Una cameriera si introduce tra i due e Austin fa un passo indietro lasciandola passare, ma sente la sua schiena urtare contro qualcuno, che esclama << Mi scusi tanto. Non guardo mai dove va...do >>
Girandosi vede quella ragazza strana del giorno precedente.
Ally, anch'ella sorpresa di rivederlo, ma del resto doveva immaginarlo, si sente ancora più impacciata del giorno prima. Scoppiano in una bella risata che fu interrotta da Austin e vedendo la ragazza arrossire esclama << Sembra proprio che siamo destinati ad incontrarci in situazioni imbarazzanti. >>
Ally si sente una stupida per come si è comportata, con quest'uomo ultra carino. Chissà se è single? Questo pensiero la fa arrossire ancora di più. Per evitare che Austin lo noti, scuote la testa e poi dice << Mi scusi tanto per ieri, ma vede non sono abituata ad avere un pubblico quando suono. Anzi, a dire il vero ,ho il terrore di esibirmi >>
Austin sta scrutando ogni centimetro del suo corpo ,velato da un vestito rosso semplice che arriva alle cosce, capelli ricci che cadono morbidi sulle spalle e un viso dolce avvampato dall'imbarazzo. Ora lei è lì e vuole soddisfare tutte le sue curiosità. << Peccato che abbia terrore di esibirsi, è molto brava. Vuole bere qualcosa? >> la invita indicando il tavolo.
La ragazza accetta l'invito e si dirigono verso il tavolino, dove prendono un bicchiere di vino rosso. Stanno sorseggiando il vino l'uno di fronte all'altro, quando una donna si avvicina ad Austin che, nel vederla ,non può nascondere la gioia ed esclama << Meredith! Credevo non venissi. >>
Ally deglutì, sentendosi ancora più stupida nell'aver pensato che "capelli di sole" potesse essere single. Il suo viso si illumina quando sente il nome della ragazza, uguale a quello della cameriera licenziata dal fottuto bastardo, e dando voce ai suoi pensieri esclama << Meredith? Come la cameriera incinta che è stata licenziata dal fottuto bastardo , proprietario di quest'hotel, solo per un ritardo? >>
La ragazza guarda Ally con la fronte crucciata, prima di rompere il silenzio che si era creato, cingendo i fianchi ad Austin << La cameriera sono io >>
<< E il fottuto bastardo sono io >> chiarisce subito Austin fingendosi infastidito. Lui sa l'opinione che la gente ha di lui e non gli importa, ma non può perdere un'occasione così. Sarebbe stata una scusa perfetta per chiedere a questa ragazza di farsi perdonare. Lei gli piace è chiaro,quindi se la sarebbe portata a letto. Ma davvero non sapeva che era lui? Sì, è vero non si erano ancora presentati, ma lui è un personaggio noto!
Bam! Ally sarebbe volentieri sprofondata negli abissi dalla vergogna. Cerca di convincere se stessa che non è colpa sua, ma si Sten ,che le aveva dato un'informazione sbagliata evidentemente.
<< Scusate. A volte dovrei stare zitta . Ma sono un po' confusa c... >> dice cercando di scusarsi e capirci qualcosa, ma la sua frase viene interrotta da Meredith << Come faccio a volergli bene se mi ha licenziata? Perché mi ha aiutato subito dopo avermi licenziata. Quando ha scoperto che ero incinta, mi ha aiutata a trovare un lavoro e ora ho un negozio di abbigliamento in centro. Siamo molto amici. >>
Amici. Amici. La ragazza vorrebbe fare mille capriole. Quella parolina le permette di poter sognare ancora, visto che lui le piace.
<< Questo sui giornali non c'è scritto. >> si giustifica la ragazza, ancora mortificata.
<< Lo so. Ma la reputavo più intelligente.... >> l'attacca Austin sorridendo. La cameriera,però, gli da una pacca sul petto e dice << E' colpa tua. Non hai mai voluto dire alla stampa come stanno le cose . Non lo hai lasciato fare nemmeno a me e francamente non so ancora il perché. Ora lascia stare questa ragazza. Anche io al suo posto la penserei così. >> dicendo ciò Meredith lascia i fianchi di Austin << Ora scusate ma devo andare, il signor Miller vuole darmi dei consigli. >> guarda Ally e le sussurra << non dargli retta sta scherzando >>
Ally annuisce divertita.
<< Stavo scherzando, ma deve farsi perdonare >> sorride Austin. Vedendo la faccia confusa di Ally continua << Ieri mi ha lasciato sulla porta e non mi ha ancora detto il suo nome >> il suo tono è pacato. Questo permette ad Ally di rilassarsi.
<< Ally! >> Dallas le si avvicina << sono arrivati Trish e Sten... >> poi si rivolge ad Austin << Signor Moon, salve. Spero sia soddisfatto. >> sta continuando a oscillare il suo sguardo interrogativo tra Ally e Austin che pensa:
Dannazione! Non può essere fidanzata con il direttore del mio hotel, anche se spiegherebbe la sua presenza qui. Ora doveva scoprirlo << Sì Ames, è tutto perfetto. Ho appena conosciuto la sua... >> fa un piccolo respiro, non vorrebbe dire quella parola, perché se ci fosse una conferma dall'altra parte, significherebbe dire addio alla notte insieme a lei. No che si facesse scrupoli a far tradire le donne, ma stavolta si sarebbe trattato di un suo dipendente, un ottimo dipendente, e non voleva problemi. << ....ragazza. >>
<< Non stiamo insieme. >> si affrettò a chiarire Ally.
<< Signor Moon Ally è una mia carissima amica, nonché fornitrice della sala musica e della sala conferenze >> chiarisce Dallas esaurientemente come sempre.
<< Signori vi pregherei di prendere posto,per dare inizio alla serata >> un uomo ben vestito parla dal microfono invitandoli a sedersi.
<< Allora ci rivediamo >> le dice Austin ricevendo un cenno di assenso con la testa, poi si rivolge a Dallas << Ames >> fa un cenno di saluto e si dirige al tavolo. Anche Dallas e Ally si dirigono verso il loro tavolo dove ci sono Trish e Sten. Si siede e spiega tutta la situazione agli amici rimproverando Sten per le false informazione, che viene difeso da Trish.
I loro sguardi parecchie volte si incrociano. L'attrazione che provano è forte, inspiegabile per Austin, questo li fa sentire vicini pur essendo a due lati opposti della sala.
Dallas si alza dal tavolo. È arrivato il momento del suo discorso. Si dirige verso il centro, prende il microfono e inizia : " Signore e Signori, vi ringrazio di cuore per essere qui. Questa sera è stata festeggiata la nuova gestione e proprietà di quest'hotel......"
Ally conosce a memoria quel discorso al punto da recitarlo insieme a lui come per dargli dei suggerimenti, Austin si accorge di questo particolare e non può fare a meno di sorridere. È brava anche nei discorsi, chi l'avrebbe detto.
"..... voglio ringraziare Il Signor Moon per avermi dato questa possibilità, quindi lo inviterei qui accanto a me. Signor Moon?"
Austin si reca al centro: " Grazie a te Dallas. Hai organizzato questa serata e messo in riga lo staff di questo hotel, nel migliore dei modi. Mi è piaciuto il tuo discorso.." sta guardando Ally. La ragazza capisce che Austin sa del discorso preparato da lei. Ma ,con molta nonchalance ,ringrazia con il capo sorridendo.
Il discorso è finito, la serata è finita. Gli invitati stanno andando via.
<< Ally. Io, Sten e Dallas andiamo da Mini's a bere qualcosa. Tu che fai? Vieni? >> chiede Trish
<< No, ragazzi. Credo che andrò a casa. >> risponde Ally.
<< Sicura di voler tornare a casa da sola? >> si preoccupa Dallas.
<< Sì. Sicura. >> ribatte Ally sorridendo.
<< Ok. Allora noi andiamo. Ciao Ally >> conclude Sten. E spariscono dietro le porte dell'ascensore.
Si alza dal tavolo per andare via, ma viene bloccata da Austin , che , assistendo alla scena precedente, non può farsi scappare quest'occasione. << Non sta mica scappando di nuovo? Deve ancora farsi perdonare. >>
<< E come potrei farmi perdonare? Signor Moon. >> ha riconosciuto la sua voce ,se pur di spalle ,e anche lei non vuole perdere l'occasione di restare ancora un po' con lui.
<< Potrebbe suonare per me? >> chiede innocentemente.
<< Signor Moon, le ho già detto che non suono in pubblico e poi non credo che gli ospiti vogliano essere disturbati a quest'ora >>
<< Io non considererei pubblico una sola persona e non si preoccupi degl'ospiti, la sala della musica è insonorizzata. >>
Ally vorrebbe mordere tanto una ciocca di capelli per smaltire la tensione, ma non può ,perché sarebbe troppo infantile, allora prende il labbro inferiore. Anche se l'idea di suonare di fronte a un perfetto sconosciuto l'agita, quest'uomo la attrae come mai nessuno prima d'ora, quindi accetta.
Austin gli porge il braccio e si incamminano verso l'ascensore, che si apre in un secondo. Il ragazzo, da perfetto cavaliere ,le fa spazio di entrare per poi seguirla.
<< Così stava allestendo la sala ieri? Vuole fare la musicista? >> rompe il ghiaccio interessandosi alla sua vita
<< In realtà mi piace scrivere canzoni, ma la mia paura mi ha impedito di far ascoltare le mie canzoni. Così sto prendendo una laurea in legge >> risponde la ragazza con un tono di rammarico.
<< Posso darle un consiglio? >> Austin può capirla, anche lui ha dovuto rinunciare alla musica, però lei può ancora farcela se supera la paura, lui, invece, era destinato ad un ufficio per il resto dei suoi giorni.
Ally in risposta annuisce e vede un velo di tristezza sul viso dell'uomo.
<< Cerchi di superare la sua paura e segua i suoi sogni. Lei che può >> l'ultima frase l'aveva detta in un sussurro a pena udibile.
<< Lo farò >> risponde Ally
L'ascensore si apre, i due escono e si dirigono nella prima sala sulla sinistra. Austin si fionda sullo sgabello, inizia a suonare Hotel California. È da tanto tempo che non suona, eppure ricorda perfettamente come si fa ed è anche bravo. Si sta lasciando cullare dalle note che lui stesso sta facendo vibrare. Ally lo guarda con ammirazione, quell'uomo sembrava davvero il principe di Cenerentola, la sua favola preferita.
<< Bravo! Anche lei voleva fare il musicista? >> esclama la ragazza riportandolo alla realtà. Infatti, Austin si è lasciato andare a tal punto che aveva dimenticato il suo principale obbiettivo: Ally! Del resto la musica è stato ed è il suo primo amore.
Si gira e le fa segno di sedersi. Lei obbedisce. << Quando ero adolescente volevo essere un cantante e fare un grande tour internazionale >> non poteva credere di averlo confessato a qualcuno che non fosse Dez o i suoi genitori. Nessuno sapeva dei suoi sogni. Perché l'aveva detto a lei? A già! Il suo obbiettivo, eppure dirglielo lo ha fatto sentire sognatore di nuovo.
Ally tende le mani verso il piano, chiude gli occhi e inizia a suonare. Non crede a quello che sta facendo. Sta suonando davanti a lui, anche se immagina di essere sola, è consapevole della sua presenza. Lo diventa ancora di più quando la musica diventa più alta , perché anche Austin sta suonando con lei. Le quattro mani si muovono sulla tastiera come se avessero sempre suonato insieme, come se stessero danzando su un prato ad ostacoli.
Durante la loro danza, la mano destra di Ally incontra quella sinistra di Austin, provocandole una fitta piacevole allo stomaco. Si ferma. I suoi occhi nocciola sono persi in quelli miele di Austin.
Quest'ultimo le prende la mano e la bacia, poi si sposta su tutto il braccio arrivando all'incavo del collo. Fa un sorriso trionfante, il suo obbiettivo è vicino. Sente i muscoli di Ally rilassarsi al piacere che le sue labbra le stanno provocando. Con una mano sfiora le sue cosce percorrendo le linee del vestito, con l'altra la tiene per i capelli.
Ally si sta lasciando andare al piacere inebriante delle sue mani. Butta la testa all'indietro permettendogli di arrivare al collo, sperando che Austin la baci, così potrà sentirsi come Cenerentola. Ma il sorriso beffardo di Austin le rende le cose chiare. Lui non è un principe, anche se ne ha tutta l'aria; non è una favola, ma la vita vera quella. Quindi quell'uomo una volta che avrà avuto ciò che vuole, e che Ally le sta permettendo di avere, sparirà facendola soffrire. Ha promesso a se stessa che avrebbe dato la sua virtù all'uomo che amava e quello non era amore, ma passione allo stato puro. Deve fermarsi, per quanto difficile fosse.
Oddio! Le sue mani sulle mie cosce,pensa. Deve agire ora o sarebbe stato troppo tardi.
Irrigidisce i muscoli, prende fiato e si stacca velocemente dalla sua presa. << Signor Moon! Credo che la nostra serata possa finire qui. Mi sono fatta perdonare. Ora devo andare. >> con fare deciso Ally afferra la pouchette che aveva appoggiato sullo sgabello e va via, lasciando Austin eccitato e allo stesso tempo sbalordito dal suo comportamento.
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Tu e la Musica!
RomanceSe Austin non fosse entrato nel negozio di Ally, e fosse diventato un uomo potente a capo dell'azienda di famiglia??? E Se, ancora, Ally non avesse superato la paura? Questa storia vede i nostri protagonisti all'età rispettivamente di 25 e 23 anni s...