17. Ci ho sputato dentro

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▶️ Shout out my ex - Little Much

Sono tornata
sui miei passi,
Sono come nuova.

"Cara amica mia, ci tengo a farti presente che stasera si parteciperà ad una festa!" Karen mi molla una pacca sulla spalla, facendomi nascere un'espressione scettica sul volto.

"Ho un impegno." Brontolo su due piedi, rotolandomi sul suo letto a due piazze.

Non mi lamentavo del mio, avevo anche io la mia piazza e mezza, ma il suo aveva un materasso più morbido, confortevole.. o forse ero io a farmi film mentali.

"Il tuo impegno prende il nome di Netflix e cibo?" Mi guarda male, mentre io la ignoro, continuando a rotolare come un sacco di patate sul suo letto.

"Ascoltami quando ti parlo!" Un cuscino rosa colpisce a pieno il mio volto, facendo fermare il mio corpo dal suo dolce e rotolante movimento.

Scatto a sedere, incrociando le gambe. "Dove hai imparato ad avere questa ottima mira?" Socchiudo gli occhi, sporgendo il capo verso di lei, ma un altro cuscino rosa colpisce il mio viso.

Alza le mani in aria, butta la testa indietro e caccia un urlo isterico. Mette paura vista da questa angolazione.

"Amica mia, mi spiace dirtelo, ma sei completamente andata." Ridacchio, e un altro cuscino, bianco, colpisce il mio viso.

Massi dai, inventiamo un nuovo sport!
Dove i cuscini fungono da arma e Adelaide Parker da bersaglio. Chiamiamolo caccia alla spagnola!

"Maldita hija de-"

"Alt!" Punta l'indice verso l'alto, guardandomi male. "Ho memorizzato le parole spagnole che mi rivolgevi più spesso e ho chiesto a tuo fratello cosa significassero, e figlia di puttana sarai tu!" Mi inveisce contro.

Sgrano gli occhi, stringendo con le mani le mie caviglie nude. "Ti avrà dato una traduzione sbagliata." Borbotto.

"Certamente! Quindi cosa significa Hija De Puta?" Incrocia le braccia al petto, mentre aspetta una mia risposta.

Mi viene da ridere per il suo accento e la sua pronuncia, ma riesco a stento a trattenermi. "In questo momento non riesco ad affidare le mie origini spagnoli alle mie abili traduzioni.. ritentiamo più avanti?" Sorriso falsamente, mentre mi lancia contro una penna.

"Ehi!" Urlo offesa. "Sei diventata aggressiva. La frequentazione con mio fratello non fa bene alla tua docile anima da santarellina."

"Non è vero!" Urla. "Sei tu che fai trasformare ogni mia singola cellula! E poi stavamo parlando della festa, ci sarai?"

"No." Mi stringo nelle spalle, iniziando nuovamente a rotolare sul letto della mia amica.

"Invece si." Ribatte. "Sarà il compleanno di Alison Sanderson, e il preside Arper metterà a disposizione la palestra per la sua festa di compleanno."

"Hai mai notato che io e il preside abbiamo lo stesso cognome con la sola differenza della presenza della H nel mio?" Aggiunge dopo attimi di silenzio.

"Da quando adori passare da un discorso all'altro?" Domando con la faccia immersa sui cuscini.

"E sarà il compleanno di Alison Sanderson, la stessa Alison Sanderson che ho preso dai capelli due giorni fa, te ne sei dimenticata?"

"È proprio questo il bello! Come fai a non capire?" Si sbatte frustrata una mano sulla fronte.

"Alison ha detto che ogni soggetto della Studyvense High School sarà invitato alla sua spettacolare festa, e siccome Adelaide Parker fa parte di quella scuola, è invitata alla sua festa. Immagini la sua faccia quando ti vedrà lì?" Ridacchia maligna, facendo nascere sul mio viso una smorfia.

MANTIENI IL SILENZIO - Non avere pauraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora