Le rivelazioni della Duchessa mi avevano turbato. Da subito avevo intuito che qualcosa non doveva andare per il verso giusto nella sua vita: l"eccessiva magrezza, il pallore quasi cadaverico, e quel fondo di malinconia sempre presente nel suo sguardo... ma mai avrei immaginato che la sua vita privata fosse un tale disastro!
Sposata ad un uomo più vecchio di lei di almeno vent'anni e di cui non era innamorata, che la lasciava spesso sola e non faceva mai sesso con lei... in pratica era come stare in convento, con la differenza che le persone attorno a lei non seguivano le stesse regole monastiche.
Un pomeriggio l'avevo accompagnata in un giro più lungo del solito e ci ritrovammo in una radura particolarmente isolata. Senza volere, incappammo in una giovane coppia di amanti che avevano approfittato della quiete del luogo per amoreggiare. I due non si accorsero del nostro passaggio, ma Charlotte, imbarazzata e turbata dalla loro vista, spronò energicamente il cavallo, che partì al galoppo.
La seguii preoccupato che non riuscisse più a riprenderlo dopo averlo scatenato, ma notai che se la cavava meglio di quanto mi aspettassi. La raggiunsi dopo una lunga corsa e mi parve più esausta del suo cavallo.
"Tutto bene?" le domandai.
"Si, tutto bene, ma ho bisogno di fermarmi un po', sono stanca..."
Charlotte scese da cavallo, lo legò ad un albero e mosse alcuni passi senza meta nel bosco. Io feci altrettanto, seguendola a breve distanza, cercando di capire se desiderasse compagnia o preferisse restare da sola.
"Ti ho mentito l'altro giorno." mi disse ad un tratto continuando a voltarmi le spalle, "Non è vero che non sento la mancanza di ciò che fanno le altre donne con i loro mariti ed amanti! Mi manca, eccome! È come se fossi viva a metà! Quando mi capita di vedere delle coppie in atteggiamenti intimi, mi sento particolarmente a disagio perché... mi accorgo che vorrei essere al posto della fortunata di turno!"
Si voltò verso di me ed aveva gli occhi pieni di lacrime. Ancora una volta era riuscita a sorprendermi.
"Credo sia comprensibile nella vostra situazione..."
"Mi sento così sola ed inutile!Mio marito non mi ha mai fatta sentire una vera donna e io, non so bene per quale ragione, non ho mai osato cercare altrove quel che lui non poteva offrirmi. Forse un po' mi dispiace per lui, perché capisco che non sia una sua scelta ed immagino che anche lui soffra per questa situazione... forse perché ho sempre pensato al matrimonio come ad un vincolo sacro..."
Scoppiò in lacrime come una bambina e mi fece talmente tenerezza che la abbracciai per consolarla, come avrei fatto con mia sorella. E lei tra i singhiozzi continuò:
"Per anni ho pensato di poter fare a meno di tutto, consolandomi con i privilegi che la mia condizione offre... ma, quando quel giorno ti ho visto nella piscina insieme alle mie ancelle, avrei dato tutto quel che possiedo per poter essere al loro posto! Quando ti guardo, sento che quella parte di me che avevo volutamente annientato riprende prepotentemente vita..."
Soltanto allora capii che non mi vedeva come un semplice servitore, ma come un uomo. Non avrei mai pensato che tra noi due potesse esserci qualcosa oltre al nostro rapporto lavorativo... Insomma, lei era una raffinata nobildonna, io un povero plebeo, era bella sì, ma sposata e più anziana di me di circa dieci anni...
"Ti prego, dimmi qualcosa! Ti sto confessando che sono pazza di te e che non faccio che sognare le tue labbra, le tue mani sulla mia pelle, il tuo corpo vigoroso e saldo..."
"Mi avete lasciato senza parole! Io non immaginavo che..."
"Che morissi dalla voglia di fare l'amore con te? Sì, mi vergogno a dirlo, ma è la verità! Ma non voglio che tu ti senta obbligato... solo se ti piaccio e se lo vuoi anche tu, ovviamente..."
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IL PIRATA DEL LAGO 2 - Passato, presente e futuro
RomanceSecondo capitolo della storia di Jacques ed Elena, ormai marito e moglie in attesa del loro primo figlio. Abbandonati i panni del pirata per indossare quelli del bravo papà, Jacques intenderebbe dedicarsi esclusivamente alla sua nuova famiglia, ma è...