Sospetti

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Ad un certo punto, durante il dopocena, Jacques si unì al crocchio delle ragazze con il pretesto di porgere un bicchiere di limonata ad Elena ed avere così una scusa per allontanarsi dal branco maschile e da Veronica.

"Raccontaci, Luisa, come stanno i nonni?" le stava domandando Elena in quel momento.

La fanciulla assunse un'espressione mesta.

"Purtroppo sono mancati quasi un anno fa."

"Oh, che terribile notizia! Mi dispiace davvero!" disse Elena sinceramente toccata.

"Le mie più sentite condoglianze, Luisa! Potranno sembrare parole scontate in quest'occasione, ma per me i tuoi nonni erano due persone veramente speciali." aggiunse Jacques.

"Sì, lo erano davvero, e non lo dico solo perché erano i miei nonni..."

Luisa si asciugò una lacrima con il dorso della mano, poi riprese a parlare.

"La nonna era gravemente malata da qualche tempo e si è spenta lentamente, in silenzio, come una candela. Il nonno la ha assistita fino alla fine e crediamo che sia morto poco dopo di lei. Li abbiamo trovati così, lei stesa sul suo letto e lui riverso su di lei in un ultimo tenero abbraccio. Io li immagino ancora insieme, anche in Cielo..."

Il racconto di Luisa terminò così, con la voce che le si spezzò in gola e le lacrime, non più trattenute, che le irrigavano copiosamente le guance.

Elena, Suzanne e Jacques rimasero qualche istante muti e commossi.

Quest'ultimo sentì un brivido percorrergli la schiena, ricordando i discorsi della cara Maria, che li aveva ospitati per qualche giorno durante la loro fuga da Annecy. Ricordò il suo paragone tra la propria storia d'amore e quella dei due giovani ospiti... e poi il suo augurio di una lunga vita insieme.

Per un attimo Jacques ebbe l'impressione di vedersi insieme ad Elena in quella stessa tragica situazione; forse anche lui non avrebbe retto il dolore per la perdita della sua amata...

Elena tentò di cambiare argomento prima che la tristezza avesse il sopravvento su tutti.

"E' stato così che hai deciso di lasciare il paese?" domandò a Luisa.

"Ho sempre sognato di viaggiare e vedere paesi lontani, come avete fatto voi, ma il legame affettivo con i nonni mi tratteneva dal lasciare l'Europa. Non sopportavo l'idea che potessero venire a mancare mentre io ero lontana... ma con la loro scomparsa, ho pensato che fosse arrivato il momento giusto per realizzare il mio sogno. Pensavo inoltre che il cambiamento d'aria mi avrebbe aiutata a superare il lutto..."

Luisa fece una breve pausa, come se continuare quel discorso le costasse fatica.

"In questi anni mi ero tenuta in contatto con Fabien, insomma ci scrivevamo spesso... e sapevo che con la sua nave avrebbe fatto ritorno in Europa. Così, ne ho parlato con la mia amica Veronica, che si è dichiarata disposta a condividere con me quest'avventura. Quindi ho informato i miei: non è stato facile far loro accettare la mia decisione, far capire che desideravo realizzare un sogno, non rompere i ponti con il passato e la famiglia... ma alla fine ce l'ho fatta, ed ora eccomi qui!"

Un velo di tristezza rimaneva nei suoi occhioni blu anche dopo aver smesso di parlare dei nonni e, non convinte, Elena e Suzanne si scambiarono uno sguardo d'intesa.

"La storia del fidanzamento di Fabien con Veronica non mi piace affatto!" sentenziò Suzanne quando poi si ritrovò da sola con Elena e Nicole.

"Luisa sarebbe stata sicuramente più adatta, non c'è dubbio!" aggiunse Elena, "Ho l'impressione che sia innamorata di Fabien e che quella sottospecie di amica gliel'abbiamo soffiato di sotto il naso."

IL PIRATA DEL LAGO 2 - Passato, presente e futuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora