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Mentre si sentiva sbottonare i pantaloni, si sentì uno schifo.
Quel rapporto gli sembrava così vuoto...
Non si accorse di aver cominciato a tremare, il viso contratto in un'espressione quasi disperata, le lacrime che scendevano grosse, infrangendosi sul corpo del ragazzo di cui si era innamorato.
Già, innamorato.
Perché quel che avevano condiviso non apparteneva a dei semplici amici.
Si cinse in un debole abbraccio, sentendosi orribilmente solo, nonostante avesse il ragazzo che amava a pochi centimetri da lui.
Non ce la faceva.
Non poteva approfittare così del giovane.
Perché doveva andare tutto storto quelle poche volte che s'innamorava?
Era un monito? Non avrebbe più dovuto farlo? Restare da solo per sempre?

Sentiva quel respiro soffocato.
Conosceva anche questo di lui.
Ogni singola cosa, ogni gesto, anche solo il modo di respirare.
Sperò con tutto il cuore che non avesse ricordato nulla.
Sperò che quella debolezza a lui celata solo dalla benda, fosse dovuta alla situazione in cui si erano entrambi trovati.
Sarebbe stato punito?
Non importava.
Venendo meno ai suoi doveri, si mise seduto e strinse a sé il ragazzo, passandogli dolcemente la mano all’attaccatura della nuca.
“Va tutto bene.” sussurrò lasciandogli un bacio sulla tempia.
Troppe volte avevano detto quella frase.
Troppe volte aveva visto quel ragazzo in quello stato a causa sua.
Più cercava di farlo star bene e più lo feriva.
Forse, se fosse realmente scomparso, dopo essersene fatto una ragione, l’altro avrebbe continuato a vivere, trovando la felicità?

Quel contatto e quel sussurro non fecero che peggiorare le emozioni del biondo, il quale voleva ritrarsi, ma non ne aveva le forze.
Con la fronte poggiata sulla spalla del rosso, non riusciva più a controllare i singhiozzi e i lamenti. Sapeva che era sbagliato, Kirishima aveva più diritto di lui di star male, eppure eccolo lì, a cercare di arginare le lacrime e il dolore del giovane.
No, non poteva approfittare ancora di lui.
Si scostò lentamente, quasi a malincuore, scendendo dal letto, indietreggiando.
Gli dette le spalle, afferrando l'anello, accovacciandosi. Stringere quel pezzo d'oro lo faceva stupidamente sentire protetto.

Sospirò internamente e sorrise.
Si tolse la benda e si rimise quella specie di mantello.
Gli faceva male vederlo aggrapparsi a quell’anello, ma si alzò lentamente e gli cinse nuovamente le spalle.
“Katsuki, riconoscerei le tue labbra tra mille. Sapevo che eri tu. L’ho capito subito. Perché ora stai facendo così? Per una volta, parlami.”
La reazione, la stretta di quell’anello, quel distacco.
Se il biondo avesse ricordato qualunque cosa, non avrebbe saputo come reagire.
Si sentiva morire dentro, ma in quella realtà il bene di Bakugou veniva prima di tutto e tutti.
E questa volta non avrebbe fallito.

Sussultò quando sentì quelle parole: l'aveva riconosciuto...?
Si morse il labbro inferiore: quindi avrebbe dovuto dire tutto al rosso? No, non poteva. Kirishima si sarebbe sentito costretto a stare con lui, a continuare quel cammino che probabilmente, per quanto potesse piacergli, non era quel che voleva davvero.
Non riuscì a fermare la mano che, tremante, si appoggiò patetica sull'avambraccio del ragazzo.
Scosse la testa: "Non posso..." disse in un soffio.
Se avesse detto anche mezza cosa dell'accordo con Momo, chissà cosa sarebbe accaduto.
Si bloccò, analizzando una parola in particolare nelle frasi del rosso: 'Per una volta'?
Tuttavia non si voltò: non voleva mostrare il viso al giovane.

Sospirò quasi esasperato.
“Giusto: non ho il diritto di saperlo. In fondo tu stanotte sei un cliente, ma visto come sono andate le cose, credo che il mio lavoro qui sia finito.”
Guardò l’orologio appeso alla parete: quell’incontro non era durato nemmeno mezz’ora.
Si era appena ripreso dal rapimento e già doveva farsi un giro da quel pazzo.
Lo guardò con la coda dell’occhio per qualche istante.
“Mi dispiace, ma non potrò darti quello che ti offriva quel verdino.”
Si avvolse nel mantello, cercando di coprirsi il più possibile, e si diresse alla porta.

King Riot 2 ( KiriBaku - Boku No Hero Academia ) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora