Mary era tornata vispa come non mai e aveva dato un pugno a Garry per averla toccata, dicendo di essere disgustata da lui e di non sapere cosa le fosse successo prima. Avevano continuato il loro viaggio senza parlarsi, guardandosi intorno alla ricerca di qualche segnale che gli avrebbe indicato la strada giusta.
<<Sei sicura di sapere dove andare?>> Chiese Garry dopo aver visto una piccola scultura nera posta su un piedistallo che era sicuro di aver già visto.
Mary scosse la testa come per ignorarlo e gli rivolse un'occhiata torva che il ragazzo vide solo per metà. Non lo preoccupava più tanto la volubilità della bambina, quanto il fatto che ancora non si fidasse di lui. Forse aveva qualche altro motivo per ignorarlo, ma Garry non riusciva a stare tranquillo senza sapere quello che passasse per la mente della ragazzina.
Mary si guardò intorno con circospezione, cercando qualcosa che sembrava non riuscire a trovare da parecchio tempo; aveva un'aria persa, ma la sua espressione e le sue movenze nascondevano quel particolare. Il suo viso si illuminò quando avvistò una porta rosa ad alcuni metri da loro. <<Eccola!>> Esclamò ritrovando la sua giovialità.
La raggiunse di corsa facendo tintinnare la spada che teneva appesa alla vita e cercò di aprirla. Vedendola lottare contro quella porta che non sembrava volersi aprire tanto facilmente, Garry si offrì di darle una mano. <<Vuoi che lo faccia io?>> Chiese allungando un braccio verso di lei, ma ricevette solo un'occhiataccia in risposta. Quando Mary fu tornata a lavorare alla porta, Garry si lasciò sopraffare dall'impazienza e sbuffando mise una mano tra la bambina e la porta, facendola da parte e mettendo le mani sul pomello della porta. Dopo aver saggiato la resistenza della porta, Garry tirò con forza per sbloccarla dal muro e ci riuscì, facendosi da parte e lasciando che Mary passasse. <<Dopo di te.>> Disse con gentilezza che mascherava un leggero scherno.
Mary avanzò a testa alta con sguardo superiore, borbottando:<<Era bloccata perché non si usa da tempo, per questo non riuscivo ad aprirla...>>
<<Certo, certo...>> Rispose Garry seguendola e chiudendo la porta dietro di sé.
La bambina sembrò ritrovare il suo tono solare quando fu chiusa nella stanza con Garry; lì alzò le braccia e sorrise guardandosi intorno. <<Ti presento la mia famiglia!>> Esclamò a voce alta. Nella stanza abbastanza ampia ma poco spaziosa, da innumerevoli cunicoli alle pareti posti sopra alcune mensole di legno e da scatole piene di cianfrusaglie sbucarono decine di minuscole bambole di pezza blu dagli occhi rossi. Sorridevano come facevano sempre, ma in quel momento quelle loro espressioni sembrarono diverse, più amichevoli di quelle alla quale era abituato Garry.
Mary!
E' tornata Mary!
Evviva!
Una marea di saluti dai toni striduli inondò la stanza, facendo venire il malditesta a Garry mentre tutte quelle bamboline agitavano le braccia in segno di saluto alla bambina. I suoi occhi si posarono su una gigantesca cornice appesa alla parete opposta della porta che avevano aperto: c'era raffigurato un busto di bambola, i quali particolari più agghiaccianti erano senza dubbio gli occhi grandi e rossi come il sangue, mentre il suo sorriso e i capelli lunghi e disordinati davano una strana sensazione, come se il dipinto fosse reale. E fu uno shock quando Garry vide la testa della bambola ritratta fare capolino dalla tela e prendere dimensioni realistiche, tirando fuori, in seguito, anche le braccia che allungò verso di lui.
Per un attimo pensò che sarebbe svenuto, ma poi riuscì mantenere il sangue freddo mentre quella cosa gli dava qualche colpetto sulla testa, come se si trattasse di un cucciolo. Mi ricordo di te. Disse facendo tremare tutta la stanza con la sua voce. Garry si sentì mancare quando sentì quella voce roca e cavernosa, che sembrava avere un sistema di amplificazione proprio capace di renderla ancora più forte di quanto fosse.
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La rosa bianca
FantasyIb è cresciuta. Non è più una bambina ingenua che segue gli sconosciuti nelle mostre d'arte; adesso è una adulta, con dei sogni per il proprio futuro e delle passioni che la fanno sentire viva, ma anche tormentata da incubi e sensi di colpa. Dopo la...