Aiuti preziosi

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Quella sera stessa Suzanne invitò, André, Fabien e Luisa, a cenare con lei e la piccola Lucia, lasciando così Elena da sola con suoi i bambini per l'ultima sera prima della partenza.

Lucia sembrava felice della presenza degli ospiti, mangiò con insolito appetito e, cosa capitata rarissimamente dopo la morte del padre, era piuttosto sorridente ed in vena di scherzare.

Terminata la cena e data la buonanotte alla bimba, Fabien e Luisa si congedarono da Suzanne per far ritorno alla nave, aspettandosi che André facesse altrettanto, ma lui li spiazzò dicendo:

"Andate pure avanti voi, io volevo parlare ancora un attimo con Suzanne, vi raggiungerò presto."

Fabien gli lanciò un'occhiata interrogativa, ma Luisa lo trascinò opportunamente via.

André e Suzanne rimasero quindi da soli, sul porticato di legno dell'abitazione, in compagnia di uno strano imbarazzante silenzio e dell'aria leggermente frizzantina della sera. Finché lui non si decise a parlare.

"Spero che almeno tu non fraintenda le mie intenzioni... Ma vedi, io volevo parlarti a quattrocchi per domandarti se, ora che anche Elena lascerà l'isola, non potrei essere più utile qui a terra che a bordo. Insomma, quattro bambini da gestire, Nicole che sta per partorire, lo studio medico, il ranch..."

Suzanne lo guardò con un'espressione di dolce stupore.

"Beh, il daffare non ci mancherà di certo! Ma... davvero tu saresti disposto a darci una mano?"

"A meno che tu non lo ritenga inopportuno, sì. Non te l'avrei detto altrimenti."

La sua amabile disponibilità la colpì profondamente. Si voltò a guardare il buio che li circondava, nel tentativo di raccogliere le idee e dare la risposta giusta, ammesso di conoscere quale fosse.

"Tu hai già fatto così tanto per noi! Voglio dire, hai rischiato la vita per una battaglia che in fondo non ti riguardava direttamente... e ora sei così generoso da offrirmi il tuo aiuto per gestire la famiglia..."

"Vedi, Suzanne, per anni sono stato un mercenario, ho lavorato e combattuto soltanto per denaro, senza pormi mai domande. Ma poi, Jacques mi ha insegnato che esiste una sola ragione per la quale vale davvero la pena di combattere... ed è l'amore. Amore per le persone a noi care, amore per i nostri ideali, per la libertà... Sai bene che inizialmente consideravo tuo fratello come un bandito, ma quando ho avuto modo di conoscerlo meglio, ho capito che è una persona splendida, oltre che un valoroso guerriero, ed è stato per me un onore combattere al suo fianco, contro una crudele ingiustizia!"

"Mi fa piacere capire che tu e Jacques siate diventati buoni amici."

"Sì, lo siamo. Però... Jacques non è l'unico motivo per cui l'ho fatto. Io... odio profondamente chiunque osi farti del male!"

Suzanne, commossa, gli prese amorevolmente le mani tra le sue.

"André, è mai possibile che, dopo tutto questo tempo, tu mi voglia ancora bene?"

"Sì, Suzanne, ti voglio ancora bene, forse anche più di allora!"

"Forse non dovrei dirlo, ma... anch'io ti voglio bene, te ne ho sempre voluto!"

Rimasero per alcuni istanti come incantati a fissarsi, senza riuscire a dire altro. Era il momento che avevano aspettato tanto, quel momento magico in cui tutto ciò che fino ad allora era stato impossibile diventava ad un tratto reale.

I loro occhi brillavano di emozione e i loro cuori battevano forte, scandendo lo stesso ritmo. Nemmeno i pensieri negativi ed i sensi di colpa potevano riuscire a tenerli ancora separati.

IL PIRATA DEL LAGO 2 - Passato, presente e futuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora