22. La smetti di essere così isterica?

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▶️ Beautiful disaster - Fedez

Denuncia la tua vita
Per felicità ingannevole.

Muovo le gambe mentre sono sdraiata a pancia in giù sul letto, intenta a leggere un libro mentre ascolto della musica leggera tramite le mie auricolari bianche.

Amavo la musica spagnola, quella che aveva molto il ritmo da bachata. Avevo praticato i balli latino-americani per circa due anni insieme a Kendall, poi avevo lasciato perdere.
Non ero per niente sensuale, assomigliavo tanto ad un orso che correva alla ricerca di qualche orsa da soddisfare.
Kendall, invece, era parecchio bravo. Aveva continuato per qualche altro mese da solo, ma diceva che non era la stessa cosa se non rideva davanti al mio disperato bisogno di sembrare sensuale.
Grazie al cazzo, fratellone.

Karen era venuta un paio di volte a vedere come ce la cavavamo io e mio fratello, anche se ero più che convinta che venisse solo per guardare Kendall e fantasticare maggiormente su di lui.
Per non parlare di quella volta che aveva avuto un attacco di gelosia morboso, visto che, come diceva lei, la ragazza si strusciava sopra mio fratello. Come se lo sfondo di quei balli fosse qualcun altro.

Aveva bloccato la musica imprecando, dicendo che, la ragazza che si stava strusciando contro Kendall Parker, era stata richiamata nell'ufficio del preside.
Inutile raccontare la sua faccia quando si era accorta di non essere in un ambiente scolastico.
L'insegnante di ballo non aveva fatto altro che ridere, intimando la mia amica a lasciare la gelosia a casa.

Per quanto riguarda la lettura, invece, era stata la mia unica ancora di salvezza sin da piccola. Mi aiutava a liberare la mente, immergendomi totalmente in quelle parole stampante che raccontavano la storia di qualcuno, che mi faceva vivere a pieno emozioni contrastanti fra loro.

Mi ero nuovamente immersa nell'unica lettura che mi aveva completamente stravolta, che mi aveva fatto divorare quelle pagine macchiate di inchiostro nel giro di due giorni.
Avevo passato le notti in bianco a costo di finire il libro, avevo saltato la scuola, me lo trascinavo in qualunque posto andassi: in bagno, a cenare o pranzare.
Mi sbrigavo a fare la doccia o qualunque cosa che mi staccasse dalla lettura di quel libro, perché la mia mente voleva saperne sempre di più, voleva conoscere il finale della loro storia.

Io prima di te, il romanzo che più di tutti avevo amato, mi aveva stravolto la vita.
Mi aveva fatto capire che non tutto ha un lieto fine, che non sempre è tutto facile da ottenere, che qualunque sia la tua vita, meritava di essere vissuta.
Che tu meritavi di essere felice, nonostante quante disgrazie la vita ti mettesse davanti. Prima o poi avresti incontrato anche tu la persona in grado di farti vivere la tua vita.

Senza volerlo, nella mia mente si fece spazio il volto di Denver, l'unico che, nonostante tutto, era stato capace di farmi battere forte il cuore, l'unico a cui mi ero totalmente concessa, con la mente e con il corpo.

"Dio santo Adelaide, vuoi per caso diventare sorda?"

Guardo confusa e allo stesso tempo spaventata il viso di Karen, saltando a sedere sul letto.
Mi aveva tolto entrambe le auricolari con un gesto poco aggraziato e carino, facendomi saltare dalla paura.

Se ne stava ai piedi del mio letto con le braccia incrociate al petto e un'espressione corrucciata in viso mentre aspettava qualche accenno di vita da parte mia.
Strabuzzo gli occhi chiudendo il libro, puntando il mio sguardo su di lei.

"Ti hanno mai detto che la gentilezza è la forma migliore per rivolgersi a qualcuno?" Inarco un sopracciglio, guardandola torva.

"Non se quella persona non mi degna di uno sguardo o una parola. Dovresti smetterla di immergerti così tanto nella lettura, probabilmente se entrasse qualcuno in casa tua di soppiatto neanche te ne accorgeresti."

MANTIENI IL SILENZIO - Non avere pauraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora