<<Di qua.>> Disse il signor Elias indicando una strada alla propria destra. Ib si avvicinò lentamente a lui e guardò nel corridoio.
<<Come fa a sapere che sia la strada giusta?>> Chiese senza rifiutarsi di seguirla.
Elias Dawson sorrise annuendo piano. <<Non lo so. Ho solo un presentimento, come se fosse la strada migliore da prendere in questa situazione...>> Ib pensava che affidarsi alle sensazioni fosse la via migliore per morire, in quel posto, ma non voleva sembrare scortese, quindi cercò di esprimere i propri pensieri in modo più educato.
<<Si affida sempre all'istinto lei?>> Chiese accelerando il passo per riuscire a stare al fianco dell'uomo.
Dawson annuì di nuovo guardando in avanti. <<Non c'è niente di più genuino e reale di qualcosa schizzato fuori dal cuore nello stesso istante in cui è nato! Sarebbe sbagliato intraprendere un viaggio se si avesse un peso nel petto per tutta la sua durata...>> La spiegazione di Elias sembrò un po' strana alla ragazza, che era più propensa a pensare a lungo, prima di agire.
<<Quindi lei non riflette molto sulle scelte?>> Chiese dopo qualche istante di silenzio. Elias sorrise di nuovo, come se sapesse cosa passasse per la mente di Ib.
<<Non direi di non riflettere... Pensare con attenzione alle cose è molto importante, ma io preferisco non aspettare per prendere una decisione: se il mio cuore mi ha portato in una certa situazione grazie alle mie scelte, allora ci sarà un motivo.>> Adesso Ib comprendeva meglio il pensiero di Elias; lui era a favore dell'azione disinteressata, del vivere seguendo le proprie sensazioni e desideri, senza calcolare più del necessario ogni minima cosa, cercando un vantaggio o uno svantaggio in ognuna di esse. Tuttavia non l'aveva ancora convinta. <<Tu non la pensi così?>> Chiese voltando la testa indietro, sapendo che ci fosse ancora qualcosa a non convincere la ragazza.
Ib abbassò lo sguardo pensierosa. Dopo quella spiegazione, le sue parole sarebbero sembrate banali alle orecchie di Elias, e persino alle sue, ma decise di provarci lo stesso:<<Io preferisco riflettere sulle scelte importanti. Se fossi in una situazione grave e dovessi scegliere cosa fare per salvarmi, il mio istinto non mi aiuterebbe molto...>> Ib si stava confondendo da sola, ma continuava a parlare. <<Ecco, se fossi circondata da tante opere della galleria, dovrei calcolare bene come agire, per non rischiare la vita...>>
<<E ne avresti il tempo, in una situazione come quella?>> Chiese Elias piegando un labbro e ricordandole la situazione da cui l'aveva salvata lui pochi istanti prima, uguale all'esempio posto dalla ragazza.
Ib si rese conto di aver scelto un pessimo esempio su cui basare la propria tesi; divenne rossa in viso e cercò un'altra spiegazione, ma non ci riuscì. <<E' solo che ho perso il sangue freddo e... Ho avuto paura!>> Disse esasperata perdendosi di aria.
<<Non te ne sto facendo una colpa. E' normale avere paura.>> Disse calmo Elias senza girarsi.
Ib non era d'accordo: quando lei era rimasta intrappolata nel Mondo di Guertena con Garry, tanti anni prima, la bambina che era non aveva avuto paura, non si era neanche accorta di quello che era successo... Spaventarsi avrebbe solo peggiorato le cose; era mantenendo il sangue freddo che si sopravviveva in quel luogo, e lei non poteva più permettersi di bloccarsi come aveva fatto prima.
<<Io... Vorrei solo essere come il mio idolo...>> Mormorò tristemente, rendendosi conto di essere debole. Elias si voltò fermandosi e la guardò stupito.
<<Il tuo idolo?>> Chiese guardandosi intorno, chiedendosi se fossero fatti suoi.
<<Guertena.>> Disse Ib alzando la testa tristemente. <<Vorrei riuscire ad essere come lui, nelle sue opere.>>
![](https://img.wattpad.com/cover/194996184-288-k965262.jpg)
STAI LEGGENDO
La rosa bianca
FantasyIb è cresciuta. Non è più una bambina ingenua che segue gli sconosciuti nelle mostre d'arte; adesso è una adulta, con dei sogni per il proprio futuro e delle passioni che la fanno sentire viva, ma anche tormentata da incubi e sensi di colpa. Dopo la...