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“Uffa.” disse solamente, dandogli le spalle.
Non dovevano stare vicini, altrimenti si rischiava che anche l’altro si ammalasse.
E se Bakugou prendeva l’influenza, si rischiava che la casa esplodesse da un momento all’altro.
“Buonanotte.”
Nei giorni seguenti, appena il biondo rientrava, si prodigava comunque a fargli trovare il bagno caldo e la cena pronta.
Almeno quello poteva farlo, no?
Fortunatamente il freddo iniziava a dar tregua e dopo una settimana poté finalmente dire di essere guarito.
Rientrò in servizio pressoché subito e da lì non ebbe più un attimo di pace: a quanto risultava dalle indagini, la tregua dei Villains era dovuta solo al freddo, visto che presero con le loro scorribande o rapine.
Fortunatamente piccole cose erano facilmente gestibili.
Coperto dal senpai, era entrato in un negozio durante una ronda per comprare un piccolo pensiero al biondo in vista di San Valentino, che, fortuna volle, capitava durante il suo giorno libero.
“Non credo che Best Jeanist lo lascerà a casa quel giorno, quindi di andare fuori a cena non se ne parla. Dovrò cucinargli un’ottima cena.”
“Sembri una mogliettina.” esordì il moro facendo diventare violaceo il kohai.
Sospirando per la mancanza di idee, entrò in casa annunciando di essere tornato.

Infatti Kirishima aveva ragione: Best Jeanist affidò al biondo l'incarico di scortare per mezza giornata un politico, il quale avrebbe dovuto fare un importante annuncio in vista delle elezioni.
Sbuffò: neanche quell'anno sarebbe riuscito a festeggiare come si doveva quella ricorrenza.
Tornò a casa scocciato, rimuginando alla notizia. Gli dispiaceva, ma avrebbe dovuto avvisare il rosso.
Tornò a casa qualche ora prima del marito, così iniziò a preparare svogliatamente la cena.
Quando Kirishima annunciò il suo rientro, si voltò verso di lui, dandogli il bentornato, per poi tornare a concentrarsi sul punto di cottura della frittata della pasta che era avanzata.
"Quello stronzo mi ha bloccato la giornata, il 14." annunciò seccamente. "Spero non ci siano intoppi." borbottò, quasi che l'altro non riuscì a sentirlo.
"Com'è andata la giornata?" alzò nuovamente la voce per farsi sentire, guardandolo da sopra la spalla.

Lo scrutò per qualche istante.
"La stai bruciando." gli disse ridendo.
Per quanto l'altro sembrasse concentrato sulla frittata, la testa era su chissà quale altro pensiero.
"Preferivo il freddo: quei Villains stanno iniziando ad uscire dal letargo."
Andò in bagno a sciacquarsi rapidamente e poi tornò ad aiutare il biondo con le ultime preparazioni.
"Fatgum è a corto di personale: dopo l'assalto al Tartaros abbiamo avuto ingenti perdite, quindi ora ci tocca pattugliare in continuazione tre zone a testa. Giustamente a me e al senpai ha lasciato quelle più estese."
Era contento che il Pro Hero avesse così tanta stima di lui da affidargli le zone più pericolose, ma continuava a rimanere sempre e solo una recluta.

"Merda!" esclamò salvando in tempo la frittata.
Era sicuro che la promozione fosse dietro l'angolo, considerando quanto Fatgum stesse caricando il rosso.
"Infatti oggi c'è stato qualcosa in più: tentativi di rapine e furti, ma niente di che." sviò.
"Magari presto festeggiamo la tua promozione a pro Hero." cercò d'incoraggiarlo.
"Come stai messo coi turni?" chiese il biondo.

"Sarebbe fantastico fare il salto di qualità come hai fatto tu, ma prima di diventare Pro Hero devo diventare Hero. Dopo 5 anni sono ancora una recluta e Fatgum dice che per come affronto le situazioni, non sono ancora in grado di reggere un titolo come Hero."
Più volte aveva chiesto al Pro Hero il motivo per il quale non avesse avuto ancora una promozione e spesso gli spiegava che in tutti quegli anni, nonostante un operato eccellente, non si meritava ancora il salto di qualità.
Cercò di portare l'argomento su qualcosa di più leggero.
"Cosa vuoi mangiare il 14? Avrò il giorno libero e posso cucinarti tutto quello che vuoi."
Da quanto tempo non gli preparava una cenetta con i fiocchi? Forse da troppo tempo.

Il biondo annuì, assecondando il cambio d'argomento del rosso.
"Non saprei, decidi tu." asserì.
"Il 14 dovrò scortare uno che deve fare propaganda politica." sbuffò. "Quelli sono peggio dei vecchi che vogliono che gli salvi il gatto!" sbottò mentre afferrava aggressivamente l'ultimo boccone di frittata.
Una volta finito, si alzò e cominciò a lavare i piatti nervosamente. Voleva festeggiare col rosso quella giornata speciale, ma il lavoro si metteva sempre in mezzo. Ma appena sarebbe scattato l'orario di termine di lavoro, sarebbe volato a casa, dandosi il cambio con un altro eroe.
Sperò che quel periodo passasse il prima possibile, anche se mancavano effettivamente pochi giorni.

King Riot 2 ( KiriBaku - Boku No Hero Academia ) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora