Un pericolo per noi

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<<Sbrigati Mary!>> Chiamò Garry ansimando, ansioso di tenere il passo con Ib. La ragazza era scappata senza preavviso, non volendo credere alle loro accuse mosse contro Elias, ma che sarebbe successo se si fosse persa in quel posto? E dov'era finito Elias Dawson, colui che aveva scatenato quella situazione pur senza agire direttamente?

<<Aspettami Garry!>> Urlò preoccupata la bambina, che correva a perdifiato a qualche metro di distanza da lui; l'avrebbe già seminata, se non avesse rallentato per aspettarla. Purtroppo però, facendo così Garry aveva perso di vista Ib.

La vide l'ultima volta girare dietro un angolo, prima che sparisse da quel luogo; quando Garry arrivò a quell'angolo, infatti, il corridoio che si apriva di fronte a lui era vuoto, debolmente illuminato da una strana luce che entrava dalle grandi finestre alle sue spalle. Mary lo raggiunse ansimando pesantemente, grata che si fosse fermato, ma quando vide che Ib era sparita si rese conto di aver rallentato il ragazzo un po' troppo. E ora dove andavano? Dov'era finita Ib? <<Scusami, Garry...>> Mormorò dispiaciuta, sperando che il ragazzo non si arrabbiasse. Si sentiva in colpa per avergli fatto perdere tempo, e ora anche Ib.

Garry rimase a fissare il corridoio vuoto con delusione. <<Ib...>> Sussurrò alzando una mano, come se davanti a lui ci fosse una figura tangibile. <<Proprio ora che ci eravamo riuniti...>>

Mary e la sua bambola lo guardarono tenendo la testa bassa, vergognandosi per aver rovinato tutto. Un attimo dopo, però, Garry mise una mano sulla testa della bambina, accarezzandola delicatamente.

<<Non è colpa tua, Mary.>> Le disse con tono gentile. Si abbassò e le sorrise tristemente. <<Io le ho fatto tutte quelle domande... Si è sentita accusata di qualcosa ed è scappata. Quando ha paura di qualcosa, Ib non scappa mai per davvero, ma si allontana per prepararsi ad affrontarla! Forse è andata alla ricerca del signor Elias per fargli delle domande...>>

Mary sembrò allarmarsi non appena sentì quelle parole. <<Ma se il signor Elias è cattivo?>> Ebbe un sussulto immaginandosi la sua amica venire attaccata da quell'uomo. <<Dobbiamo trovarla!>>

Garry annuì con decisione. <<Ed è quello che faremo. Ib è ferita, e non può affrontare il pericolo da sola.>> Si alzò e guardò in fondo al corridoio, che andava via via a farsi sempre più scuro. <<Chissà quanti pericoli si nascondono nell'oscurità di queste sale... Speriamo solo di essere i primi a trovarla!>>

Detto questo, Garry prese per mano Mary e cominciò a camminare lungo il corridoio, guardandosi intorno con occhiate fugaci, cercando qualcosa di diverso nel paesaggio monotono, formato da porte disegnate sui muri, racchiuse in mezzo ad archi e colonne, intervallate ogni tanto da ritratti di uomini e donne vestiti elegantemente, tutti con uno sguardo inquisitorio stampato in volto, quasi ad accusare chi passava di là... Mary era un po' inquietata da quei dipinti che nella penombra del corridoio sembravano molto più spaventosi di quanto realmente fossero, e si strinse a Garry per farsi proteggere; a volte si dimenticava della sua indole guerriera, delle parole cattive nei confronti del ragazzo e dell'ostentazione che faceva sempre vedere, e si mostrava per ciò che era: una bambina impaurita.

Un improvviso suono di vetri infranti fece lanciare un gridolino a Mary, mentre attirò l'attenzione di Garry, che guardò con più attenzione nel corridoio, alla ricerca di cosa avesse prodotto quel rumore. Da una delle porte laterali uscì girato di spalle l'uomo che aveva abbandonato il gruppo poco prima, lasciandoli indietro mentre aspettavano che Ib e Mary si rialzassero: Elias Dawson.

Uscì sbattendo la porta con la schiena e tenendosi la mano destra, grondante sangue. Aveva un'espressione affaticata e furiosa in viso. Rimase qualche secondo ad ansimare e recuperare la sua compostezza, fissando qualcosa per terra nella stanza che aveva appena lasciato. Quando girò la testa e vide i due fermi a fissarlo a pochi metri di distanza sembrò sorpreso. <<Garry...>> Chiamò con voce bassa, ignorando la ragazzina che strinse ancora di più la mano del ragazzo. Aveva paura di quell'uomo, ormai Garry lo aveva capito.

La rosa biancaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora