15. Mi fidavo di te

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▶️ A little too much - Shawn Mendes

Anche se tutti dicevano
che era così forte,
Quello che non sapevano,
Era che
Riusciva a malapena
Ad andare avanti.

Osservo il paesaggio che si muove in fretta sotto il mio sguardo attento e vigilante.

Da quando avevo messo piede nella macchina di Kendall, non avevo fatto altro che restare in silenzio e rivolgere lo sguardo oltre il finestrino.

Oltretutto, come se il mio umore si mettesse d'accordo col tempo, grandi nuvoloni grigi avevano coperto per intero il cielo, ed ero sicura che avrebbe iniziato a piovere da lì a poco.

Sposto il mio sguardo sulla mano di mio fratello posata sulla mia coscia, osservando poi il suo volto.

Distoglie per alcuni secondi lo sguardo dalla strada, rivolgendomi un sorriso dolce e rassicurante.

Ricambio, ma con mena intensità. Ero ancora scossa dalle cose precedentemente successe. Non erano passate nemmeno 24h, caspita.

"Andrà tutto bene." Sussurra, stringendo leggermente la mia coscia.

Poso la mia mano sulla sua, stringendola. Nonostante non fosse mio fratello di sangue, lo avevo sempre definito come tale. C'era sempre stato per me, mi aveva sempre aiutata, fatto le ramanzine da fratello maggiore.

Pochi minuti più tardi, eravamo fermi nei parcheggi della scuola.
Serrai le labbra recuperando lo zaino che giaceva ai miei piedi, incastrando i miei occhi in quelli di Kendall.

Lui annuì leggermente, leccandosi le labbra. Deglutii lentamente, aprendo la portiera dell'auto. Misi un piede fuori dall'auto, e successivamente l'altro.

Con uno slancio uscii completamente dall'auto, posizionando una delle cinghie dello zaino su una spalla, chiudendo successivamente lo sportello.

Osservai tutti i presenti da sotto le ciglia corte, e non mi sfuggirono le occhiate che mi rivolgevano, seguite da commenti fra loro, mentre coprivano le loro labbra con una mano.

Poi il mio sguardo si puntò sull'ultimo viso che avrei voluto vedere: Denver Mitchell.
Se ne stava appoggiato alla sua moto nera, con le braccia incrociate al petto.
Era nuovamente vestito di nero, mentre mi osservava da sotto la visiera del suo capellino, anch'esso, nuovamente, nero.

E non potei fare a meno di congratularmi mentalmente con me stessa quando notai il livido violaceo sotto il suo occhio sinistro.

Era affiancato da Alison, attaccata al suo braccio.
Distolsi lo sguardo quando sentii le lacrime accumularsi all'interno dei miei occhi. Almeno lui era arrivato allo scopo per cui aveva fatto nascere il nostro finto fidanzamento.

Presi un respiro profondo, stringendo la cinghia del mio zaino.
Camminai con passo lento - ma deciso - verso l'entrata della scuola, e sorrisi ai miei due amici quando mi affiancarono.

Alex alla mia sinistra, Karen alla mia destra. Come ai vecchi tempi.

"Andiamo a spaccare il culo a tutti, bambola." Karen mi prese sotto braccio, e Alex la imitò.

"Facciamogli vedere di che pasta siamo fatti." Aggiunse quest'ultimo.

"Non vedo l'ora." Commentai ridendo, avviandomi insieme ai miei due migliori amici verso l'entrata di scuola.

Esattamente come ai vecchi tempi.

~.~

Mangiucchio il tappo della mia penna, mentre cerco disperatamente di seguire la lezione del mio professore preferito: Finch.

MANTIENI IL SILENZIO - Non avere pauraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora