Di nuovo in marcia

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Ib aprì la porta e si ritrovò di fronte una scena surreale. Al centro della stanza se ne stava girato di spalle il signor Elias, che sembrava guardarsi intorno con interesse, mentre ai suoi piedi zampettava Bianca; poco distante da loro due c'era uno strano scrigno di vetro che alzava e abbassava il suo coperchio mostrando grandi denti affilati, come se si trattasse di una bocca; le pareti colorate di un azzurro vivace erano decorate con immagini dei pianeti del sistema solare, e sembravano essere vive. In un angolo si potevano vedere il cappotto che Ib aveva dato ad Elias e il cuscino che aveva usato per dormire, ripiegati con cura. L'uomo aveva quella fasciatura fatta con i capelli della ragazza a tenergli il fazzoletto che premeva ancora sulla ferita, ormai guarita. Si voltò sentendo la porta chiudersi alle proprie spalle, e quando vide Ib il suo viso di illuminò.

<<Ib!>> Esclamò sollevato di vederla sana e salva.

Ce l'hai fatta! Gli fece eco Bianca mentre i due si avvicinavano alla ragazza, ancora confusa su quello che stesse succedendo. Pensava che Elias ci avrebbe messo un po' per riprendersi completamente, ma sembrava che non fosse mai stato meglio in quel momento.

<<Signor Elias...>> Mormorò guardandolo incredula. I suoi occhi si posarono sulla fasciatura che aveva rudemente applicato alla ferita; quelli erano i suoi capelli, com'era possibile che Elias Dawson non provasse disgusto nel tenerli addosso a sé?

L'uomo sembrò intuire i suoi pensieri e sorrise imbarazzato. <<Mi dispiace molto di averti costretta a tanto per tenermi in vita...>> Ib lo guardò incredula, ancora stralunata. All'improvviso sentì l'irrefrenabile bisogno di avere contatto fisico con un umano e si lanciò addosso a lui, stringendolo con forza. Era come se gli fosse grata per non essere morto, per aver creduto in lei, ma avrebbe anche potuto essere semplicemente un crollo emotivo che l'avrebbe portata a cercare affetto da qualcuno, dopo l'avventura che aveva appena vissuto.

Elias non seppe cosa dire. <<Ehi...>> Mormorò imbarazzato cercando di non scacciare la ragazza, ma facendo attenzione a non fare movimenti bruschi; forse era ancora un po' dolorante. <<Non fare così, adesso... Sei stata grandiosa.>> Le sussurrò affettuosamente.

Ib non riuscì a trattenere le lacrime e cominciò a singhiozzare addosso alla camicia dell'uomo. <<Non lo faccia più...>> Lo supplicò piangendo. Non voleva che si facesse male un'altra volta e rischiasse di morire di nuovo, oppure non voleva rimanere ancora da sola? C'era un misto di egoismo e affetto in quel pianto.

Non sapendo come reagire, Elias si limitò ad accarezzarle la testa con affetto. Sopraggiunse Bianca, che dalla spalla dell'uomo esclamò: Ib! Sei tornata!

Ib si rese conto di starsi comportando in modo inopportuno e decise di mollare la presa; si concentrò sulla formica bianca e le sorrise. <<Ci sono riuscita, Bianca!>> Disse ammiccando.

Io lo sapevo! Le rispose con tono gioioso quella. Fece un paio di saltelli sulla spalla di Elias e scese lungo il braccio per raggiungere il viso di Ib. Tu puoi fare qualsiasi cosa! Le disse tutta eccitata.

Ib allargò il proprio sorriso. <<Anche tu, Bianca. La prossima volta ci sarai tu con me!>> Le disse trattenendo delle urla di gioia. Ora che si era liberata di quel peso riusciva a ridere, riusciva a respirare a pieni polmoni e si sentiva finalmente in grado di superare gli ostacoli.

Il signor Elias abbassò lo sguardo e notò la stoffa insanguinata e stretta attorno alla sua caviglia. <<Ti sei ferita...?>> Chiese preoccupato.

Ib si guardò il piede. Si era completamente dimenticata di quella cosa; aveva ignorato quel dolore fino a quel momento, pensando di non potersi permettere di perdere la concentrazione. In realtà non faceva molto male, ma ora che Elias glielo aveva fatto notare, quella ferita aveva ricominciato a darle un po' di fastidio. <<Non è niente.>> Mentì Ib con un sorriso. <<Mi sono fatta male prima, quando stavamo scappando da Abisso del Profondo, ma ora è tutto a posto.>>

La rosa biancaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora