POV Narratrice.
"....il giorno prima della tua partenza..."
Quella frase potrebbe significare un milione di cose tra negative e positive, e questo Ally lo sa bene. Eppure, nonostante i suoi tentativi, non riesce a trovare una posizione che le permetterebbe di far chiudere i suoi occhi ancora vispi, e mettere a tacere la speranza che si fa strada.
Come vorrebbe bere la tisana che le fu data la prima sera in casa Moon, quella che sua madre le ha proibito perché troppo pesante. La signora Moon gliela offrì dopo averla scovata in cucina a rovistare tra le credenze in cerca della sua amata e rilassante camomilla. Ally aveva paragonato quella tisana ad una specie di droga, dopo averla bevuta si sentì subito più rilassata e dormì per tutta la notte tranquilla. Cosa che invece non successe la sera successiva e quella in corso. Eppure erano stati due giorni pieni: era stata la maggior parte del tempo al Colony per scrivere le canzoni e aveva accompagnato Adèle al centro commerciale per un colloquio di lavoro, fortunatamente andato bene. Lo aveva fatto per poter evitare gli incontri con i suoi genitori e con Austin.
Fa un ultimo tentativo, mettendo una mano sotto al cuscino e l'altra sotto la guancia, chiude gli occhi nella speranza che la stanchezza di due giorni stressanti e una notte insonne potesse farsi sentire, ma....
"il frutto del loro amore...... una nuova identità per sua figlia: Allyson Dawson......"
Inutile! I pensieri riaffiorano e le palpebre si riaprono di scatto senza il minimo cenno di sonnolenza. Ally, allora, si mette seduta sul letto passandosi una mano tra i capelli e poi si alza. Si dirige in bagno e si appoggia al lavabo con entrambe le braccia, sa che è controproducente gettarsi dell'acqua fredda in faccia: quella temperatura, per quanto possibile, la sveglierebbe ancora di più. Il colore violastro sotto agli occhi, però, è la dimostrazione che non può passare un'altra notte in bianco. Non le resta che andare in cucina per cercare la bustina verde che conteneva la tisana proibita. Mette in fretta un paio di pantofole di lana rosa, che stonano con la vestaglia e la camicia da notte di raso blu, che Adèle le aveva messo in valigia. Ally si era lamentata con la sua migliore amica per i pochi vestiti casual che aveva riposto nella valigia lasciando spazio, invece, a vestiti, gonne e biancheria di pizzo. Ma Adèle in tutta risposta scrollò le spalle con un sorriso malizioso in volto e disse << Devi essere sempre al meglio, amica mia, quindi basta felpe e tute orripilanti. >>
Aperta la porta, Finn scatta dalla sedia di legno, posta di fronte alla sua camera, pronto ad intervenire. << Le serve qualcosa, signorina? >>. Purtroppo per lei, gli è stato imposto di non andare mai in giro da sola e a tal proposito, Austin, aveva assunto due guardie del corpo al suo servizio 24 ore su 24 che ora si alternano tra il giorno e la notte.
<< Shhh! >> l'ammonisce Ally chiudendosi la porta alle spalle << Devo solo andare in cucina >> , si incammina verso le scale seguita dal grosso omone castano e massiccio. Si volta per invitarlo a scendere le scale in maniera più silenziosa possibile, visto che il suo peso di solito fa scricchiolare le scale e lei non vuole svegliare NESSUNO. Finn le rivolge un sorriso divertito, ma allo stesso tempo professionale e poi continuano a scendere. A differenza di, Kevin, l'altra guardia del corpo, Finn dispensa molti sorrisi ed è più propenso alle chiacchiere. Arrivati in cucina, Ally, inizia a rovistare nei mobili iniziando da quello accanto alla porta. La sua attenzione viene catturata da una figura fuori al balcone-finestra della cucina. La figura è coperta da una giacca lunga e si sta avvicinando all'entrata. Il respiro di Ally si blocca all'istante e fremiti di paura percorrono la sua schiena. Finn, essendosi accorto della presenza di qualcuno al di fuori, tira la ragazza dietro di sé e si irrigidisce. Con un dito la invita a stare zitta e a non muoversi, poi prende l'arma dal fodero posto appena un po' sopra la cinta del pantalone e guardingo si avvicina al balcone. La figura si muove con decisione e, inaspettatamente, si siede sulla panchina su cui si erano seduti il biondo e la cantante due sere prima. Ally tira un sospiro di sollievo, quando la figura si gira rivelando il volto di Mimì Moon. << Finn! Che diavolo fai? >> , esclama un po' impaurita. << Signora Moon, è lei >> risponde l'uomo rilassandosi e riponendo l'arma.
<< Mimì, mi hai fatto prendere uno spavento >> si intromette Ally affiancandosi a Finn con una mano sul cuore.
<< Che ci fa alzata? >> chiede premurosa Mimì. A Ally è sempre piaciuta la madre di Austin, fin dalla prima sera che si conobbero, Mimì, si era dimostrata felice della loro unione e le aveva chiesto di darle del "tu". E ancora una volta può ammirare le sua bellezza gentile e sofisticata, nonostante l'età.
<< Non riuscivo a dormire... >>
<< Capisco >> la signora lancia uno sguardo a Finn invitandolo gentilmente di lasciarle sole.
<< Signora, veramente avrei ord... >> protesta la guardia, ma viene bloccata da un gesto della mano della signora bionda, << Oh andiamo, cosa vuoi che ci accada con le guardie poste su tutto il perimetro e un sistema di allarme collegato alla stazione di polizia? >>
Ally non può fare a meno di soffocare una risata di fronte alla finta innocuità del tono con cui la signora bionda ha liquidato Finn, che è costretto a rintanarsi in cucina.
<< Ancora problemi di insonnia? >> le chiede Mimì con estrema dolcezza. Ally annuisce mentre si mette comoda sulla panchina fredda, che fa correre dei brividi sulla sua schiena. Si ritrova a maledire mentalmente Adèle per aver scelto una mise così leggera e rimpiange il suo pigiama di flanella.
<< A tal proposito, non si potrebbe avere un'altra tazza di quella dolce e miracolosa bevanda? >> sfoggia un sorriso innocente del tutto finto che fa ridere di gusto la signora.
<< Ally.... potrei anche accontentarti, ma questo non risolverebbe le cose. >>, questo lo sa bene anche lei, ma davvero deve rassegnarsi a far scorrere il tempo per poter riavere il suo sonno?
<< Allora credo di dovermi trovare un hobby notturno perché le cose andranno per le lunghe. La polizia non riesce nemmeno a venire a capo di niente.... >> sospira seccata abbassando lo sguardo.
<< Posso fare qualcosa? >> a questo punto, la cantante, alza lo sguardo con un sorrisetto furbo. Mimì capisce la richiesta muta e disperata e si affretta a chiarire << Tisana a parte >>
<< Bé, potresti dirmi come devo comportarmi con i miei genitori o con.... Austin? >> solo dopo qualche istante, Ally, si rende conto di aver appena chiesto consiglio alla madre del biondo,ma questa non si scompone o si imbarazza di fronte alla sua affermazione, anzi, contrae le labbra in un sorriso dolce.
<< Per quanto riguarda Austin, tutto quello che ti dico è che siete pazzi. Per i tuoi genitori invece.... Ti dico: non farti del male. >> fa una piccola pausa e poi aggiunge << Sai, tua madre non poteva avere figli, infatti aveva difficoltà perfino a prendere Austin in braccio. Poi, quando Anreij entrò in quella stanza con la disperazione negl' occhi, i tuoi genitori non ci pensarono due volte a dire di sì. E mi sembra che l'abbiano fatto nel migliore dei modi, o no? >> Ally abbassa lo sguardo pensando a quante volte aveva discusso con suo padre e a quante volte lui aveva risolto la questione in modo semplice e indolore. Pensa a sua madre con le lacrime agl'occhi ogni qualvolta iniziava una videochiamata e tutti i consigli che le dava su ogni questione, come, appunto, Austin. E non può fare a meno di annuire. << E non credo nemmeno che tu abbia smesso di volergli bene... >>ancora una volta si ritrova ad annuire. Perché nonostante il risentimento che prova nei loro confronti, Ally, sa che non smetterà mai di amarli e viceversa. << Allora non allontanarli proprio ora che hai più bisogno di loro. Non affrontare questa cosa da sola. E non ti preoccupare...... >> a questo punto Mimì mette la sua mano su quella di Ally in modo materno << ...stiamo cercando chi ti vuole far del male. >>
Un brivido di terrore le percorre la schiena, dimenticando in fretta il calore umano di quel tocco premuroso. Mimì se ne accorge e cerca di smorzare la tensione << E visto lo zelo che sta mettendo mio figlio nelle ricerche, al punto che si beccherà una denuncia per stalking dalla polizia, credo proprio che lo troveremo presto. >>
A giudicare dalla sonora risata di Ally, la tensione è stata smorzata.
<< Già.... >> sussurra perdendosi a fissare il verde davanti a sé pensando che l'argomento Austin resta del tutto confuso; perfino sua madre si è astenuta dal dare giudizi.
<< Rientriamo? >> chiede la signora cingendo le spalle ad Ally, che annuisce.
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Tu e la Musica!
RomanceSe Austin non fosse entrato nel negozio di Ally, e fosse diventato un uomo potente a capo dell'azienda di famiglia??? E Se, ancora, Ally non avesse superato la paura? Questa storia vede i nostri protagonisti all'età rispettivamente di 25 e 23 anni s...