La propria sfida

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Quando Garry si svegliò scoprì di non essere il primo ad essersi destato, diversamente da quanto aveva programmato: la piccola formica Bianca era sveglia e vigilava sui quattro umani addormentati. La vide girarsi su sé stessa al centro del cerchio formato da loro e quando incontrò il suo sguardo la chiamò per avvicinarsi.

<<Che fai?>> Chiese curioso, mantenendo bassa la voce per non svegliare gli altri.

A Bianca sembrò ovvio. Vi tengo d'occhio! Non si sa mai cosa può succedere qui, e qualcuno che rimanga sveglio deve esserci sempre...

<<Non hai riposato?>> Chiese confuso. Non sapeva veramente quanto dovesse riposare una formica, ma immaginava che anche a lei non avrebbe fatto male un po' di sonno.

Non mi serve. Rispose noncurante quella voltandosi dall'altra parte. Non sono come voi umani... Non ho bisogno di tutto questo tempo per riposare.

Garry aggrottò la fronte. <<Non capisco, eri con Ib...>> Ib si era addormentata con la formica a farle compagnia sotto al cappotto di Elias Dawson, perché si era allontanata? A un certo punto un dubbio balenò nella mente di Garry:<<Vuoi stare sola?>>

La domanda venne spontanea e la formica quasi si offese per quello, ma non lo diede a vedere. Si limitò a scuotere la testa a destra e a sinistra senza dare una risposta chiara al ragazzo.

<<Ma allora perché ti sei allontanata? Pensavo che ti facesse piacere la compagnia di Ib...>> Cercò di dire il ragazzo. La formica tirò fuori la stessa spiegazione di prima.

Dovevo fare la guardia, tutto qua! Sbottò infastidita senza voltarsi. Ma Garry non credeva a quella scusa.

<<Siamo chiusi in una casa fatta di pastelli, Bianca... Non credo che ci siano pericoli imminenti.>> Alzò una mano come per mostrarle il posto. La formica sembrò credere un po' di meno nelle proprie convinzioni e abbassò lo sguardo. <<C'è qualcosa che ti preoccupa?>> Garry voleva parlare con lei, almeno si sarebbe reso utile, se fosse riuscito ad aiutarla.

Bianca sembrò sorpresa da quella domanda. Perché avrebbe dovuto esserci qualche problema, pensava, e perché avrebbe dovuto confidarlo proprio a lui, che l'aveva appena conosciuta? La formica parlò senza sapere perché lo stesse facendo... E' che... Non mi sono riuscita a rendere molto utile, da quando ho incontrato Ib. Garry si avvicinò un po' per sentire meglio la formica e metterla meglio a fuoco allo stesso tempo. L'unica cosa che ho saputo fare è stato rimanermene a guardare la gente, mentre gli altri facevano tutto il lavoro... Sembrava risentita, ma verso nessuno in particolare. Insomma, sono solo una formichina! Nessuno si era mai aspettato niente da me, e neanche ora... Quindi perché mi sento così male per non poter fare niente?

Garry sentì dei singhiozzi nella voce di Bianca, come se stesse piangendo. Avvicinò un dito e la accarezzò delicatamente per farla calmare un po'. <<Ehi, non c'è niente per cui piangere! Tranquilla...>> Le sussurrò consolandola. <<Ognuno ha i propri limiti, ed è ovvio che ci sono cose che una formica come te non potrà mai fare... Ma a parte questo, Ib ha detto che le hai salvato la vita!>> Si ricordò della loro conversazione di gruppo con tutti gli altri.

Bianca non sembrò essere d'accordo. Sì, da sola non avrei fatto proprio un bel niente! Si lamentò sforzando la voce, come se non riuscisse a respirare. Garry poté giurare di aver visto la piccola formica bianca asciugarsi una lacrima con una zampetta. C'erano L'Uomo che Tossisce, la Porta Blu e la Pettegola ad aiutarmi. Senza di loro non mi avrebbero nemmeno vista! Ecco perché li ho seguiti, dopo... Volevo provare a rendermi veramente utile. Fece una pausa. Ma tutto quello che ho fatto è stato rimanermene al buio con un vecchio mezzo morto!

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