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Ben presto, il rosso si trovò col busto coperto di segni, mentre il biondo scendeva sempre più, succhiando la pelle accanto l'ombelico, simulando poi con la lingua la penetrazione, sbottonandogli i pantaloni.
Glieli abbassò insieme all'intimo, ritrovandosi la già svettante erezione del marito a poca distanza dal viso. Da quell'angolazione, guardò il marito ghignando, per poi soffiare sulla sommità appena umida del membro, passando la punta dell'indice per tutta la lunghezza.
Concentrandosi, poi, sull'erezione pulsante, prese la punta, cominciando a succhiare piano, mentre con la mano giocherellava coi testicoli, soddisfatto della viva reazione dell'altro.
L'accolse completamente tra le labbra, mentre la mano destra fu portata davanti al viso del rosso, poggiando sulle sue labbra le dita in una chiara richiesta, sollevando gli occhi per osservarlo.

C'era sicuramente qualcosa di diverso.
Oppure era qualcosa presente in una delle pietanze che avevano mangiato.
Si sentiva di essere prossimo ad impazzire.
Un gemito strozzato gli uscì quando la sua intimità venne accolta dalla bocca del ragazzo con quel gesto fluido.
Istintivamente affondò una mano tra la folta chioma, mentre l'altra stringeva le lenzuola.
Con gli occhi socchiusi, prese ad inumidire le dita del marito, giocandoci con la lingua immaginandosi che fosse l'intimità del ragazzo.

Sentiva la propria intimità pulsare, ancora costretta in quei pantaloni chiusi.
Quel gioco di lingua gli stava facendo venire i brividi in tutto il corpo. Continuando un po' più lentamente quel gioco con la bocca, fece scivolare la mano lungo il ventre del ragazzo, insinuando con una lentezza estenuante il primo dito nell'apertura del rosso, sollevando lo sguardo, arrossendo lievemente per le maltrattenute reazioni.
Sentirlo contrarsi spasmodicamente, cercando di godere ad ogni minimo tocco del biondo, lo faceva sentire desiderato. Come se il ragazzo non avesse aspettato che lui per tutta la vita.
Quando l'entrata fu sufficientemente ammorbidita, inserì un secondo dito e poi un terzo, ruotando, estraendo, affondando e aprendo appena le tre dita.
Sapeva che il marito voleva di più, ma si sa, a Bakugou piaceva 'bullizzare' Kirishima in quel modo.

All'intrusione lenta ne seguì il movimento della schiena, ma man mano che le dita aumentavano, si ritrovò a gemere appena.
Per quanto potessero sembrare torture, tutte quelle attenzioni lo mandavano sempre più fuori di testa.
Non riuscì a controllare nemmeno il proprio quirk, attivo lievemente sulla mano che stringeva il lenzuolo, come se fosse l'unico appiglio a cui aggrapparsi.
Istintivamente portò le gambe ad appoggiarsi sulle sue spalle, ma lasciò la testa dorata per portarsi il braccio a celare quegli occhi già persi nella lussuria.
Forse si stava lasciando troppo andare.
Forse doveva avere un minimo di contegno.
La mente riaffiorò i momenti trascorsi i in quella villa e sentì la propria intimità pulsare ai ricordi.

Si staccò, raddrizzandosi. Con calma, prese a sbottonarsi i pantaloni, lanciando di tanto in tanto un'occhiata divertita al rosso, testando, come sempre, le sue reazioni.
Come se stesse facendo uno spogliarello, si divertì a guardare la punta dell'erezione del giovane gocciolare sempre più, pulsando.
Una volta rimossi i vestiti, il biondo tornò a chinarsi sul marito, dandogli un leggero bacio mentre appoggiava la punta del membro all'apertura del giovane. Si spinse lento, con calma, poco alla volta: non voleva che l'altro provasse fastidio.
Una volta completamente dentro, si fermò, sospirando, aspettando che Kirishima s'abituasse. Non voleva rompere quella sottile bolla che stava di nuovo formandosi intorno a loro con qualche atto un po' troppo focoso.
Lo coinvolse in un bacio avvolgente, facendo danzare le loro lingue, assaporandosi a vicenda.

Forse stava cercando di renderlo incontrollabile.
Quando sentì l'altro staccarsi da lui, rimosse il braccio davanti al viso, portandosi la mano alla bocca e cercando di nascondere l'imbarazzo evidente.
Quegli occhi da predatore lo avevano incatenato per qualche istante, per poi spostare involontariamente lo sguardo sul corpo del marito, mentre lentamente si spogliava.
Deglutì vistosamente quando rimase totalmente nudo e si posizionò sopra di lui.
Stavano per abbandonare quel mondo, racchiudendosi in uno tutto loro.
Uno di quelli da sogno, dove non esistevano i problemi, ma c'erano solo loro due.
Due ragazzi forse cresciuti fin troppo in fretta, per aver scoperto da piccoli le amarezze della vita.
Due ragazzi che in un momento complicato delle loro vite, hanno scelto di unirsi per affrontare quel percorso mano nella mano.
Quello era ciò che trasmetteva quel bacio.
Nonostante tutto continuasse a remargli contro, erano rimasti uno affianco dell'altro.
Avvolgendolo tra le sue braccia, appoggiò la fronte al suo mento, annuendo timidamente prima di abbandonarsi totalmente a lui.

King Riot 2 ( KiriBaku - Boku No Hero Academia ) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora