“Tornerò presto. Fidati di me.”
Era stanco di vederlo soffrire.
Andò dritto a ritirare i documenti e prese il primo treno per Nagoya.
C’era solo una persona che poteva aiutarli.
Si inginocchiò davanti a Crimson Riot, umiliandosi.
“Ti prego, curate voi Katsuki.”
Era sera inoltrata quando ritornò in ospedale con Sanzo.
Il bonzo si avvicinò al biondo dormiente e lo curò.
Anche quel capitolo stava per giungere al termine.Si sentiva strano. Che stava succedendo?
Schiuse lentamente gli occhi, notando la calvizie dell'uomo chino su di lui.
Questi lo vide e sorrise, mentre le mani, illuminate da una tenue luce bianca, erano a pochi centimetri dal suo ventre.
Che ci faceva lui lì? Voltò lo sguardo assonnato, osservando Kirishima che non si era avvicinato.
Il vecchio bonzo si avvicinò a lui, sussurrandogli un sommesso "Congratulazioni." che fece accigliare il biondo, dopodiché andò via, poggiando una mano sulla spalla del rosso mentre gli passava vicino.
Il pro hero inspirò profondamente: quell'uomo era famoso per le sue prodigiose abilità nel guarire qualunque male, quindi, ormai sicuro d'essere guarito, si tirò su, barcollando appena, per poi, una volta stabilizzato, allungare le braccia verso Kirishima.
Non importava quel che era successo, era felice del fatto che il rosso avesse fatto di tutto per aiutarlo, anche se era stato un incosciente.
Non sentiva più il profumo di Eijiro su di sé, sentiva solo il tanfo di quei bastardi. Voleva che il marito lo purificasse, ormai certo che l'idea che s'era fatto di sporcare il marito era stupida. Kirishima era troppo puro per insozzarsi con una cosa del genere.Lo sorresse per le spalle una volta che gli fu vicino.
Non sapeva come guardarlo. Sfuggiva dal suo sguardo evitando di cedere a qualsiasi cosa che potesse arrecargli disagio o disturbo mentale.
"Volevo anch'io fare qualcosa per te. Non avevo altra scelta." quasi implorante di essere perdonato.
"Non sopportavo l'idea di vederti star male in quel modo. Per il resto, ci lavoreremo insieme."
Non sapeva come comportarsi.
Ogni cosa che faceva poteva essere distruttiva per il loro rapporto.
"C'è una cosa che dovresti sapere, ma non sono la persona indicata per dirtelo. Sanzo ha scoperto una cosa, ma per me non cambierà nulla. Ti amerò sempre!" disse infine stringendolo a sé.
"Qualunque cosa, io ti amerò sempre." ripetè.Quelle parole lo raddolcirono: Kirishima aveva fatto tutto quello per lui, per non farlo star male.
La perplessità si sostituì alla dolcezza: cosa voleva dire con "ha scoperto una cosa"?
Con una lieve spinta, scostò da sé il giovane: "Di che diavolo stai parlando?"
Se non era il marito la persona più indicata a dirgli qualcosa, allora chi avrebbe dovuto farlo?
Lo rincuorava sapere che il rosso l'avrebbe amato incondizionatamente, ma... Perché gliel'aveva detto?
Istintivamente, pensò al male peggiore che potesse esserci, ma poi ci ripensò: il bonzo non gli avrebbe detto 'congratulazioni' se fosse stato un tumore.
Che diavolo era?!
"Eijiro, parla! Che cazzo sta succedendo?!" odiava quando gli parlavano per enigmi. Lo faceva Best Jeanist e ora il rosso. Credevano forse che fosse un indovino?!Gli prese le mani e le portò tra di loro.
Ogni cosa per lui.
Qualunque.
“Pensavo che non fosse una cosa possibile, eppure è capitata. Forse saremo troppo giovani e se le cose fra noi si fossero sistemate, ti avrei proposto di allargare la nostra famiglia. A me va bene anche così. Farò di tutto per esserne all’altezza, sempre se tu vorrai tenerlo.”
Troppo giri di parole.
Strinse a sé il ragazzo, bloccandone ogni movimento perché non si districasse da quella presa.
“Saremo due papà perfetti. Perché solo una persona splendida come te potrà esserlo e crescerò, farò di tutto per essere all’altezza delle tue aspettative sia come marito e sia come padre. Farò qualunque cosa purché tu sia nuovamente felice e orgoglioso di stare con me.”Era confuso: cos'avrebbero dovuto tenere?
Quando si sentì stringere, si preoccupò: sembrava che lo volesse bloccare, impedirgli di allontanarsi.
Quando finalmente capì quel che cercava di dirgli, si accigliò ancor più: "Eijiro, che dici, è imposs-" si bloccò a metà frase, ricordò quelle terribili parole come se gliele stessero dicendo in quel momento.
"Ti riempirò talmente tanto, che ti metto incinta. Che bella puttana, sei, senti che suono!" gli aveva detto quell'uomo mentre si spingeva impietoso in lui dopo essere venuto due volte, mordendogli la noce del collo fino a farlo sanguinare, mentre il biondo cercava, con un gemito soffocato, di non dargli soddisfazione.
La terra gli crollò sotto i piedi, si aggrappò istintivamente al marito, il fiato corto, scuoteva la testa con gli occhi sbarrati.
Continuava a ripetere: "No, non è possibile. Non voglio."
Non voleva un figlio da quel maledetto. Ammesso e non concesso che fosse in qualche modo possibile, non sarebbe mai riuscito a crescere un figlio sapendo di chi era.
Voleva guardare il giovane che lo stringeva a sé, ma non vi riusciva.
Si faceva schifo da solo.
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King Riot 2 ( KiriBaku - Boku No Hero Academia )
FanficStoria scritta a quattro mani con YomyIsayama. Tratto da una role. Sequel di "King Riot" Bakugou e Kirishima lavorano ormai da anni con i pro heroes. Vogliono diventarlo a loro volta, ma non sempre tutto va per il verso giusto... Avvertenza: possi...