Annuì.
Era l’unica cosa che riuscì a fare in quel momento.
Piangere non era stata una soluzione ottimale visto il mal di testa, ma non aveva potuto farne a meno.
Non era riuscito a controllarsi.
Si bloccò tutt’un tratto ricordandosi che l’altro non gli avesse scritto cosa comprare per cena.
“Ti avevo detto di riposarti.” lo riprese tirando su con il naso come un moccioso.
Benché non stesse benissimo, decise che si sarebbe sforzato di mangiare.
Gli piaceva quando il biondo si cimentava in cucina per preparargli le pietanze che gli piacevano.
Gli lasciò un delicato bacio sulla guancia.
“Grazie.”Accennò un sorriso, godendosi quel breve contatto.
Nonostante avesse un carattere fortemente dominante, gli piaceva quando il marito lo coccolava in quel modo.
Dolcemente, quasi non volesse disturbare, in punta di piedi.
Voltò la testa, dandogli un morbido bacio sulle labbra: "Andiamo a mangiare, che la giornata è stata lunga."
Si chiedeva cosa fosse successo al rosso, come mai fosse così cupo da quando era uscito dall'ospedale.
Davvero era solo quello? Forse c'era dell'altro?
Sapeva che Kirishima gliel'avrebbe detto spontaneamente, quindi decise di rispettare i suoi tempi, come sempre.Si chiese se fosse riuscito mangiare tutto.
Non sapeva da dove cominciare.
“Ma quanta roba hai preparato?” disse prendendo un po’ di pasta.
Come volevasi dimostrare, non riuscì a mangiare ogni cosa, proponendo al ragazzo di portare gli avanzi come pranzo per il giorno successivo.
Si occupò di preparare i contenitori per il giorno dopo e di sistemare le stoviglie.
“Hai fatto fin troppo oggi.” lo riprese.
“Non devi strafare.”
Una volta terminato, si andarono a lavare e preparare per la notte.
Non vedeva l’ora di dormire nuovamente abbracciato all’altro.
Cosa che si godette pressoché niente: la pastiglia da prendere prima di coricarsi lo stendeva subito e, una volta toccato il letto, crollò all’istante.
La mattina successiva il mal di testa era contenuto, quindi sopportabile.
Si alzò prima della sveglia, preparandosi per il lavoro e portando la colazione a letto al marito.
“Buongiorno.”
Eccolo che tornava: il suo sorriso radioso.
Sapeva che una volta entrato in ufficio le cose sarebbero cambiate, ma finché poteva godersi il ragazzo, ogni cosa era superflua.Guardò intenerito il marito addormentarsi, per poi assopirsi a sua volta in un sonno senza sogni.
Il risveglio fu uno dei più belli: Kirishima era rilassato, lui era tranquillo, il sole splendeva, tutto andava bene. Se non fosse stato per le occhiatine lanciate non appena misero piede nell'agenzia.
Bakugou s'innervosì pressoché subito, ringhiando agli altri eroi di farsi gli affari loro, 'chiedendo' cos'avessero da guardare.
I bisbigli furono colti dalle orecchie del biondo che, sconvolto, gridò loro di fare silenzio o li avrebbe fatti saltare in aria. I due colpevoli sussultarono vistosamente, per poi dileguarsi.
Che diamine stava succedendo?
Si separarono quando il biondo dovette entrare nell'ufficio di Fatgum: l'uomo l'istruì su quel che gli veniva richiesto, anche se per quel giorno non avrebbe dovuto effettuare ronde, per poi affidarlo a Tamaki.
Il moro era visibilmente in soggezione: l'aggressività e la forte determinazione del biondo lo facevano sentire a disagio, provocandogli spesso dei balbettii come risposte che facevano innervosire il più giovane. Oltre quello, però, i due non ebbero particolari problemi, anzi: nonostante Tamaki sembrasse chiuso nel suo mondo, osservava qualunque cosa e rispettava tutti gli eroi. Nessuno ce l'aveva con lui, era un po' come Kirishima: l'amico di tutti.
Kirishima...
Chiese al ragazzo se sapesse cosa fosse successo al rosso mentre lui non c'era, ma Tamaki rispose scuotendo la testa, dicendo che avrebbe dovuto chiederlo direttamente a Red Riot.
Ovvio che gliel'avrebbe chiesto, mica aspettava la sua autorizzazione!Quella mattina non si trovò nulla nell'armadietto. Forse perchè era condiviso con il biondo.
Fortunatamente il giorno precedente era passata l'impresa di pulizie e tutti i fogli che aveva buttato quotidianamente, furono eliminati definitivamente.
Il pesante sospiro venne udito da ogni presente nella stanza: sulla scrivania trovò una decina di post-it con scritto "Sei inutile."
Il rossiccio si impanicò e iniziò ad aiutarlo a sistemare, per poi cercare di distrarlo con ogni sciocchezza che gli passava per la testa.
La pausa pranzo arrivò rapida e si recò con la recluta nella sala comune e attesero il biondo per pranzare insieme.
Iniziò a scaldare i contenitori nel microonde e a riservare un tavolo per loro.
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King Riot 2 ( KiriBaku - Boku No Hero Academia )
FanfictionStoria scritta a quattro mani con YomyIsayama. Tratto da una role. Sequel di "King Riot" Bakugou e Kirishima lavorano ormai da anni con i pro heroes. Vogliono diventarlo a loro volta, ma non sempre tutto va per il verso giusto... Avvertenza: possi...