<<Non vuoi proprio lasciarmi la spada?>> Chiese Garry seccato fissando la bambina dai capelli dorati giocherellare con la spada che aveva tolto al Pedone.
Mary scosse la testa con forza dopo essersi girata per tre quarti verso di lui. <<E' mia!>> Disse eccitata, stringendosela al petto. Garry alzò gli occhi al cielo, chiedendosi cosa avesse fatto di male per finire in compagnia di quella ragazzina. Per lo meno, fino a quel momento non gli era capitato niente di brutto, e sembrava anche essersi ripreso dalle ferite di prima.
Camminavano l'uno distante dall'altra: dato che Mary era armata e conosceva il posto, Garry lasciava che andasse avanti lei, così da poterlo guidare senza trovarselo tra i piedi. La ragazzina però non voleva rimanere in silenzio durante il cammino, e continuava a canticchiare e a far roteare la spada come se fosse un leggero e innocuo rametto.
<<Dì un po', hai un certa dimestichezza con quella, non è vero?>> Le chiese Garry notando che i volteggi che continuava a fare con la spada diventavano sempre più ampi e complessi, e il ragazzo temeva che l'elsa della spada sfuggisse dalle sue manine così piccole.
Mary si fermò piantando la spada nel terreno e fissando impassibile il ragazzo, che fu inquietato da quello sguardo. <<No.>> Disse piegando la testa, mantenendo quello sguardo vuoto. <<Però mi piace.>> Aggiunse ammiccando. Non era molto rassicurante...
Garry non capiva se stesse cercando di farlo spaventare o lo stesse prendendo in giro; era così dinamica che non faceva in tempo a tradurre le sue espressioni. Si ricordò di averla vista maneggiare una spatola da pittore come un'arma e tentare di ucciderlo, la prima volta che lui e Ib finirono in quel posto; era strano che a una bambina piacessero le armi, per quanto potesse essere folle e mentalmente instabile. <<Come mai ti piacciono tanto le armi?>> Chiese senza smettere di camminare, mentre Mary saltellava allegramente lungo il corridoio.
<<In che senso?>> Cinguettò senza voltarsi. <<Perché non dovrebbero piacermi?>>
<<Perché alla tua età dovresti giocare ancora con le bambole!>> Le rispose con un po' di risentimento il ragazzo, facendo un cenno alla piccola bambola di pezza che stava seduta sulla sua spalla sinistra.
Mary fece una piroetta a braccia larghe e Garry dovette indietreggiare per non farsi colpire dalla spada. Era evidente che la ragazzina si stesse divertendo un mondo in quel momento. <<Ti dà forse fastidio?>> Chiese canticchiando e tenendo chiusi gli occhi.
Garry non ebbe la forza di rispondere, sapendo che avrebbe potuto puntargli la spada alla gola in risposta. Non che sarebbe stata capace di spingerla fino in fondo; per qualche strano motivo, Garry sentiva che la bambina si stesse comportando in modo insolito: mostrava una sicurezza snervante, ed era ovvio che fosse felice di poter camminare di nuovo sulle proprie gambe e respirare l'aria stantia di quelle sale, ma nonostante continuasse a mostrarsi pimpante a quel modo, Garry aveva l'impressione che Mary stesse recitando una parte, come se non fosse realmente felice o sicura di sé... O aveva un piano, oppure non aveva idea di dove stessero andando.
<<Comunque, io non ho la mia rosa con me...>> Cercò di parlarle a un certo punto il ragazzo, sapendo di essere ignorato pesantemente dalla bambina. Quella glielo fece pesare ancora di più mettendosi a fischiare, segno che le importasse ben poco della sua rosa. Strano, visto che per avere quella rosa blu avesse architettato un piano diabolico, la prima volta che si erano incontrati.
La bambola di pezza ridacchiò girando lo sguardo verso Garry, curiosa di conoscere la reazione del ragazzo. Lui era visibilmente infastidito dalla continua mancanza di attenzione da parte di Mary, ma non le avrebbe dato la soddisfazione di vederlo arrabbiarsi. <<Lo sai cosa significa la rosa per chi non fa parte del Mondo di Guertena.>> Disse seccato cercando di alzare la voce per farsi sentire. A quel punto Mary lo sorprese.

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La rosa bianca
FantasíaIb è cresciuta. Non è più una bambina ingenua che segue gli sconosciuti nelle mostre d'arte; adesso è una adulta, con dei sogni per il proprio futuro e delle passioni che la fanno sentire viva, ma anche tormentata da incubi e sensi di colpa. Dopo la...