La domenica arrivò in un lampo.
Le nozze di Sizanne e Manuel furono celebrate nella piccola e graziosa chiesetta del paese, per l'occasione piena zeppa di persone, compresi quelli che di solito non vi si facevano vedere la domenica, come tanti degli ex marinai della Estrella de Mar. Questi ultimi erano molto affezionati sia al giovane medico che alla famiglia Leroux, e anche la gente del paese aveva preso in simpatia i nuovi arrivati.
Suzanne era radiosa, i suoi occhi verdi brillavano come smeraldi e sembrava camminare ad un metro da terra. Indossava un abito candido, semplice e leggero; i suoi fiammeggianti riccioli rossi le ricadevano sulle spalle, ornati di candidi fiori freschi.
La storia tra lei e Manuel era cominciata un po' in sordina, senza fulmini a ciel sereno come per Jacques ed Elena, ma poco a poco la loro bella amicizia si era trasformata in un legame forte tra due persone sole e un po' malinconiche, che avevano scoperto insieme la felicità. Ed ora era assolutamente convinta che non avrebbe potuto chiedere niente di meglio dalla vita.
Manuel era un po' teso, ma felice. Elegante e sobrio nel suo abito chiaro, teneva un delicato bouquet di fiori bianchi tra le mani, che quasi gli tremavano per l'emozione mentre attendeva che la sposa lo raggiungesse.
Jacques invece indossava un'elegante giacca blu cobalto con alamari dorati, da cui spuntavano il candido colletto della camicia ed i polsini di pizzo, pantaloni aderenti chiari e lucenti stivaloni neri. I suoi luminosi capelli color oro erano sciolti sulle spalle.
Eccentrico e spettacolare come al solito grazie al suo fisico statuario, accompagnò orgogliosamente la sorella all'altare, catalizzando gli sguardi delle donne presenti, che di conseguenza evitarono di prodigarsi in commenti o critiche sulla sposa, sull'abito o sulla sua pettinatura...
Gli sposi erano teneri ed emozionati; una gran bella coppia.
Ancora una volta, Pablo si occupò della colonna sonora dell'evento, e non mancò di sottolineare l'entrata della sposa con una romantica sonata.
Fabien ed Elena erano i testimoni ed attendevano in prima fila, anch'essi visibilmente emozionati.
Ad Elena pareva di rivivere il giorno delle proprie nozze, avvenute soltanto pochi mesi prima... e inevitabilmente il suo cuore accelerò i battiti quando vide il suo Jacques varcare la porta della chiesa, e quando i suoi scintillanti occhi azzurri le rivolsero uno sguardo fiero ed amorevole.
Fabien invece si sentiva un pochino a disagio, come spesso gli capitava. Gli faceva effetto l'idea che anche sua sorella si sposasse. Ma soprattutto trovava strano vedere la sensuale bellezza di Elena trasformata nella dolce immagine di una Madonna in procinto di dare alla luce il Bambino. Era sempre bellissima, nel suo abito color pesca, con una generosa scollatura che le scopriva le spalle e sottolineava la sua esuberante femminilità... ma sempre più lontana dalla ragazza di cui era perdutamente (e disperatamente) innamorato da più un anno!
Consegnata la sposa allo sposo, Jacques raggiunse l'amata consorte, mettendosi orgogliosamente accanto a lei. I due si scambiarono uno sguardo d'intesa e Fabien chinò lievemente la testa... il suo breve momento di gloria in pubblico al fianco del suo amore impossibile si era già concluso.
Incurante dell'ormai scontata rivalità tra i due fratelli, Elena rivolse i suoi pensieri felici all'amica, che stava finalmente per coronare il suo sogno romantico. Ma qualcosa le impediva di gustare a pieno quel bellissimo momento...
Fin dal primo mattino, infatti, aveva cominciato ad avvertire uno strano senso di pesantezza al basso ventre ed aveva la netta sensazione che qualcosa stesse per accadere. Tuttavia, non aveva proferito parola con nessuno al riguardo per non distogliere l'attenzione dai festeggiati.
STAI LEGGENDO
IL PIRATA DEL LAGO 2 - Passato, presente e futuro
RomanceSecondo capitolo della storia di Jacques ed Elena, ormai marito e moglie in attesa del loro primo figlio. Abbandonati i panni del pirata per indossare quelli del bravo papà, Jacques intenderebbe dedicarsi esclusivamente alla sua nuova famiglia, ma è...