Dopo essere stata scacciata da Jacques, Veronica montò in sella al suo cavallo e lasciò la tenuta al galoppo. Era furiosa: nessuno aveva mai osato respingerla ed umiliarla in tal modo!
Circa a metà strada tra la casa dei Leroux ed il centro abitato, mentre stava attraversando un tratto di boscaglia selvaggia, due tipi loschi, armati fino ai denti le sbarrarono la strada.
Il suo cavallo imbizzarrito s'impennò, disarcionandola, ed i due uomini ne approfittarono per farla prigioniera. A nulla valsero i suoi rabbiosi tentativi di liberarsi.
Una volta imbavagliata, la condussero su una spiaggia deserta, quindi la caricarono come un sacco su una scialuppa e la portarono a bordo di una nave ancorata in rada.
"L'abbiamo presa, Ricardo!" comunicò fiero uno dei due scagnozzi, strattonando la ragazza e piazzandola dinnanzi al capitano che li attendeva.
Questi era un uomo sulla quarantina, robusto, con i capelli lunghi e nerissimi, come il pizzetto e gli occhi, la pelle scurita e raggrinzita dal sole. Non era bello, ma a suo modo carismatico. Si avvicinò alla prigioniera, osservandola con aria truce.
"Dunque tu saresti la bella mogliettina del Diablo?"
"Che cosa?" rispose lei sbigottita, "Immagino che voi stiate parlando di Elena, la moglie di Jacques Leroux..."
Il capitano annuì.
"Beh, non sono io! Il mio nome è Veronica Marcellini e... ero la fidanzata di Fabien Leroux, prima che il suo caro fratello rovinasse tutto!"
A quel punto il corsaro s'infuriò con i suoi uomini.
"Razza d'incapaci! Avete preso la persona sbagliata!"
"Ma, Ricardo, tu ci avevi parlato di una mora con un corpo da sirena... e questa veniva proprio dalla tenuta di Jacques Leroux..."
Egli rifletté:: una vaga somiglianza in effetti c'era e, oramai che l'errore era stato commesso, bisognava trovare una soluzione alternativa.
"Allora, bellezza, tu mi confermi che El Diablo de Marseilla, ovvero Jacques Leroux, è vivo e vegeto e dimora su quest'isola insieme alla sua graziosa consorte?"
"Sì, certo! Perché me lo domandate?" ribatté lei con aria fiera e sprezzante, per niente intimorita da quei tre biechi personaggi.
"Vedi, il nostro amico, sapendo di aver lasciato dei conti in sospeso, ha pensato bene di farsi credere morto. Avevamo perso le sue tracce da circa sette anni... ma il diavolo fa le pentole senza i coperchi. Così, di recente abbiamo scoperto che suo fratello scorrazza indisturbato per il Mar dei Caraibi a bordo di una nave nuova di pacca. Così lo abbiamo seguito e ora abbiamo scoperto la verità!"
"E cosa intendete fare adesso?" domando Veronica.
"Ti preoccupi per il bel diavoletto?"
"Preoccuparmi? No, io lo odio!" rispose lei con aria perfida.
Ciò piacque molto a Ricardo Morales, il pirata da anni assetato di vendetta.
"Allora noi due abbiamo qualcosa in comune, bellezza!"
"In comune?"
"Sì, l'odio per Jacques Leroux. Quel maledetto ha ucciso mio fratello, sgozzandolo come un maiale, quindi s'è impossessato della sua nave e del tesoro che nostro padre aveva conquistato e nascosto! Soltanto io e mio fratello eravamo in possesso della mappa. Ma evidentemente Leroux l'ha trovata a bordo fra le cose di Esteban ed è partito alla ricerca. Ho tentato di riprendermi ciò che mi apparteneva, ma quel maledetto m'è sfuggito! La sua nave, però, era piuttosto malconcia ed eravamo convinti che sarebbe presto affondata con tutto il suo carico ed equipaggio. Ma, a quanto pare, sono riusciti in qualche modo a mettersi in salvo e per tutto questo tempo Leroux ha fatto la bella vita alla faccia nostra! Adesso, quel che io desidero di più è farlo soffrire, distruggere pezzo per pezzo tutto ciò che ha costruito con il sangue e le ricchezze della mia famiglia!"
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IL PIRATA DEL LAGO 2 - Passato, presente e futuro
RomanceSecondo capitolo della storia di Jacques ed Elena, ormai marito e moglie in attesa del loro primo figlio. Abbandonati i panni del pirata per indossare quelli del bravo papà, Jacques intenderebbe dedicarsi esclusivamente alla sua nuova famiglia, ma è...