Se avesse potuto fermare il tempo, l'avrebbe fatto.
Quel contatto dolce gli era mancato.
Sembrava che fossero tornati indietro nel tempo, quando tutto andava bene tra loro, senza nubi all'orizzonte.
Iniziò, preso dall'abitudine, ad accarezzargli la nuca.
Si domandò come avrebbe reagito ricordandosi che lui non sarebbe tornato indietro con loro.
Forse lo avrebbe odiato ancor di più, visto che stava approfittando della situazione pur di stargli accanto.
La cosa certa era che non avrebbe mai superato quella rottura.
La cosa certa era che non avrebbe potuto provare a sistemare nuovamente le cose.
La cosa certa era che non l'avrebbe più potuto vedere.Si era rilassato talmente tanto, che non s'era reso conto del tempo che passava.
Arrossì appena quando sentì il proprio stomaco gorgogliare.
Si sollevò appena, guardando il rosso, impastando un po' con la bocca per fargli capire che forse era il caso di tirarsi su e prepararsi per uscire.
Avrebbe voluto fare una doccia prima di uscire, darsi una rinfrescata.
Ma, a ben pensarci, i suoi vestiti erano rimasti a casa. Sarebbe dovuto uscire per comprarli?
Si allungò afferrando il taccuino, scrivendoci su: "I miei vestiti stanno a casa, dovrei passare da lì. "Sorrise teneramente ed annuì.
Si alzò e gli porse una felpa arancio e un paio di pantaloni neri, oltre al cambio intimo.
"Se vuoi, puoi usare il bagno e questi. Poi, quando usciamo, passiamo da casa tua così ti puoi mettere quello che preferisci. Io ne approfitto per iniziare a preparare il pranzo."
Era strano non sentire quella voce che gli faceva venire il batticuore.
Era strano dover leggere ogni pensiero e immaginare il tono di voce con cui veniva detto.
Sospirò e iniziò a trafficare in cucina.
Il Katsudon.
Quante volte glielo aveva preparato?
Quella sarebbe stata l'ultima volta, quindi ci mise tutto l'amore che provava nei suoi confronti.
Sarebbe stata una lunga giornata, ma temeva che una volta giunta al termine, sarebbe finita quella storia.
Ironicamente, mise a tavola anche una bottiglia di 7up, che non ricordava minimamente di aver comprato. O forse lo aveva fatto per abitudine?S'infilò rapidamente sotto la doccia, iniziando a lavarsi. Dopo un po', tentò.
Aprì la bocca, inspirando profondamente, per poi cantare una delle loro canzoni, ma neanche una nota lasciò le sue labbra.
La chiuse, incupendosi, chinando la testa, terminando di lavarsi.
Una volta terminato, afferrò i vestiti datigli dal rosso. Quando arrivò ad infilare la felpa, si fermò un attimo, portandosela al viso, inspirando il profumo fresco del giovane che, seppur a tratti fosse inquietante, gli stava vicino.
Quando finalmente si decise ad infilarsela, andò verso la cucina, sgranando gli occhi quando percepì il profumo invitante.
Silente come un'ombra, arrivò alle spalle del rosso. L'unico rumore che produsse, fu l'inspirazione per percepire meglio il profumo.Era talmente concentrato sui suoi pensieri, che quando vide con la coda dell'occhio il biondo dietro di sé, scattò e cercò di recuperare al volo il cucchiaio.
Tirò un sospiro di sollievo e poi scoppiò a ridere.
"Ho rischiato di fare un bel pasticcio." disse impiattando e servendo a tavola quel che aveva preparato.
Si sedettero ed iniziò a mangiare.
Di tanto in tanto lanciava un'occhiata sottecchi per capire se il ragazzo avesse ricordato qualcosa, ma sembrava quasi sulla difensiva e non aveva ancora iniziato a pranzare.
"Tutto bene?" domandò inclinando la testa lateralmente.
"Non è avvelenato." gli disse sorridendo.
"Solo un po' piccante."
Si maledì di non aver fatto le porzioni divise e ben presto si ritrovò in maniche corte a trangugiare acqua.Sbuffava una risata di tanto in tanto per le varie reazioni del rosso.
Iniziò a mangiare la propria porzione, trovandola a dir poco squisita. S'illuminò, prendendo a mangiare con più voracità.
Una volta terminato, si appoggiò allo schienale della sedia, apprezzando il pasto con un sospiro.
Dopo un po', si alzò, prendendo i piatti ormai vuoti, mettendosi a lavarli, canticchiando mentalmente.
Una volta fatta l'abitudine a quel silenzio, non era poi così terribile. Sarebbe stato un problema se avesse dovuto chiedere aiuto ancor una volta, ma il rosso aveva lasciato intendere che non ci sarebbero più stati questi problemi.
Con la fantasia era già proiettato, nascondendo un po' d'imbarazzo, all'uscita pomeridiana. Sembravano davvero una coppietta: lui che usava i vestiti dell'altro, uno che cucinava e l'altro che lavava, un appuntamento in programma 'da fidanzatini'...
Il biondo era su di giri per il poter fare nuovamente quel che non faceva da quando stava con Haru... Tre anni prima.
Con Deku non c'era mai stato bisogno di comportarsi come una coppia: ognuno chiamava l'altro per soddisfare le proprie voglie, tutto lì.
Da quando aveva iniziato a frequentare Kirishima ne erano successe di ogni colore, vero, ma sentiva che quel ragazzo un po' strano si era scavato un posto oltre quella corazza che Bakugou usava per non restare ferito.
E non gli dispiaceva affatto.
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King Riot 2 ( KiriBaku - Boku No Hero Academia )
FanfictionStoria scritta a quattro mani con YomyIsayama. Tratto da una role. Sequel di "King Riot" Bakugou e Kirishima lavorano ormai da anni con i pro heroes. Vogliono diventarlo a loro volta, ma non sempre tutto va per il verso giusto... Avvertenza: possi...