogli la punta della lingua dietro l’orecchio.
“Ma tu guarda: sei sotto. Non eri di larghe vedute?” sussurrò appena.

Rabbrividì appena per il contatto, per poi guardarlo ghignante, sollevando appena il bacino: "Appunto, son di larghe vedute. Non far finta che questa sia una cosa che non abbiamo mai fatto prima."
Ed era vero. L'avevano fatto quasi nelle più disparate posizioni e quella lì non era esclusa.
"Stai cercando di stupirmi?" ghignò poggiando le mani sulle natiche del rosso, palpandogliele.
"Benissimo." si avvicinò all'orecchio del ragazzo, soffiando "Stupiscimi." per poi allargare appena le natiche e infilare una falange nell'entrata del ragazzo, aiutato dall'acqua.

“Qui non ci sentirà nessuno.” sussurrò quasi ansante mentre andava incontro ad ogni suo movimento.
Infilò una mano tra i due per prendergli l’intimità e iniziando a muoverla, aumentando la sua erezione.
Sentiva le dita del ragazzo insinuarsi in lui con movimenti esasperanti, ma era sempre una bella sensazione.
Ghignante si scostò da lui, prese un aggeggio dal mobiletto e gli si avvicinò.
“Vediamo quanto resisti.”
A tradimento gli infilò un piccolo ovetto vibrante nell’apertura e soddisfatto si mise a gattoni davanti a lui allargandosi le natiche.
Non servivano parole: era fin troppo esplicito.

Sussultò all'improvvisa intrusione dell'attrezzo mentre l'invito fin troppo esplicito del rosso gli fece venire i brividi e un calore non indifferente al basso ventre.
Si avvicinò immergendo la mano nell'acqua per poi poggiare l'indice sull'anello di carne che attendeva impaziente. Fece una leggera pressione, facendo entrare una falange alla volta con una lentezza esasperante. Una volta completamente dentro, lo fece uscire, lasciando solo l'ultima falange, per poi rientrare in un movimento fluido, ripetendo il movimento svariate volte. Aggiunse poi il medio, sforbiciando, guardando ammaliato la carne che cedeva sotto i suoi movimenti. Si avvicinò, afferrando la morbida carne del fondoschiena del rosso tra i denti e dandogli un lieve morso, ghignando internamente per il sussulto inaspettato dell'altro.
"Che bel bentornato. Potrei farci l'abitudine." si sollevò ghignando.

Quella notte non esistevano freni inibitori.
Si chiese se sarebbe riuscito nel suo intento: ci teneva a regalare quella notte al biondo, quindi, per prima cosa, doveva lasciargli il suo palcoscenico.
Con un ghigno aumentò l'intensità del vibratore attraverso un telecomando che teneva in una mano e girò appena la testa per godersi lo spettacolo.
Resistere non sarebbe stato facile, ma qui non si trattava di vincere o perdere.
Era stato fin troppo facile per il biondo prepararlo: non gli avrebbe detto che con tutto quello che aveva guardato sul web quel pomeriggio, gli era stato impossibile resistere al punto di trastullarsi aiutato dalle proprie dita.
Via la purezza, via la castità: in quel momento anche il Kirishima che si imbarazzava era nascosto chissà dove.
"Forza, che aspetti? Sei così stanco da non riuscire a sbattermelo dentro?"

Lo guardò piacevolmente colpito: e quest'audacia da dove usciva fuori?
Si sollevò afferrandogli le natiche con entrambe le mani, allargandole finché l'orifizio non fu ben visibile, per poi entrare in un unico movimento. Si sorprese della facilità con la quale riuscì ad entrare, ma la doppia stimolazione lo fece annaspare, facendolo bloccare per prendere aria: "Sei un Demone." ringhiò quasi, anche se con piacevole malizia. Gli piaceva quando il rosso prendeva l'iniziativa.
Ogni volta che affondava nel ragazzo, aveva l'impressione che il vibratore andasse più in profondità. A tradimento, il rosso aumentò ancor più la velocità, un gemito lasciò le sue labbra, mentre tremò appena.
Aumentò l'intensità delle spinte, afferrando il membro del ragazzo, cominciando a pompare.
Inutile dire che la sua resistenza durò quasi la metà, con la prostata ripetutamente colpita dalle vibrazioni e le pareti calde del rosso che l'avvolgevano.
Si riversò così nel ragazzo, ansante, gemente, con la testa che gli girava.
Merda.

King Riot 2 ( KiriBaku - Boku No Hero Academia ) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora