Ib scese dall'automobile e richiuse lo sportello in fretta. Garry la rimproverò dicendole di aspettare. Le disse che era pericoloso essere così irruenti, soprattutto in un posto grande come quello, dove le automobili sfrecciavano nelle strade e nessuno si fermava per i pedoni. Lei era dal lato del marciapiede, ma Garry non si sentiva sicuro in ogni caso, e le disse che nelle grandi città come quella i rapimenti erano all'ordine del giorno. Era evidente che fosse nervoso...
<<Ma io non sono una bambina, Garry!>> Disse raggiante la ragazza saltellando dall'eccitazione.
Comincio ad avere dei dubbi al riguardo... Fu il pensiero di Garry a quella vista. Batté le mani per attirare la sua attenzione e calmarla. <<D'accordo, Ib. Ora stammi vicino e non ti allontanare. Nella galleria non andartene in giro da sola e non toccare niente, intesi?>> Parlò come una guida turistica che elencava le regole di un museo.
Ib continuava a ridacchiare, a canticchiare e a non dare ascolto a Garry, cosa che lo fece infastidire.
<<Dico sul serio, ragazzina!>> Esclamò quello assumendo una posa contratta per buttarla sul comico.
Ib si volto ridacchiando, mostrando però di aver capito con un piccolo cenno. <<Forza Garry.>> Disse ammiccando. <<Andiamo a fare i biglietti!>> Stava già partendo per raggiungere il museo.
Garry le rivolse uno sguardo incredulo, poi si grattò dietro la testa e sospirò abbattuto. Cercò di prendere tempo dicendo che avrebbe voluto fumare una sigaretta prima di entrare; Ib sbuffò scocciata e si appoggiò alla macchina. Garry, poco distante da lei, mise una mano in tasca e ne tirò fuori un pacchetto di sigarette; era mezzo vuoto. Ne prese una e lo rinfilò nella tasca, poi mise la mano nell'altra tasca del cappotto e prese l'accendino. Si ricordò di quando aveva usato quell'accendino, tanto tempo fa, per bruciare il quadro di Mary, la bambina incontrata nel Mondo di Guertena; lei era un quadro come tutti gli altri che avevano incontrato nella galleria, ma a differenza di quei ritratti di donne anonime, sembrava avere qualcosa di speciale... Aveva qualcosa in più di loro, come se potesse riuscire a provare emozioni umane... Era solo una bambina, ma aveva cercato di ucciderlo con una spatola da pittore! Non era una bambina come le altre: era capace di cose che un adulto non sarebbe riuscito a fare. Non distingueva il bene dal male...
Garry si fermò un attimo a fissare la sigaretta che teneva tra le dita, chiedendosi perché quella ragazzina incontrata nel Mondo di Guertena fosse diversa dagli altri quadri: alcuni nemmeno si muovevano, altri avevano la capacità di muoversi, di respirare, ma non parlavano... Erano semplicemente inespressivi e seguivano solo un obiettivo senza pensarci. Non come Mary: lei era più sofisticata. Possibile che il pittore avesse impiegato più cura nel suo ritratto, tanto da conferirle una personalità propria?
Quando Garry sentì un borbottio proveniente da Ib accanto a lui, che lo stava fissando con occhi torvi e spazientita, capì di essersi soffermato sulla sigaretta un po' troppo. Sorrise imbarazzato e la accese. Era incredibile come semplicemente afferrando quell'accendino la sua mente lo avesse portato a pensare a Mary e agli altri quadri di Guertena, così lontano dal presente... E ora stava per incontrarli di nuovo; e in più adesso ce n'erano di altri, quelli che né lui né Ib avevano mai visto.
Inspirò il fumo dalla sigaretta e lo soffiò via. Guardò l'enorme museo bianco che si stagliava di fronte a loro, dalla quale Ib era rapita. C'era una larga scalinata che portava all'entrata, dove sette colonne sorreggevano un portico centrale, sotto la quale c'era un portone socchiuso, e vicino ad esso, una cabina dove stava una signorina un po' annoiata. Sulla facciata del museo c'erano grandi finestre a sbarre che inquietarono Garry; non avrebbe mai voluto rimanere bloccato lì in caso i quadri e le sculture avessero dovuto cominciare a muoversi per i corridoi.
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La rosa bianca
FantasyIb è cresciuta. Non è più una bambina ingenua che segue gli sconosciuti nelle mostre d'arte; adesso è una adulta, con dei sogni per il proprio futuro e delle passioni che la fanno sentire viva, ma anche tormentata da incubi e sensi di colpa. Dopo la...