Sentiva l'aria tesa.
Il cameriere continuava a guardarlo male e il biondo aveva messo su un broncio e stava in silenzio.
Aveva forse fatto qualcosa che non andava?
Aveva notato il suo disagio di prima?
Sempre più in confusione.
Come doveva comportarsi con lui, ancora non lo capiva.
"È buono questo pasticcio di carne." provò a dire sorridendo appena.
Tuttavia la cena, per quanto gustosa, iniziò presto a sapergli di insipido.
Stava per chiedergli se andasse tutto bene quando si avvicinò nuovamente il cameriere per chiedergli se volevano altro.
"Sono a posto così, grazie."
Lo sguardo ricevuto in risposta lo fece trasalire.Il biondo fulminò con lo sguardo il cameriere, il quale sussultò e cambiò atteggiamento. Con un sorriso, Deku annuì e andò a prendere il conto.
Bakugou sospirò: "Forse saremmo dovuti venire un'altra volta."
Guardò il rosso: che brutta figura, lui l'aveva invitato e a stento aveva mantenuto una conversazione.
Quando andarono via, il biondo sospirò: "Scusalo." cominciò. "A quanto pare non ha accettato la rottura." spiegò. Vide la sorpresa dipinta sul viso del giovane, quindi spiegò che non erano propriamente fidanzati, ma quando ad uno dei due veniva voglia, andava dall'altro.
"Ci usavamo, ecco tutto."
Gli chiese se voleva camminare ancora o voleva tornare a casa, ignaro degli occhi verdi che, arsi di gelosia, li guardavano.Rifletté qualche istante.
"Probabilmente tu la vedi così. Mi sembrava geloso, anche se non credo che ne abbia motivo. Non ci capisco nulla perché non ho mai avuto una relazione: chi è che starebbe con una puttana?" domandò sorridendo.
Optò per camminare ancora un po'.
Benché fosse quasi Natale, quella sera non faceva particolarmente freddo.
Inoltre, le strade erano quasi deserte e si camminava tranquilli senza problemi.Be', a Bakugou non sarebbe dispiaciuto frequentare quella puttana, ma Kirishima aveva bisogno di un po' più di autostima per poter prendere sul serio le sue parole, quindi tacque.
Passeggiarono fino ad arrivare al ponticello sul laghetto nel parco, il biondo prese fiato per chiedergli se volesse un gelato, per poi darsi dello stupido. Un gelato a dicembre? Kirishima sarebbe morto stecchito e lui avrebbe troppo raffreddato le corde vocali.
Si appoggiò alla ringhiera in legno e guardò il cielo, notando ben poche stelle.
"Non credevo che saremmo arrivati a questo punto." confessò. "Credevo che avresti rifiutato fin da subito. Non sembravi particolarmente convinto." sbuffò una risata, strizzando gli occhi, per poi guardare il pelo dell'acqua, non sapendo cosa dire.Lo stava mandando di nuovo in confusione.
A che punto di cosa?
Della band?
Di aver ricevuto quella specie di libertà?
Di avergli quasi rovinato totalmente la vita?
Nonostante tutto, non riusciva ad attribuire quella strana tranquillità che l'altro gli infondeva.
Era come, se con la sola presenza, riuscisse a rimontare ogni pezzo di quella distrutta vita che si era ritrovato.
Ed era strano visto che si conoscevano a malapena.
Si ritrovò nuovamente senza parole.
Nascose il viso imbarazzato tra le braccia sulla ringhiera.
Di cosa poteva parlare?
La sua vita era composta da università e lavoro.
Non aveva svaghi, se non leggere a tempo perso libri fantasy, e la musica.
Ma non poteva parlare sempre solo di quello: sarebbe risultato banale e, a lungo andare, noioso.La risata del biondo lo prese in contropiede: "Vedi che non ti mangio, eh!" rise ancora.
Aveva colto lo smarrimento sul viso del giovane prima che potesse trovare riparo tra le braccia incrociate sul legno.
Tuttavia rispettò il silenzio dell'altro, evitando d'incalzarlo con altri discorsi.
Guardò l'acqua liscia, appena increspata dal vento e immaginò che essere una carpa non doveva essere così male. Erano i pesci più grandi del lago e non dovevano temere l'uomo. La loro unica preoccupazione era nuotare placidamente e mangiare ciò che gli umani offrivano.Ora si divertiva anche a prenderlo in giro?
Perse un battito a quella risata, per poi sentire il proprio cuore accelerare senza una valida motivazione.
Tuttavia cercò di reggere il gioco, cercando di rilassarsi.
"Con il broncio perenne che ti ritrovi, potrebbe anche darsi che tu sia un lupo mannaro e che stia cercando un espediente per mangiarmi." rispose ridendo appena.
Risata che si spense quasi subito.
Ricalò il silenzio.
"Scusami, non sono abituato a fare qualcosa di diverso dal mio lavoro. Mi sono dimenticato a come ci si comporta normalmente."
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King Riot 2 ( KiriBaku - Boku No Hero Academia )
FanfictionStoria scritta a quattro mani con YomyIsayama. Tratto da una role. Sequel di "King Riot" Bakugou e Kirishima lavorano ormai da anni con i pro heroes. Vogliono diventarlo a loro volta, ma non sempre tutto va per il verso giusto... Avvertenza: possi...