13. Se solo tu ci fossi stata..

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▶️ Last Kiss - Taylor Swift

Non mi sarei
Mai immaginata
Che saremmo finiti così.

"No." Affermo decisa, stringendolo a me con più forza. Non volevo lasciarlo. Non ora che lo avevo trovato.

Era un pensiero da stupidi, lo sapevo bene, ma lasciare Denver era uno dei miei ultimi pensieri.

Non mi importava di cosa eravamo, di cosa pensavo stamattina, di cosa avevo intenzione di fare.

In questo momento volevo solo rassicurarlo, fargli capire che io non me ne andavo, che sarei rimasta al suo fianco. Nel bene, e nel male.

"Adelaide.."

"Zitto, idiota." Mi staccai da quell'abbraccio, facendo intrecciare le nostre dita. Notai il caso a terra, concludendo che fosse stato quello il motivo di quel tonfo.

Denver sospirò a fondo, osservando prima le nostre mani, e poi il mio viso. "Denver, non ti lascio solo." Lo rassicurai, cercando di fare uno dei miei migliori sorrisi.

"Che ne dici se usciamo di qui e mi dici cosa succede?" Strinsi la mia mano intorno alla sua, nel tentativo di dargli supporto.

Sospirò a fondo, afferrando il casco da terra. E quando pensavo che si sarebbe lasciato andare, l'unica cosa che lasciò andare fu la mia mano.

Fece un passo indietro, serrando la mascella. "Parlo seriamente, Adelaide. Sparisci dalla mia vita. Mi hai causato già troppi problemi."

Strabuzzo gli occhi nel tentativo di capire il perché di quelle parole così rude nei miei confronti. Non gli avevo fatto niente, accidenti!

"Denver, cos'è successo?" Insisto facendo un passo avanti, ma la sua espressione mi fa bloccare sul posto.

"Non è successo niente, Adelaide." Mi ringhia contro. "Devi solo starmi lontana."

"Ma che ti prende?" Mi ritrovo a sussurrare, mentre gli occhi iniziavano a pizzicare.

Denver abbassò di poco il capo, incastrando i miei occhi nei suoi, mettendomi quasi timore.

Era impossibile. Questo non era il Denver che io avevo conosciuto, quello che avevo iniziato ad apprezzare, quello che fino a ieri faceva parte del mio gruppo di amici.

"Mi prende che sei una guastafeste, tesoro." Ringhia ad un millimetro dal mio viso, i nostri nasi quasi si sfioravano.

Inarcai un sopracciglio, serrando le labbra. "Ma davvero?" Chiedo irritata in un sussurro.

"Si, Adelaide. Sei una guastafeste!" Urla a pieni polmoni, facendomi sobbalzare. "Pensavi che in tutti quei baci ci fosse del sentimento? Che in tutte le paroline dolci che ti ho sussurrato ci fosse qualcosa di vero? Volevo solo portarti a letto, orfana messicana!"

Sentii il sangue salirmi al cervello non appena mi affidò quel soprannome. Orfana messicana. Come diavolo faceva a saperlo? Io sempre stata per tutti Adelaida Parker, la figlia di una madre spagnola ed un padre newyorkese!

Avevo il sangue che pulsava nelle orecchie, il respiro pesante, i pugni stretti lungo i fianchi, gli occhi iniettati di sangue. Sentivo la mandibola far male per tutta la forza che stavo applicando mentre diringavo i denti, ma ignorai tutti, tutto.

Afferrai il collo di Denver, dandogli una testata con tutta la forza che possedevo nel corpo. Infondo ero nota per questo, no?

La sua testa scattò indietro, e non ci pensai due volte a tirargli un pugno dritto sul naso. Il capellino che portava in testa cadde sul pavimento, mentre si portava le mani sul naso nel tentativo di fermare la fuoriuscita di sangue.

MANTIENI IL SILENZIO - Non avere pauraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora