Per essere liberi

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Dopo aver sterminato la ciurma di pirati, il quartier generale si trasferì momentaneamente a casa di Elena. Suzanne si occupò dei feriti. Il bilancio del raid era stato decisamente positivo: nemici annientati, nessuna perdita e solo qualche ferito non grave.

Ora che la sua famiglia era in salvo, Jacques era quasi tornato alla sua normalità. Ma la rabbia per la barbara uccisione dell'amico e la paura nell'aver visto minacciata la propria famiglia continuavano a non dargli pace. Sembrava tornato lucido, ma i suoi pensieri non erano sereni e pacifici come prima. Una fiamma di sottile follia, alimentata da odio e paura, continuava ad ardere nel suo petto.

Sapeva di aver vinto una battaglia, ma non ancora la guerra. Quindi, ritrovato il suo piglio da comandante, passò a pianificare le mosse successive.

Quella notte nessuno aveva chiuso occhio, ma Jacques decise ugualmente che sarebbero ripartiti subito per l'isola di Martinica. Avrebbero utilizzato due navi: lui avrebbe preso il comando di quella di Morales per potersi avvicinare all'isola indisturbato e non insospettire il Governatore e i suoi prima ancora dell'arrivo, Fabien lo avrebbe seguito a debita distanza con la propria nave, pronto ad intervenire e a recuperarli a missione compiuta.

Tutti si offrirono coraggiosamente di seguirlo in quell'impresa, e Fabien andò personalmente a cercare alcuni marinai per convincerli a partire immediatamente. Ma, per ovvi motivi, entrambe le navi avrebbero avuto una ciurma ridotta al minimo indispensabile.

Jacques dispensò dalla nuova missione Roberto, perché doveva assolutamente restare accanto alla moglie ormai prossima al parto, ed Alejandro, a cui raccomandò di vegliare su figlia e nipoti.

Anche se non intenzionalmente, Elena sentì discutere gli uomini riuniti nel soggiorno di casa e, quando capì che presto sarebbero ripartiti, avvertì una fitta al cuore. Non voleva separarsi nuovamente da Jacques, ancor meno dopo aver avuto la riconferma del suo amore.

Improvvisamente si sentì terribilmente sciocca per aver dubitato della propria scelta di vita: Jacques era il miglior marito che potesse desiderare. Con pregi e difetti, certo, ma non avrebbe voluto un uomo diverso al suo fianco. E l'episodio Veronica... comunque fossero andate le cose, ora le appariva come un ostacolo superabile, una banale caduta da cui e possibile rialzarsi.

Quando la riunione si concluse, André invece si preoccupò per Suzanne. La vide uscire a prendere una boccata d'aria sulla veranda e la seguì.

"Tu e la bambina state bene?" le domandò.

"Tutto sommato, direi di sì. Certo non stiamo attraversando un periodo facile e questa non è sicuramente stata una bella esperienza, ma... grazie a voi, siamo salve!" disse lei accennando un sorriso.

"Ne sono felice."

"Io... non so come ringraziarti, André!"

"Ringraziarmi? E di cosa? Noi siamo stati praticamente comparse... tuo fratello ha fatto quasi tutto da solo!"

"Jacques è incredibile, lo so, ma sono sicura che il supporto degli amici sia stato fondamentale per lui, soprattutto in un momento così difficile!"

"Beh, è per questo che lo accompagnerò anche nella spedizione a Martinica..."

"Martinica? Oh mio dio, allora ha intenzione di saldare i conti anche con il Governatore Picard!" esclamò Suzanne preoccupata.

"Credo proprio di sì... e tutto sommato non posso biasimarlo. Se il Governatore è complice di Morales, come pare evidente, potrebbe contrattaccare e Jacques vuole anticipare qualunque sua mossa."

"Non me la sento di entrare nel merito della questione, perché non so nulla di strategie belliche. Se avete deciso così, pregherò che tutto vada per il meglio... Ma tu devi promettermi che non farete imprudenze!"

IL PIRATA DEL LAGO 2 - Passato, presente e futuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora