Bevendo nella notte

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La sala che Ib si sarebbe aspettata di vedere non c'era più. Né le numerose colonne con appesi i quadri folli, né le pareti bianche e le luci abbaglianti erano più lì. Era tutto diverso; c'era poca luce e le pareti avevano assunto un colore ciano spento. C'erano delle grandi sculture al centro della sala, e Ib avrebbe potuto elencarle tutte quante.

Pietra Flessibile, Convegno Dopo la morte, Donna con Anello... Conosceva ognuna di quelle opere e sapeva tutto quanto su di loro, ma adesso non ne sarebbe stata tanto sicura.

Elias sembrò notare la sua esitazione a proseguire. <<Qualcosa non va?>> Chiese girandosi di tre quarti verso di lei.

Ib scosse la testa. <<E' solo che...>> Dopo un lungo silenzio scosse di nuovo la testa. <<Non importa, non lo so...>>

Sembrava confusa, e quel suo stato d'animo non fece che preoccupare il signor Elias, che però guardò avanti. C'era anche un'altra opera nella stanza, e quando la vide l'uomo sembrò bloccarsi attonito. Bevendo nella Notte, con le sue forme morbide e malleabili attirava lo sguardo di chiunque passasse, e fece sorridere Ib che ricordò come piacesse a Garry quella particolare opera di Guertena.

Un attimo dopo, quella scena di poco prima sembrò ripetersi a parti invertite. Ib notò l'inquietudine dell'uomo e gli chiese che cosa avesse. <<No... E' come se avessi visto un fantasma...>> Rispose vago lui ricomponendosi. Ib non capì cosa volesse dire e continuò ad avanzare. Si mise a girare intorno al grande bicchiere di Bevendo nella Notte e lo sfiorò con la punta delle dita. Elias si teneva a distanza dall'opera, fissandola con sguardo ambiguo, in attesa che Ib tornasse indietro.

Ma la ragazza esitava, sentendo come se ci fosse qualcosa a tenerla attaccata a quella scultura; sentiva come se Garry fosse lì.

A un certo punto udì dei suoni. Dei sospiri addolorati, ripetuti e deboli, sembravano appartenere a una giovane donna e Ib cominciò a guardarsi intorno per capire da dove provenissero. <<Chi è là?>> Chiese ad alta voce, causando un'irregolarità nei sospiri. Sentendo che i pianti si erano un po' calmati, la ragazza provò a comunicare ancora con quella voce. <<Perché piangi?>>

Dopo un lungo silenzio, una voce di donna armoniosa e dolce, ma evidentemente affaticata dal pianto, fece la sua domanda. Chi... Sei? Ib quasi tirò un sospiro di sollievo per aver ricevuto quella risposta e sorrise, nonostante non potesse essere vista.

<<Mi chiamo Ib.>> Disse mantenendo la voce alta. <<Tu chi sei?>> Si girò intorno. <<Non riesco a vederti... Perché non vieni fuori così possiamo conoscerci?>> Perché stava mostrando tutta quella simpatia verso qualcuno di cui non riusciva nemmeno a vedere il volto? Forse gli ultimi incontri che aveva fatto nel Mondo di Guertena l'avevano resa incauta?

Ci fu un altro lungo silenzio che fece dubitare a Ib di aver convinto la voce, ma dopo che un insolito suono di liquido che scorre ebbe cominciato a riempire le sue orecchie, la ragazza si rese conto di essere proprio accanto a quella persona che piangeva, e indietreggiò un po' allontanandosi dal grande bicchiere dentro la quale si riversava tutto il liquido scuro dell'opera.

Dal bicchiere fece timidamente capolino la figura di una bellissima donna dai lunghi capelli azzurri, con fermagli e orecchini azzurri a forma di cuore. I suoi occhi scuri erano spenti e sembravano chiedere aiuto. <<Chi sei?>> Chiese di nuovo come se non avesse sentito la presentazione di Ib.

La ragazza si sorprese e cercò di mostrare un sorriso. <<Non sapevo che fossi lì dentro...>> Mormorò avvicinandosi piano. La donna sembrò indietreggiare spaventata non appena la vide avvicinarsi, ma Ib cercò di calmarla – non che avesse molto spazio dove muoversi, dentro a quel bicchiere... <<Aspetta! Non voglio farti del male, sono un'amica...>> Le disse con tono rassicurante alzando una mano.

La rosa biancaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora